L¡¯esperto avvisa: ¡°? diretta conseguenza della nomofobia e di rapporti sociali mediocri"
¡°Mi sto perdendo qualcosa?¡±. Ecco la nuova forma di ansia sociale legata alla connessione. Se a questo elemento si aggiunge il desiderio persistente di controllare cosa stiano facendo gli altri, si pu¨° parlare di FOMO, Fear of Missing Out.?
Le origini della FOMO
¡ª ?Si tratta di un bisogno che accompagna l¡¯uomo dalla notte dei tempi. ¡°? una sensazione fisiologica - spiega lo psicoterapeuta Aldo Grauso - che l'essere umano ha sviluppato nella preistoria per difendersi e sopravvivere. Quindi ha origini ancora pi¨´ antiche rispetto al mondo dei social. C¨¨ anche un proverbio, 'l'erba del vicino ¨¨ sempre pi¨´ verde', che ci racconta quanto esistesse gi¨¤ prima e quanto fosse diffusa la paura di rimanere indietro. Questo fenomeno ¨¨ soprattutto visibile negli adolescenti che utilizzano in maniera preponderante il loro 'cervello arcaico', ovvero un cervello che non si ¨¨ praticamente evoluto rispetto a tre milioni di anni fa e che controlla tutte le emozioni¡±.
lockdown e fomo
¡ª ?La sensazione principale ¨¨ quella di vivere una vita meno appagante rispetto a quella degli altri. Il fenomeno fisiologico coinvolge gli adolescenti e diventa patologico quando il disagio va ad impattare con il funzionamento quotidiano della vita. Secondo Aldo Grauso, la FOMO ¨¨ stata alimentata dal lockdown, che ha segnato l¡¯avvento di una nuova patologia: la ¡°nomofobia¡±. ¡°Da un lato - testimonia l¡¯esperto - lo smartphone ci ha uniti in un momento delicato della nostra storia e dall'altro ci ha ingaggiato generando, in sua assenza, delle patologie simil abbandoniche a cui la psicologia deve rispondere, ora, con soluzioni terapeutiche pi¨´ che innovative relative al trattamento delle dipendenze¡±.?
nomofobia
¡ª ?Occorre fare un passo indietro per descrivere il fattore scatenante della FOMO: ¡°La nomofobia, ossia 'no ¨C mobilphone ¨C phobia', chiamata anche sindrome da disconnessione, ¨¨ descritta come una forma di dipendenza tecnologica ed esprime la paura di rimanere disconnessi dal contatto di rete di telefonia mobile. Colpisce per lo pi¨´ i giovani tra i 18 e i 25 anni, con bassa autostima e problemi relazionali. Oggi la visibilit¨¤ va di pari passo col sentirsi amati e apprezzati. Avere un canale che permetta di essere rintracciabili diventa un modo per garantirisi un affetto sempre accessibile. Le persone con bassa autostima e carente rete primaria , ovvero affettiva , cercano in quella secondaria la propria ricerca di consenso e riconoscimento¡±.?
la tragedia della disconnessione
¡ª ?La FOMO deriva, quindi, dal mancato soddisfacimento del bisogno relazionale. In poche parole, non ci si sente in grado di influenzare il proprio ambiente. ¡°La ricerca del consenso e del riconoscimento - sostiene Grauso - ¨¨ direzionata verso il 'pubblico immaginario'. In questo contesto il tipico egocentrismo adolescenziale spinge ad assumere comportamenti per richiamare l'attenzione su di s¨¦. E se accade per una qualche ragione di ritrovarsi senza 'rete', la sensazione ¨¨ quella di essere disconnessi dalla vita. Quando succede pu¨° essere brutale uscire dall¡¯assuefazione tecnocratica, facendo i conti con la propria solitudine e la propria mediocrit¨¤. Forse, per¨°, sarebbe un vero sapore di libert¨¤¡±.
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