Roma Capitale, MIM e Lega Nazionale Dilettanti danno il via al progetto sperimentale coordinato dal professor Aldo Grauso
L'emotivit¨¤ permea ogni aspetto della nostra vita, dalle relazioni interpersonali alle scelte di vita. ¡°? la chiave di tutto¡±, sintetizza il prof. Aldo Grauso, allo start di un progetto sperimentale che inserisce l¡¯apprendimento socio-emotivo nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e nelle associazioni sportive dilettantistiche di Roma.?
la svolta emotiva
¡ª ?L¡¯emotivit¨¤, continua Grauso, ¡°¨¨ fondamento delle relazioni, il collante che ci unisce agli altri con empatia e attraverso legami profondi. ? il motore di azioni che ci dirigono verso i nostri obiettivi e ci portano a superare le difficolt¨¤. Le emozioni sono una guida. Influenzano le nostre scelte, anche oltre la nostra consapevolezza. Sono lo specchio della nostra anima: esprimono ci¨° che siamo veramente, i nostri bisogni, i nostri desideri¡±.?
il progetto
¡ª ?La metodologia dell¡¯educazione circolare emotiva ¨¨ stata elaborata gratuitamente dall'¨¦quipe scientifica che il prof. Aldo Grauso ha formato per il Tavolo Tecnico contro bullismo e cyberbullismo di Roma Capitale. Tra gli esperti che hanno sviluppato il protocollo, la criminologa Roberta Bruzzone. Con questo materiale formativo, Roma Capitale, con il coinvolgimento del Ministero dell¡¯Istruzione e del Merito, attraverso l¡¯Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, e la Lega Nazionale Dilettanti della FIGC hanno dato avvio al progetto di formazione degli allenatori di calcio e dei docenti, attraverso due manuali psicopedagogici e diversi moduli e-learning: 24 le classi scolastiche coinvolte (scuola primaria e secondaria di I grado) e 15 le associazioni sportive, oltre ai rispettivi gruppi ¡°di controllo¡±. Passa per queste figure professionali, dunque, la materia emotiva: antidoto contro l¡¯abuso psicologico che, in base ai vari contesti, assume il nome di bullismo, cyberbullismo, body shaming, revenge porn, sexting, stalking e cyberstalking. Per non parlare dei casi pi¨´ gravi che si colorano di rosso sangue.?
al liceo ¨¨ troppo tardi
¡ª ?Perch¨¦ oggi si sente la necessit¨¤ di portarla nelle classi e nelle scuole calcio dei giovanissimi? ¡°Il mondo di oggi, caratterizzato da una crescente complessit¨¤ e da ritmi frenetici - spiega Aldo Grauso - richiede una maggiore consapevolezza emotiva. I giovani, in particolare, sono esposti ad una pressione sociale e a stimoli sempre pi¨´ intensi, che possono influenzare negativamente il loro benessere emotivo. Solo i giovanissimi - avvisa - possono arginare definitivamente questi fenomeni di abuso psicologico come il bullismo, perch¨¦ alle superiori ¨¨ gi¨¤ troppo tardi. Si ¨¨ consolidato un modus vivendi per il quale non basterebbe il nostro protocollo¡±.?
il potere dei bambini
¡ª ?Bullismo e dintorni possono essere eradicati partendo dall¡¯et¨¤ in cui ancora non si sono sviluppati quei disagi psicologici che determinano episodi di disgregazione emotiva. I bambini possono imparare a chiamare le emozioni con il loro nome, a viverle, a gestirle e a riconoscere quelle altrui, sviluppando cos¨¬ positive relazioni sociali. ¡°In futuro - promette Aldo Grauso - quando la vita li metter¨¤ in difficolt¨¤, avranno gli strumenti per affrontare in modo sano anche le relazioni sentimentali, avendo appreso che in coppia nessuno possiede nessuno¡±.?
il ruolo di docenti e coach
¡ª ?Perch¨¦ i genitori dovrebbero affidarsi a insegnanti e allenatori? ¡°I motivi sono tre. Primo, la professionalit¨¤: loro hanno gli strumenti e le competenze necessarie per supportare i giovani nella gestione delle loro emozioni. Il secondo - prosegue l¡¯esperto - ¨¨ l¡¯obiettivit¨¤ con cui possono aiutare i ragazzi a comprendere meglio se stessi e le proprie dinamiche relazionali. Terzo, insegnanti e allenatori sono un modello di riferimento. Sono esempi positivi attraverso i quali i giovani possono imparare come affrontare le sfide della vita con equilibrio e resilienza¡±. Nello specifico, attraverso la metodologia dell¡¯educazione circolare emotiva, docenti e allenatori insegneranno ai ragazzi a riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, favorendo un clima di fiducia e rispetto e sviluppando una comunicazione aperta e sincera. La capacit¨¤ di collaborare con gli altri, rispettando le differenze individuali, li porter¨¤ anche a risolvere i conflitti in modo costruttivo, attraverso il dialogo e la negoziazione. ¡°Queste figure professionali - sottolinea Grauso - hanno il potere di creare un ambiente empatico, affinch¨¦ i ragazzi si sentano liberi di esprimere se stessi e le proprie emozioni senza paura di essere giudicati¡±.?
adesione dei genitori
¡ª ?Il rischio ¨¨ che i genitori possano sentirsi messi da parte, giudicati non idonei, e ostacolare questo progetto. ¡°Devono considerare che l'obiettivo comune ¨¨ il benessere del ragazzo, e questo si raggiunge lavorando insieme. Inoltre, anche i genitori pi¨´ amorevoli possono avere difficolt¨¤ a comprendere le emozioni dei propri figli, soprattutto durante l¡¯adolescenza. Ecco perch¨¦ ¨¨ importante che collaborino con insegnanti e allenatori per offrire ai loro figli un supporto pi¨´ completo ed efficace¡±.?
il futuro senza emozioni
¡ª ?Analizzando le prospettive del progetto, la domanda viene a cascata: quali rischi si corrono in futuro, senza un'educazione emotiva? Aldo Grauso parla chiaro: ¡°Aumento dei disturbi mentali (ansia, depressione e altri disturbi mentali sono in aumento, soprattutto tra i giovani), difficolt¨¤ relazionali (le persone avranno difficolt¨¤ a costruire relazioni significative e durature) e violenza e aggressivit¨¤, sia a livello individuale che sociale. Da genitori non saranno in grado di riconoscere le emozioni dei figli, mettendole in secondo piano rispetto alle ambizioni che proietteranno su di loro. Sul lavoro e nella vita, infine, non potranno contare sulla creativit¨¤. Le emozioni sono la primaria fonte della nostra capacit¨¤ di innovare¡±.
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