Le incisioni sempre pi¨´ piccole favoriscono un recupero pi¨´ rapido e riducono il rischio di complicanze negli interventi al cuore
Anche in ambito cardiaco, la chirurgia mininvasiva ha rappresentato un notevole passo avanti rispetto alla chirurgia tradizionale sia per i medici, che possono operare in condizioni migliori e con pi¨´ precisione, sia per i pazienti, che beneficiano della riduzione?dei disagi legati al post-operatorio. Siccome la ricerca non rimane mai ferma, oggi ¨¨ possibile, in alcuni centri selezionati e di eccellenza, usufruire della cardiochirurgia endoscopica, che rappresenta l¡¯ultima frontiera della chirurgia mininvasiva.
cardiochirurgia endoscopica: cos'¨¨ e quando serve
¡ª ?Fino a circa vent¡¯anni fa la cardiochirurgia prevedeva esclusivamente un accesso anteriore sternotomico, cio¨¨ attraverso l¡¯apertura completa dello sterno (i cosiddetti ¡°interventi a cielo aperto¡±). Pur essendo questo ancora oggi l¡¯approccio standard nella maggior parte dei centri ospedalieri, alcuni chirurghi pi¨´ orientati all¡¯innovazione hanno intrapreso l¡¯approccio mininvasivo, sostituendolo a quello tradizionale nella quasi totalit¨¤ dei loro casi, dopo un adeguato periodo di apprendimento. ¡°La chirurgia mininvasiva prevede un accesso intercostale attraverso piccole incisioni, di solito nell¡¯ordine di grandezza di 6-8 centimetri, attraverso le quali sono introdotti strumenti chirurgici lunghi e sottili e una sonda con telecamera, che proietta le immagini ingrandite su uno schermo ad alta definizione. Cos¨¬, il chirurgo pu¨° manovrare gli strumenti dall¡¯esterno dell¡¯incisione sotto visione diretta, orientandosi anche grazie al quadro che gli appare sul monitor¡± spiega il dottor Mattia Glauber, responsabile della Sezione di Cardiochirurgia Mininvasiva dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Cardiochirurgia dell¡¯Irccs Ospedale Galeazzi-Sant¡¯Ambrogio di Milano.
La cardiochirurgia endoscopica, che potrebbe essere definita come micro-invasiva, prevede incisioni intercostali o periareolari ancora pi¨´ piccole (non superiori ai 3 centimetri) e l¡¯utilizzo di una telecamera che fornisce immagini 3D ad altissima definizione e grazie alla quale si ha un¡¯eccellente profondit¨¤ di campo. Cos¨¬ il cardiochirurgo ¨¨ messo nelle migliori condizioni per operare guardando esclusivamente sul monitor. Inoltre, si pu¨° anche pianificare l¡¯intervento grazie alla realt¨¤ aumentata, facendo simulazioni anche durante l¡¯operazione.
Vantaggi e benefici della?cardiochirurgia endoscopica
¡ª ?Le avanzatissime tecnologie utilizzate nella cardiochirurgia endoscopica assicurano standard di qualit¨¤ nell¡¯esecuzione dell¡¯intervento ancora pi¨´ elevati di quelli, gi¨¤ molto alti, della cardiochirurgia mininvasiva. Inoltre, questo approccio comporta significativi vantaggi per i pazienti nella fase post-operatoria. Le dimensioni ridottissime delle incisioni favoriscono una ripresa pi¨´ rapida. Infatti, i traumi sono inferiori, le possibilit¨¤ di infezioni diminuiscono e il ricorso a trasfusioni dovute alle perdite di sangue ¨¨ ancora pi¨´ raro. La mobilizzazione dopo l¡¯intervento ¨¨ molto precoce e il dolore ¨¨ parecchio ridotto, tanto che ci si pu¨° alzare gi¨¤ lo stesso giorno dell¡¯operazione e la degenza in ospedale si accorcia. ¡°Queste prospettive consentono al paziente di affrontare l¡¯intervento con uno spirito molto diverso rispetto a una volta¡± sottolinea il dottor Glauber. Se da un lato i giovani apprezzano maggiormente il fatto di poter tornare in fretta alle consuete attivit¨¤ lavorative e sportive, gli anziani, le persone fragili e quelle immunodepresse traggono giovamento non solo dall¡¯accorciamento dei tempi di recupero, ma soprattutto dal minor rischio di complicanze.
QUANDO SI PU? OPERARE CON APPROCCIO ENDOSCOPICO
¡ª ?Con la tecnica endoscopica si pu¨° intervenire in presenza di patologie alle valvole cardiache, quali la valvulopatia mitralica, che richiede spesso la riparazione della valvola e raramente la sostituzione, e la valvulopatia aortica, che al contrario necessita spesso di sostituzione della valvola e di rado della riparazione. La cardiochirurgia endoscopica ¨¨ utile anche in caso di malattie che interessano pi¨´ valvole insieme, nonch¨¦ di tumori cardiaci, di cardiomiopatia ipertrofica e di patologie aritmiche che necessitano di correzione chirurgica. Ci sono per¨° alcuni problemi cardiaci che non possono essere trattati con tecnica endoscopica. ? il caso delle malattie ischemiche, come quelle che richiedono la creazione di bypass aortocoronarici, che si possono fare solo con un approccio mininvasivo ma non endoscopico, o di malattie aortiche, come l¡¯aneurisma dell¡¯aorta o dell¡¯arco aortico, per cui talvolta ¨¨ necessario un approccio sternotomico tradizionale. ¡°Laddove non sia possibile una pianificazione per via dell¡¯urgenza dell¡¯intervento non si pu¨° operare con tecniche endoscopiche¡± conclude il dottor Glauber.
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