Da qualche anno la scienza si interroga sui benefici e i rischi del sonno interrotto o bifasico. Ma cos'¨¨ esattamente?
Quando pensiamo al sonno, l'ipotesi pi¨´ comune ¨¨ quella di andare a letto di sera e dormire ininterrottamente fino al mattino dopo. In realt¨¤ ci sono molti e differenti modi di dormire: alcune persone, ad esempio, non possono fare a meno del riposino pomeridiano. Altre, invece, loro malgrado, si risvegliano nel cuore della notte per poi riaddormentarsi dopo un po'. Al netto di disturbi del sonno, che vanno affrontati con uno specialista, questi ultimi due sono esempi di sonno bifasico. Ma cos'¨¨ esattamente? E come funziona?
Sonno bifasico dal Medioevo a oggi
¡ª ?Il sonno bifasico ¨¨ un modello di riposo che prevede di dormire in due fasi separate nell'arco delle 24 ore. Si differenzia dal pi¨´ diffuso schema monofasico, in cui si dorme in un solo periodo continuato. Quello che forse non tutti sanno ¨¨ che un tempo il sonno bifasico era molto comune. Antropologi e storici hanno descritto modelli di sonno "interrotto" in molte societ¨¤, e se ne trova traccia anche nella letteratura sin dal Medioevo. Oggi invece l'abitudine bifasica sopravvive ancora in alcune aree del bacino del Mediterraneo e dell'America Latina, per esempio attraverso la tradizione della?siesta. Tuttavia,?con l'avvento della modernit¨¤ e dei ritmi sempre pi¨´ serrati, il sonno notturno continuo ¨¨ divenuto la norma.?
Sonno bifasico: come fare? Qualche esempio
¡ª ?Gli approcci pi¨´ diffusi al sonno bifasico sono tre.
- Siesta: per chi segue il rituale della siesta, il sonno si compone di un lungo periodo notturno di circa 5/6 ore e di un riposo pomeridiano da 60 a 90 minuti. Diffusa in alcune culture mediterranee e nei Paesi latinoamericani, permette di riposare durante le ore pi¨´ calde.?
- Pisolino di mezzogiorno:?si dorme soprattutto di notte e si recuperano le energie con un breve riposo diurno da 20 a 30 minuti, spesso nel primo pomeriggio. Non implica riduzione del sonno principale. In uso in molte culture monofasiche.?
- Primo e secondo sonno: il sonno ¨¨ frammentato in due fasi distinte, intervallate da un periodo di veglia. Si va prima a dormire per il cosiddetto primo sonno, fino a mezzanotte. Dopo una o pi¨´ ore svegli, segue il secondo sonno. Un modello di riposo praticato in Medio Oriente, Sud America e Africa Occidentale.
Il sonno bifasico fa bene?
¡ª ?Alcuni studiosi ritengono che il sonno bifasico possa avere benefici sulla concentrazione e sulla salute. Il dibattito scientifico per¨° ¨¨ ancora aperto: non esistono dati certi sulla superiorit¨¤ del sonno bifasico. Si pensa?che sia un adattamento a mutamenti ambientali: in una ricerca di qualche anno fa si ¨¨ scoperto che, riducendo l'esposizione alla luce diurna, i volontari iniziavano spontaneamente a dividere il riposo notturno in due fasi. Potrebbe essere la prova che molte culture storiche abbiano adottato modelli di sonno bifasici in risposta ai cambiamenti stagionali del tempo, della luce del giorno e della disponibilit¨¤ di cibo. Tuttavia, il sonno bifasico ¨¨ comune anche tra le persone che vivono vicino all¡¯equatore e che non subiscono grandi cambiamenti stagionali.
Sonno bifasico, l'esempio di Michael Mosley
¡ª ?Tra i sostenitori del sonno bifasico c'¨¨ il giornalista scientifico inglese Michael Mosley, che nel libro Sonno e cervello. Perch¨¦ dormire fa bene e cosa fare per dormire bene (Vallardi), spiega che, avendo la tendenza a svegliarsi spontaneamente verso le 3 di notte, ha imparato ad assecondare questo ritmo. In pratica, si corica non pi¨´ tardi delle 22:30, totalizzando un primo blocco di riposo di 4 ore e mezza circa. Quando si risveglia nel cuore della notte, anzich¨¦ sentirsi frustrato, Mosley si alza e svolge per circa 40 minuti attivit¨¤ rilassanti come ascoltare musica, meditare o leggere libri "noiosi" ed evita stimoli eccitanti. Sentendosi di nuovo assonnato, torna quindi a dormire altre 3 ore. "Da quando ho, pur con riluttanza, accettato che difficilmente riuscir¨° ancora a dormire per una notte intera - scrive Mosley - mi sento pi¨´ riposato, meno stressato e molto meno assonnato durante il giorno".?
I vantaggi del sonno bifasico
¡ª ?Ecco alcuni dei benefici correlati al sonno bifasico, che emergerebbero da ricerche preliminari, sebbene - come gi¨¤ detto - il dibattito scientifico sia ancora aperto.
- Miglioramento delle prestazioni cognitive: un'analisi di undici studi mostra come un breve pisolino pomeridiano possa incrementare in misura significativa parametri quali memoria, attenzione e pensiero logico. Particolari vantaggi sarebbero riscontrati nelle persone anziane con decadimento cognitivo.
- Maggiore qualit¨¤ della vita: alcuni soggetti con difficolt¨¤ a dormire continuativamente hanno riferito un netto miglioramento adattandosi a uno schema bifasico. I medici tuttavia invitano alla cautela in mancanza di dati sugli effetti a lungo termine di questo protocollo.
- Rispetto di ritmi di vita complessi: il cosiddetto primo e secondo sonno permetterebbe di gestire tempistiche particolarmente intense di attivit¨¤ sociali, lavorative o religiose che caratterizzano talune culture o Paesi.
Gli Svantaggi del sonno bifasico
¡ª ?L'abitudine del sonno spezzato in due momenti potrebbe tuttavia comportare alcuni svantaggi:
- Secondo uno studio pubblicato su ScienceDirect, chi dorme in modo bifasico ha una qualit¨¤ del sonno inferiore e trascorre pi¨´ tempo nelle fasi pi¨´ leggere del sonno.?
- Sonnolenza e confusione: un riposino diurno protratto per oltre 30 minuti pu¨° indurre uno stato di intontimento al risveglio poco ristoratore. Inoltre, dormire di giorno rende poi pi¨´ difficoltoso riposare adeguatamente di notte.?
- Interferenza con i ritmi sociali: rispettare i consueti orari lavorativi richiede di stare svegli nelle ore diurne, pertanto la pratica del pisolino pu¨° essere scoraggiata da certi contesti culturali, in particolare in Occidente.?
- Compromissione della qualit¨¤ del sonno: studi sul sonno bifasico hanno evidenziato in questo gruppo peggiori parametri di riposo e maggiore sonnolenza rispetto ai monofasici. Si ipotizza che tale schema alteri il modo in cui il corpo regola l¡¯omeostasi del sonno e il ritmo circadiano.
Il sonno bifasico ¨¨ adatto a noi??
¡ª ?La risposta alla domanda se il sonno bifasico sia adatto a noi non ¨¨ facile. Sebbene il sonno in due fasi possa offrire alcuni vantaggi, non va bene per tutti. Chi ha difficolt¨¤ a dormire la notte, ad esempio, potrebbe veder peggiorare la sua insonnia. Vale anche la pena notare che pu¨° essere difficile adattarsi al sonno bifasico, soprattutto se si ¨¨ abituati a dormire secondo uno schema monofasico.?Ecco alcuni suggerimenti per capire se il sonno bifasico ¨¨ adatto a noi:
- Valutare le proprie esigenze di sonno: di quanto sonno abbiamo bisogno ogni notte? Dormiamo abbastanza secondo uno schema monofasico? In caso contrario, il sonno bifasico potrebbe aiutare.?
- Considerare lo stile di vita: abbiamo un intenso programma di vita? Soffriamo spesso di jet lag? Anche in questo caso il sonno bifasico potrebbe essere una buona opzione.?
- Pensare alla salute: soffriamo di qualche condizione di salute che potrebbe essere esacerbata dal sonno interrotto? Se la risposta ¨¨ s¨¬, forse ¨¨ meglio attenersi a un programma di sonno regolare.?
La storia del sonno bifasico
¡ª ?Secondo alcuni storici, in epoca pre-industriale era assai diffuso il modello di sonno bifasico, suddiviso in due momenti distinti. Roger Ekirch dell'Universit¨¤ Virginia Tech (USA) riferisce, per esempio, che fino al XIX secolo le persone erano solite coricarsi intorno alle 21, dormire per un primo blocco di circa 5 ore, per poi risvegliarsi verso le 2 di notte. In questa fase di veglia notturna ci si dedicava a lavori domestici, visite ad amici o momenti di intimit¨¤, prima di tornare a riposare fino al mattino. Ekirch ritiene che tale schema antico sia stato alterato dalle pressioni dell'era industriale e dall'avvento dell'illuminazione elettrica, che resero la norma prevalente quella di dormire ininterrottamente per l'intera notte. I concetti stessi di "primo" e "secondo" sonno finirono cos¨¬ con lo sparire dall'immaginario collettivo. Anche l'antropologa Carol Worthman ha ravvisato una certa diffusione del sonno polifasico presso le trib¨´ di cacciatori-raccoglitori che conducono uno stile di vita pre-moderno. Ci¨° sarebbe spiegato dall'esigenza evolutiva di mantenere un certo grado di vigilanza notturna per difendersi da possibili predatori.
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