Questa malattia autoimmune, comune soprattutto nelle donne e dopo la menopausa, ha effetti negativi sul fegato. I chiarimenti della dottoressa Invernizzi
Il fegato ricopre un ruolo molto importante all¡¯interno dell¡¯organismo. A peggiorarne la funzionalit¨¤ possono essere stili di vita scorretti, caratterizzati per esempio dall¡¯abuso di alcol o da un¡¯alimentazione squilibrata, che favoriscono la sindrome metabolica, condizione contraddistinta da eccessiva quantit¨¤ di grasso corporeo, diabete, ipertensione ed elevati livelli di colesterolo e trigliceridi. A volte, per¨°, a pregiudicare l¡¯efficienza di quest¡¯organo sono alcune malattie. Una di queste ¨¨ la colangite biliare primitiva.
la colangite biliare primitiva
¡ª ?La colangite biliare primitiva colpisce i dotti biliari, cio¨¨ i piccoli canali attraverso cui la bile prodotta dal fegato raggiunge la colecisti prima di essere riversata nell¡¯intestino al momento dei pasti. Si tratta di una malattia autoimmune che provoca l¡¯infiammazione cronica di questi dotti. A causarla ¨¨ uno scorretto funzionamento del sistema immunitario, a seguito del quale i linfociti T attaccano le cellule di tali vie biliari, danneggiandole in modo pi¨´ o meno serio a seconda dei casi. ¡°? una patologia che colpisce principalmente le donne e che ha il suo tipico esordio nell¡¯et¨¤ della menopausa, motivo per cui si suppone che nella sua comparsa giochi un ruolo importante l¡¯alterazione dell¡¯equilibrio ormonale¡± spiega la dottoressa Federica Invernizzi, responsabile dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Epatologia Medica dell¡¯Irccs Ospedale San Raffaele di Milano. La colangite biliare primitiva, che ¨¨ la malattia autoimmune pi¨´ comune tra quelle a carico del fegato, ¨¨ meno frequente nell¡¯uomo. Proprio per questo, quando a esserne vittima ¨¨ un uomo spesso non si pensa a tale malattia e la diagnosi ¨¨ pi¨´ tardiva; ci¨° peggiora potenzialmente la prognosi a lungo termine. Intervenendo di solito pi¨´ tempestivamente, invece, nelle donne le cure sono spesso pi¨´ efficaci.
i sintomi
¡ª ?Oltre che i cambiamenti dell¡¯assetto ormonale, nello sviluppo della colangite biliare primitiva giocano un ruolo anche la genetica (¨¨ pi¨´ probabile soffrirne se ne soffre un familiare), il fumo, l¡¯assunzione di sostanze tossiche, aver sofferto di colestasi gravidica ed essere stati vittima di molte infezioni virali. Questa malattia ¨¨ spesso causa di prurito, che si manifesta specialmente sul tronco e alla sera, nonch¨¦ di una profonda stanchezza che si fatica a spiegare. Inoltre, a volte si associa ad altre patologie autoimmuni, come la sindrome di Sjogren, detta anche ¡°sindrome sicca¡±, che ¨¨ causa di secchezza alla bocca e agli occhi, e l¡¯artrite reumatoide, che invece provoca dolore alle articolazioni. ¡°In alcuni casi, la colangite biliare primitiva comporta sintomi molto leggeri, mentre in altri si manifesta con pi¨´ aggressivit¨¤. Una notevole e persistente infiammazione dei dotti biliari pu¨° avere impatti anche significativi sul fegato, provocando addirittura cirrosi epatica. Per fortuna, questa eventualit¨¤ ¨¨ piuttosto rara¡± rassicura la dottoressa Invernizzi.
diagnosi e cure
¡ª ?In caso di sospetta colangite biliare primitiva vengono prescritti specifici esami del sangue. Si ha certezza della malattia quando si osserva il rialzo dei valori di alcuni marcatori del fegato e la positivit¨¤ agli anticorpi anti-mitocondriali (AMA), a cui spesso si abbina un aumento della concentrazione delle immunoglobuline di classe M (IgM). In qualche caso, per¨°, si ¨¨ in presenza della patologia anche se gli AMA sono negativi; in tal caso, pu¨° esserci la positivit¨¤ di altri auto-anticorpi (come gli ANA). La terapia per la colangite biliare primitiva va cominciata subito dopo la diagnosi e prevede l¡¯utilizzo dell¡¯acido ursodesossicolico. ¡°Se a distanza di 6 mesi dall¡¯inizio del trattamento non si hanno significativi miglioramenti, allora si integra la cura con acido obeticolico¡± aggiunge la dottoressa Invernizzi. Per tenere sotto controllo i sintomi correlati possono essere indicati gli antistaminici (per il prurito) e dei prodotti ad uso locale (per limitare la secchezza oculare e delle fauci).
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