Parliamo con l'osteopata degli azzurri e dei giallorossi per capire l'importanza di una figura come la sua nello staff medico di una squadra di calcio
Il ruolo dellĄŻosteopata nel mondo dello sport ¨¨ cambiato nel corso del tempo: anni fa non era una figura di riferimento associata agli staff sportivi. Adesso, invece, ¨¨ fondamentale. Ne parliamo con unĄŻeccellenza del settore: Walter Martinelli, romano, 40 anni, osteopata della Roma e della Nazionale. Ecco che cosa ci ha spiegato.
Quanto ¨¨ cambiato il ruolo dellĄŻosteopata nel mondo dello sport?
Ą°Negli anni ¨¨ cambiato molto, ricordo ai miei inizi nelle squadre, primi Anni Duemila, con la Lodigiani, poi Cisco Roma, la figura dellĄŻosteopata era una rarit¨¤ nel calcio ma in generale nel mondo sportivo, non sfruttata nella quotidianit¨¤ . Ricordo che rispetto ad oggi cĄŻera molta pi¨´ diffidenza nellĄŻapproccio da parte dei giocatori ma soprattutto dalle societ¨¤ e dallĄŻambiente medico: fortunatamente essendo fisioterapista riuscivo ad integrare meglio determinate tecniche e ad avere un approccio diverso, pi¨´ globaleĄą.
Appunto: a volte si confonde lĄŻosteopata con il fisioterapista: quali sono le principali differenze??
"Per me alla base del nostro lavoro ci sono lĄŻanatomia, la biomeccanica, la fisiologia: non mi piace parlare di visioni pi¨´ settorializzate o globali, mi riferisco a quelle riflessioni e visioni vecchie, datate. Possiamo dire che lĄŻosteopatia ¨¨ un po' pi¨´ una filosofia di approccio che analizza molto le relazioni del distretto interessato con il sistema muscolo scheletrico, nervoso, viscerale, cranio sacrale, andando alla ricerca della causa primaria, che spesso ¨¨ lontana dalla zona del sintomo".
? pi¨´ importante lavorare con un osteopata prima o dopo un evento sportivo??
"In realt¨¤ ¨¨ molto importante in generale, non perch¨Ś lo dica io, ma per i feedback ricevuti dagli atleti. LĄŻosteopatia influisce positivamente sullĄŻattivit¨¤ fisica e sulla prestazione atletica . Intervenendo sullĄŻapparato circolatorio, respiratorio, articolare, neurologico, muscolare. Un organismo in cui lĄŻapporto vascolare, lĄŻossigenazione e la funzionalit¨¤ neurologica sono al 100% sar¨¤ capace di offrire prestazioni motorie molto pi¨´ elevate rispetto ad un altro che non ¨¨ in quella condizione, abbassando le possibilit¨¤ di infortunio e diminuendo i tempi di recupero. Un atleta ha bisogno di sentirsi forte, stabile, reattivo e di avvertire meno la percezione di potersi infortunare".
Qual ¨¨ lo sport dove lĄŻosteopatia pu¨° essere determinante??
"In tutti, soprattutto in quelli che necessitano di una grande mobilit¨¤ articolare e che richiedono una grande sollecitazione fisica".
Lei lavora nella Roma e in Nazionale: quanto cambia lavorare con i giocatori in un club e quanto ¨¨ diverso vederli sporadicamente??
"Nel club hai i vantaggi di poter seguire quotidianamente un giocatore durante lĄŻanno, di poter programmare lavori a breve, medio e lungo termine. Anche nel seguire un atleta infortunato in tutte le sue fasi, avendo tutto il tempo a disposizione fino al Ą°return to playĄą. Nelle maggior parte dei casi, invece, nelle nazionali, hai pochi giorni a disposizione: in ogni raduno per programmare lavori ¨¨ comunque fondamentale mantenere le abitudini del club senza stravolgere nulla, confrontandosi tra i diversi livelli di professionalit¨¤, come medici, fisioterapisti, preparatori atletici".
Si ¨¨ da poco ritirato Federer: quanto conta per uno sportivo che vuole giocare tanti anni fare dei lavori specifici che non riguardano solo il suo sport in senso stretto??
"Tanti giocatori che ho conosciuto hanno allungato la loro carriera grazie allĄŻattenzione ai particolari. Condurre una vita sana ¨¨ la prima cosa, dormire bene, mangiare bene, essere sempre ben idratati ma anche fare lavori specifici in palestra con i preparatori atletici ed i fisioterapisti. Molti riferiscono ottime sensazioni dopo i trattamenti osteopatici basati sulla mobilit¨¤ articolare e sullĄŻequilibrio posturale".
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Che collegamento cĄŻ¨¨ tra osteopatia e alimentazione??
"Per questa domanda ¨¨ opportuno citare due grandi professionisti con cui lavoro in Nazionale e alla Roma. Secondo Guido Rillo, nutrizionista del club giallorosso, ¨¨ evidente lĄŻesistenza di una sinergia tra trattamento osteopatico e intervento nutrizionale, volti entrambi a costruire un mezzo utile ed efficace per ottimizzare lo stato salute. ? semplice intuire come osteopatia e nutrizione rappresentino due validi alleati. Infatti, lĄŻosteopatia costituisce un importante sostegno dellĄŻalimentazione, aiutando a ridurre proprio lo stato di stress dellĄŻorganismo umano: interventi atti a migliorare la postura ed i processi di respirazione promuovono un buono stato di salute da preservare per tutta la vita. Matteo Pincella,? nutrizionista della nazionale Italiana di calcio e dellĄŻInter, sottolinea sempre come l'alimentazione nel mondo dello sport sia molto variata nell'ultimo decennio. Nel passato, ad esempio, il trattamento delle infiammazioni tendinee che si manifestano negli sportivi era trattato in modo diretto, ossia si cercava di arginare il problema lavorando sul rapporto omega3/omega6, al fine di favorire l'assunzione dei primi per ridurre l'infiammazione. Veniva inoltre raccomandata una dieta bilanciata ricca di fonti vegetali di polifenoli. Tutto corretto. Ora per¨° le conoscenze sull'effetto indiretto che, tra gli altri, l'intestino pu¨° esercitare sull'infiammazione, ci mettono nelle condizioni di valutare l'opportunit¨¤ di integrare l'alimentazione con molecole in grado di mantenere la massima efficienza intestinale, in quanto quest'ultima ¨¨ direttamente collegata, attraverso un network circolare, ai muscoli".
Come viene gestita una settimana di lavoro piena e una con le coppe??
"Sicuramente in una settimana tipo si possono organizzare dei lavori specifici con i preparatori atletici, ad esempio sulla forza, oltre che programmare alcuni trattamenti consigliati lontano dalle partite. Giocando ogni tre giorni, invece, questo viene meno perch¨Ś in mezzo ci sono i lavori di scarico, le rifiniture e soprattutto le partite".
Si ¨¨ molto parlato del suo lavoro in acqua, portato agli Europei del 2021 con la Nazionale Italiana di calcio: ci pu¨° descrive le caratteristiche e i benefici??
"Mi fa piacere la domanda perch¨Ś mi permette di ringraziare prima i medici della Roma Massimo Manara e Vincenzo Costa, che mi hanno permesso di perfezionare negli anni questa tecnica con il contributo dei fisioterapisti Gari, Lacopo, Raieta, Esposito e Margutta. Successivamente lo staff medico della Nazionale con il Prof. Ferretti, il Dott. Costabile e il Dott. De Carli hanno portato avanti il progetto con il contributo dei miei colleghi Scalzi, Sannino, Randelli, Fagorzi, Doimi e Cardarelli. Il CT Roberto Mancini ed il responsabile dellĄŻarea performance Valter Di Salvo hanno voluto inserire questo protocollo nei giorni di recupero post-partita sin dalle qualificazioni ad Euro 2020. Il trattamento in acqua pu¨° essere attuato da uno fino a quattro terapisti che eseguono manovre di mobilit¨¤ articolare, stretching, digitopressioni e manipolazioni osteopatiche, favorendo cos¨Ź uno stato di rilassamento unico, a detta di tanti atleti, con effetti sul sistema nervoso autonomo. Con queste manovre si allentano le tensioni muscolari del post gara , alleviando fatica e rigidit¨¤. In questa dimensione il corpo tende a rilassarsi completamente con effetti benefici sul sistema circolatorio, linfatico e respiratorio, mobilizzando il torace e lavorando sul diaframma. In piscina la temperatura dellĄŻacqua ¨¨ di circa 36 gradi con 120 cm di profondit¨¤: di solito il lavoro ¨¨ accompagnato da relaxing music e non ¨¨ insolito vedere un atleta che si addormenta in acqua , quasi tornando in uno stadio fetale".
Un buon campo, una buona superficie, su cui giocare e allenarsi, facilita il vostro lavoro??
"Assolutamente s¨Ź. Il ritorno delle forze dall'impatto dell'appoggio podalico in atterraggio con il terreno di gioco in buone condizioni, sia dalla fase di volo della corsa, o ancora di pi¨´ in risposta agli stress meccanici dei movimenti specifici legati al calcio (cambi di direzione, cambi di senso, balzi in bipodalico e monopodalico, frenate repentine e in spazi ridotti ecc), consente di scaricare meglio le forze stesse, riducendo le ripercussioni che queste possono determinare sulla struttura dell'atleta in toto".
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