L'ipertensione delle donne in attesa pu¨° avere ripercussioni negative sulla salute propria e su quella del nascituro. I sintomi e le cure, ma anche la dieta e lo sport...
L¡¯ipertensione ¨¨ un problema molto comune. A volte le vittime sono anche le donne in dolce attesa che prima della gravidanza non avevano mai sofferto?di pressione alta e,?che poco dopo il parto, la vedono tornare alla normalit¨¤. In questi casi, si parla di ipertensione gravidica. Per preservare la propria salute e quella del nascituro, le future mamme con la pressione alta devono prendere qualche accorgimento; anche l¡¯attivit¨¤ fisica pu¨° rivelarsi un valido aiuto.
IPERTENSIONE GRAVIDICA: UN PROBLEMA ABBASTANZA COMUNE
¡ª ?Con ipertensione gravidica si intende l¡¯aumento transitorio dei valori della pressione arteriosa in almeno due misurazioni consecutive a distanza di 4-6 ore, con la massima che si attesa sopra i 140 mm Hg e la minima sopra i 90 mm Hg. ¡°Alcune societ¨¤ scientifiche statunitensi si basano su parametri diversi, ossia su un aumento di 25-30 mm Hg per la pressione sistolica (la massima, ndr) e di 15 mm Hg per quella diastolica (la minima, ndr) rispetto al periodo precedente al concepimento¡± aggiunge la dottoressa Carmela Asteria, endocrinologa, ricercatore e responsabile del Servizio di Nutrizione a indirizzo Endocrino-Metabolico (NutrEndo Me) dell¡¯Irccs Ospedale Galeazzi-Sant¡¯Ambrogio di Milano. Quando si presenta, questo problema tende a manifestarsi dopo la 20esima settimana di gestazione e, nelle donne normotese prima della gravidanza, si risolve spontaneamente a 6 settimane di distanza dal parto. L¡¯ipertensione gravidica si manifesta nel 5-8% delle future mamme, percentuale che cresce fino al 15% in caso di gravidanze gemellari.
L¡¯IPERTENSIONE GRAVIDICA PU? EVOLVERE IN GESTOSI
¡ª ?Le cause dell¡¯ipertensione gravidica non sono ancora ben note, anche se si ipotizza che possa dipendere da un danno generalizzato alle pareti dei vasi sanguigni della mamma o da problemi nella formazione della placenta. Inoltre, hanno pi¨´ possibilit¨¤ di sviluppare questo problema: le donne? in attesa di gemelli e le future mamme con pi¨´ di 35 anni. Altri fattori di rischio sono l¡¯ipertensione cronica, le malattie renali, il diabete, il lupus, le alterazioni della coagulazione del sangue, un peso corporeo eccessivo prima del concepimento, la familiarit¨¤ nei confronti dell¡¯ipertensione gravidica. Le probabilit¨¤ che durante la gestazione la pressione si alzi sono pi¨´ elevate anche per chi nelle precedenti gravidanze ha gi¨¤ avuto questo problema o ha sofferto di gestosi. ¡°La gestosi ¨¨ l¡¯evoluzione dell¡¯ipertensione gravidica. All¡¯aumento della pressione si associano il peggioramento della funzione renale, con la possibile comparsa di edemi e rigonfiamenti su braccia e gambe, piastrinopenia e aumento degli enzimi epatici. A questi sintomi spesso si abbinano anche mal di testa, peggioramento della visione, nausea e vomito¡± spiega la dottoressa Asteria. Nei casi pi¨´ gravi la gestosi pu¨° dar origine a convulsioni (eclampsia) e alla sindrome Hellp, problema che mette in pericolo di vita.
ANCHE UN ALLENAMENTO VARIO ? D¡¯AIUTO
¡ª ?A seconda dei valori della pressione vi sono differenze nella cura dell¡¯ipertensione gravidica. Quando la minima ¨¨ compresa fra 90 e 99 mm Hg il trattamento ¨¨ solo comportamentale. In questi casi ¨¨ dunque sufficiente mantenere uno stile di vita sano, seguendo una dieta equilibrata (moderando l¡¯uso di sale e consumando molta frutta e verdura), limitando lo stress ed evitando fumo, alcol e sforzi fisici molto impegnativi. ¡°Siccome contribuisce a tenere sotto controllo il peso e riduce lo stress ossidativo e psichico, anche l¡¯attivit¨¤ fisica ¨¨ d¡¯aiuto. Se non vi sono controindicazioni, bisognerebbe allenarsi tre volte alla settimana per 50 minuti, combinando esercizio aerobico, di resistenza e stretching¡± consiglia la dottoressa Asteria. Quando per¨° la minima supera i 100 mm Hg cambiare stili di vita non ¨¨ pi¨´ sufficiente ed ¨¨ necessario il ricorso a farmaci specifici. Secondo alcune societ¨¤ scientifiche bisogna far ricorso?tempestivamente a cure farmacologiche anche quando la massima supera i 160 mm Hg.
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