Nonostante i progressi, l'omobitransfobia ¨¨ un fenomeno in crescita?
Istituita nel 2004, la Giornata Internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transgenia,?che si celebra ogni anno il 17 maggio, ¨¨ una ricorrenza riconosciuta dall'Unione Europea e dalle Nazioni Unite. Perch¨Ś ¨¨ importante celebrarla e si cosa si tratta? Il 17 maggio 1990, lĄŻOrganizzazione Mondiale della Sanit¨¤ (OMS) pubblica la decima edizione della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-10), in cui viene eliminata definitivamente lĄŻomosessualit¨¤ e la bisessualit¨¤ come diagnosi psichiatrica, ponendo fine alla classificazione precedente dellĄŻICD-9 che considerava questi orientamenti sessuali come malattie mentali curabili. L'obiettivo della giornata ¨¨ quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omobitransfobia. Una parola quasi impronunciabile per definire, in modo semplicistico, fobie e avversioni contro chi non ¨¨ eterosessuale.?
Che cos'¨¨ l'omobitransfobia
ĄŞ ?L'omofobia ¨¨ la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualit¨¤ o alle persone omosessuali; la bifobia ¨¨ l'avversione verso la bisessualit¨¤ e i bisessuali come gruppo sociale o come individui e la transfobia verso le persone transgender. L'omobitransfobia pu¨° essere causa di episodi di bullismo, di violenza o di mobbing nei confronti della popolazione LBGTQ+. E per quanto la comunicazione e la pubblicit¨¤ di molte aziende negli ultimi anni si sia colorata di arcobaleno (nell'ottica di un raimbowashing sempre pi¨´ spinto) e gli slogan facciano appello all'amore senza etichette, l'omobitransfobia rimane una realt¨¤ che continua a escludere, mortificare ed emarginare milioni di persone. Soprattutto in Italia, classificata per il 2023 da Ilga Europe (associazione internazionale per i diritti LGBT presente allĄŻONU), al 34Ąă posto su 49 nella classifica dei Paesi Europei per politiche a tutela dei diritti umani e dellĄŻuguaglianza delle persone LGBT+ (lesbiche, gay, bisex e trans).?
l'omobitransfobia sul luogo di lavoro
ĄŞ ?Secondo i dati dellĄŻ Ą°Indagine sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBT+ in unione civile o unite in passatoĄą realizzata da ISTAT e UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), il 26% delle persone che si dichiarano omosessuali o bisessuali afferma che il proprio orientamento sessuale ha rappresentato uno svantaggio nel corso della vita lavorativa in almeno uno dei tre ambiti considerati (retribuzione, avanzamenti di carriera, riconoscimento delle capacit¨¤ professionali). Secondi i dati, una persona LGBT su 5 ha subito discriminazioni sul luogo di lavoro. Il 12,6% non si ¨¨ nemmeno presentato a un colloquio di lavoro o non ha fatto domanda poich¨Ś pensava che lĄŻambiente lavorativo sarebbe stato ostile al suo orientamento sessuale. Questi dati sono riferibili solamente a una piccola parte della popolazione LGBT+ (le persone in unione civile o gi¨¤ in unione), il segmento pi¨´ propenso a vivere il proprio orientamento sessuale in una dimensione pubblica. Il che esclude dall'indagine un'ampia fetta della comunit¨¤ LGBT+, ovvero quella senza un partner.
omobitransfobia in famiglia
ĄŞ ?Dopo 12 anni di report sulla situazione dei diritti umani delle persone LGBTI in Europa, la principale organizzazione per lĄŻuguaglianza LGBTI europea ha rivelato che lĄŻincitamento allĄŻodio non ¨¨ mai stato tanto alto come nel 2022. Il report annuale di Ilga ha eletto il 2022 come lĄŻanno pi¨´ violento dellĄŻultimo decennio nei confronti della popolazione LGBTI. Gli attacchi contro le persone LGBTI hanno causato violenze e omicidi. In aumento anche i suicidi, soprattutto nella fascia dei pi¨´ giovani, dovuti all'omobitransfobia. Gli attacchi arrivano spesso dalla famiglia di origine, come suggeriscono i dati diffusi dalla?Gay Help Line, numero verde contro lĄŻomobitransfobia. Il 41,6% ha subito violenza omotransfobica in famiglia in seguito al coming out: le vittime sono per il 31,6% giovani tra gli 11 e i 26 anni. Nel 15% dei casi i minori LGBT+ sono vittime di maltrattamenti familiari. A tutto ci¨° si somma la mancanza di leggi e politiche non discriminatorie e inclusive, come in Italia, dove a oggi non ci sono forme di tutela garantite dalla legge.
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