Quando si ricorre all'angioplastica e come si svolge l'intervento?per dilatare un restringimento coronarico
L'ex giocatore di Juventus e Napoli Massimo Mauro ¨¨ stato sottoposto d'urgenza in queste ore a un intervento di angioplastica presso l'ospedale di Catanzaro, dove il 61enne ¨¨ stato trasportato dopo esser stato colpito da un infarto mentre stava giocando a padel durante una vacanza in Calabria. Ma cos'¨¨ l'angioplastica e quando si decide di intervenire con quel tipo di operazione??
Cos'¨¨ l'angioplastica?
¡ª ?L¡¯angioplastica ¨¨ una procedura mini-invasiva, generalmente eseguita in anestesia locale, a cui si ricorre in ambito cardiologico per dilatare un restringimento coronarico che riduce il flusso del sangue al cuore e pu¨° provocare a un infarto, come nel caso dell'ex calciatore. La procedura consiste nell'inserimento di un tubicino lungo e sottile in un'arteria, spesso a partire dall'arteria radiale del polso ma anche dall'arteria femorale all'altezza dell'inguine o l'arteria omerale che attraversa il braccio.?
Il catetere a quel punto viene fatto avanzare fino all'arteria ristretta e, dopo aver verificato la gravit¨¤ della situazione, si inserisce una specie di palloncino che, una volta gonfiato, allarga l'arteria e permette l'inserimento di uno o pi¨´ stent, un piccolo tubicino in rete metallica, cos¨¬ da mantenere la normale circolazione sanguigna nelle arterie ostruite ed evitare che le stesse si ostruiscano di nuovo.?
quando si esegue l'angioplastica
¡ª ?L'intervento di angioplastica viene eseguito non soltanto nei casi di infarto del miocardio, ma viene praticato anche in caso di aterosclerosi e?di angina pectoris, se i farmaci prescritti per questo non danno i risultati sperati. Pur trattandosi di un intervento poco invasivo, anche l'angioplastica pu¨° comportare una serie di rischi, come emorragie o lividi nel punto in cui viene inserito il catetere o danni all¡¯arteria, ma nei casi pi¨´ gravi si pu¨° arrivare anche all'ictus e all'infarto.?
quando dura la convalescenza?
¡ª ?Il post-operatorio non ¨¨ generalmente lungo: di norma il paziente viene tenuto ricoverato e sotto osservazione per una notte e subito dopo le dimissioni dalla struttura ospedaliera dovr¨¤ continuare a prendere i farmaci per impedire la formazione di trombi, e seguire uno stile di vita sano.
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