Il fisioterapista spiega come comportarsi in caso di tendinopatia achillea in un calciatore
L¡¯articolo del dott. Paolo Torneri, Fisioterapista a Verona e co-fondatore di FisioScience.
Il dolore al tendine di Achille fa riferimento alla condizione clinica che in gergo tecnico viene definita tendinopatia achillea. Forse qualche calciatore ne sa qualcosa: alti livelli di dolore, difficolt¨¤ nella corsa e nei cambi di direzione e soprattutto difficolt¨¤ nell¡¯essere performanti come si vorrebbe. Il calcio ¨¨ uno degli sport maggiormente coinvolti in quanto attivit¨¤ che coinvolgono salti, corsa, cambi di direzione o, comunque, che prevedono sollecitazioni energiche a carico dell¡¯arto inferiore e, in particolar modo, a carico del distretto caviglia-piede, sono terreno fertile per l¡¯insorgenza della tendinopatia achillea. Cos¨¬ come tutte le altre tendinopatie dell¡¯arto inferiore, il comune denominatore per l¡¯inquadramento, la valutazione e la successiva gestione sar¨¤ il carico: l¡¯insieme di sollecitazioni mediate dall¡¯attivit¨¤ fisica, ludica, ricreativa o lavorativa indotte sul tessuto tendineo. Cerchiamo ora di fare chiarezza sugli aspetti clinici e soprattutto sulle soluzioni terapeutiche adeguate per la gestione ottimale di questa condizione clinica.
Presentazione clinica Tendinopatia Achillea
¡ª ?Una delle caratteristiche pi¨´? comuni di una tendinopatia achillea e? il dolore locale riproducibile ai test di carico. La localizzazione del dolore varia a seconda che si tratti di una tendinopatia ¡°mid portion¡± (2-6 cm dalla tuberosit¨¤ del calcagno) o una tendinopatia ¡°inserzionale¡± (sull¡¯inserzione calcaneare). Altre caratteristiche cliniche evidenziabili mediante l¡¯esame obiettivo sono: il dolore alla palpazione, la percezione di rigidit¨¤ o stiffness (in particolare appena svegli al mattino) e l¡¯effetto warm up e cool down (il dolore tende a migliorare durante l¡¯attivit¨¤ per ripresentarsi poi una volta terminata).
Tendinite d¡¯Achille: cosa fare?
¡ª ?La salute e la ¡°malattia¡± del tendine d¡¯Achille sono strettamente dipendenti dalla dose di carico somministrato e dalla capacit¨¤ del tendine stesso di sopportarlo. In questo caso sar¨¤ quindi essenziale un¡¯analisi della reattivit¨¤ del soggetto per evidenziare quali tipologie di attivit¨¤ possono essere mantenute (ad esempio all¡¯interno di una sessione di allenamento di squadra) e quali momentaneamente sospese. In parallelo alla gestione e monitoraggio del carico sar¨¤ essenziale aumentare il condizionamento dell¡¯unit¨¤ miotendinea attraverso un programma di esercizio terapeutico graduale e progressivo.
Gli step riabilitativi da seguire per riportare il tendine alla sua completa funzionalit¨¤ sono i seguenti:?
- Forza Isometrica;?
- Strength Training (alto carico);?
- Functional training (dinamicit¨¤);?
- Speed (jogging, sprint);?
- Plyometrics (attivit¨¤ di stretch and shortening cycle).?
Non ¨¨ essenziale partire dal primo step, ad esempio, nel caso in cui il paziente con tendinopatia avesse buone capacit¨¤ di tolleranza di carico in modo da gestire gi¨¤ situazione di ¡°functional strength¡±, possiamo partire da una fase con richieste prestazionali pi¨´ elevate, monitorando la risposta del soggetto.
Tendinopatia achillea: gestione del calciatore in-season
¡ª ?Quando trattiamo un tendinopatia achillea in un¡¯atleta ¡°in-season¡± possiamo optare per due strade:?
- Un percorso riabilitativo progressivo, con riduzione dei carichi di energy storage;?
- Un percorso di gestione del problema senza sospensione delle attivit¨¤.?
Non ¨¨ quindi sempre necessario per un atleta fermarsi. Se inizialmente il giocatore si dimostra compliante si pu¨° utilizzare una strategia di gestione del carico senza stravolgere il sistema di allenamento. Qualora il tendine non mostri un profilo di irritabilit¨¤ ¨¨ possibile, infatti, mantenere i carichi di alta intensit¨¤, mentre viceversa, nel caso in cui il tendine dimostri una scarsa tolleranza alle attivit¨¤ ad alto carico ¨¨ opportuno escludere, rimuovere o ridurre significativamente questo tipo di richieste funzionali per non provocare reazioni cataboliche nel tendine. Sar¨¤ necessario valutare quali tipologie di carico (es. sessione di sprint) non vengono tollerate dall¡¯unit¨¤ miotendinea, le quali potrebbero essere momentaneamente sospese ed introdotte successivamente.
Conclusioni
¡ª ?Sar¨¤ compito del fisioterapista ricercare quell¡¯equilibrio tra carico applicato e capacit¨¤ di carico locale in modo da selezionare le attivit¨¤ e gli esercizi che il giocatore pu¨° sostenere. Se pu¨° essere difficile il processo di ¡°taratura¡± dell¡¯attivit¨¤, allo stesso modo la scienza sostiene fortemente che il riposo completo sia assolutamente da evitare, sia per la salute del tendine (che verrebbe privato di stimoli) sia per il condizionamento generale dell¡¯atleta.
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