Questo problema, la cui diffusione continua ad aumentare, pu¨° mettere a serio rischio la salute
In base alle stime dell¡¯Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤, nel mondo dagli attuali 420 milioni di persone con diabete mellito si arriver¨¤ a ben 640 milioni nel 2040. In quella data, secondo i dati dell¡¯osservatorio Arno Diabete della societ¨¤ Italiana di Diabetologia e del Cineca, soltanto in Italia soffriranno di questa malattia circa 3,5 milioni di individui, pari a oltre il 6% della popolazione. Sono numeri da non trascurare, anche perch¨¦ tale patologia pu¨° avere complicanze serie. Una di queste ¨¨ il piede diabetico.
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I DUE TIPI DI PIEDE DIABETICO
¡ª ?Il piede diabetico rappresenta una complicanza cronica del diabete mellito, che provoca problemi sia anatomici sia funzionali a questa parte del corpo e anche alla caviglia. I sintomi caratteristici della malattia sono l¡¯aumento della temperatura, la ridotta sensibilit¨¤, i formicolii e la comparsa di tagli e ulcere a carico dell¡¯arto. Particolarmente pericolose sono le lesioni della pelle, che espongono il piede al serio rischio di infezioni, che nei casi peggiori possono portare anche all¡¯amputazione. Secondo il Ministero della Salute, tra il 2019 e il 2021 in Italia vi sono state in media 6.500 amputazioni di piede all¡¯anno provocate dal diabete. Si ¨¨ soliti distinguere due tipi di piede diabetico. Il primo, detto neuropatico, si ha quando il danno ¨¨ causato dagli alterati livelli di glucosio nel sangue sul nervo. Il secondo, definito neuroischiemico, ¨¨ conseguenza del deficit vascolare, con una diminuzione del flusso di sangue in questo distretto del corpo per via dell¡¯alterazione dei vasi sanguigni delle gambe determinata dal diabete.
VIPER: UN PROGETTO PER PREVENIRE LE ULCERE
¡ª ?Per rilevare in fase precoce i fenomeni ischemici e prevenire le lesioni ulcerative nelle persone che soffrono di piede diabetico ha da poco preso il via il progetto scientifico Viper, il cui obiettivo consiste nell¡¯identificare marcatori infiammatori specifici grazie ai dati raccolti sui pazienti?tramite dispositivi indossabili. Questi dati saranno inseriti in una piattaforma di telemedicina che consente il monitoraggio da remoto. ¡°L¡¯individuazione di biomarker innovativi dei processi ischemici e infiammatori, associata alla possibilit¨¤ di monitorare lo stato infiammatorio degli arti in questi pazienti, rappresenter¨¤ una svolta nell¡¯identificazione precoce e nella gestione delle complicanze neuroischemiche della persona con piede diabetico. Tale approccio multifattoriale abbinato a un¡¯attenta valutazione clinica permetter¨¤ la cura del singolo paziente in una prospettiva di medicina di precisione, con ricadute positive sulla gestione e l¡¯educazione terapeutica del paziente e con il conseguente miglioramento della qualit¨¤ di vita dello stesso, nonch¨¦ della sostenibilit¨¤ del sistema sanitario¡± sottolinea la professoressa Elena Tremoli, direttore scientifico e direttore del Laboratorio Sperimentale del Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ra), struttura che coordina il progetto Viper e centro di riferimento nel trattamento del piede diabetico.
PIEDE DIABETICO: DUE DISPOSITIVI SMART PER UN MONITORAGGIO ATTIVO
¡ª ?In particolare, il progetto Viper prevede lo sviluppo di una calza sensorizzata per misurare la temperatura del piede e di una soletta, anch¡¯essa sensorizzata, in grado di rilevare la pressione esercitata nel piede. Tali dispositivi saranno collegati a una piattaforma di telemedicina, cos¨¬ da integrare i dati registrati da questi strumenti con quelli clinici. Obiettivo del progetto Viper ¨¨ dunque di considerare in modo innovativo l¡¯approccio alla persona con piede diabetico, orientandolo alla conservazione dell¡¯arto. ¡°Questo progetto apre nuove prospettive nella direzione della conservazione dell¡¯arto: siamo infatti in grado di effettuare una diagnosi precoce delle complicanze neuroischemiche del diabete a carico degli arti inferiori, in un¡¯ottica di prevenzione delle stesse e delle condizioni ulcerative che necessiterebbero di un approccio chirurgico¡± spiega il professor Luca Dalla Paola, responsabile dell¡¯unit¨¤ operativa per il trattamento medico e chirurgico del piede diabetico del Maria Cecilia Hospital.
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