Una dieta eccessivamente restrittiva pu¨° innescare uno squilibrio elettrolitico che pu¨° portare?ad un arresto cardiaco
Ha fatto notizia la morte di Shane Warne, il crickettista australiano deceduto improvvisamente lo scorso 4 marzo a 52 anni, sembra per un arresto cardiaco a cui - ¨¨ una delle ipotesi circolanti - avrebbe contribuito una dieta liquida estremamente restrittiva che il giocatore avrebbe seguito per due settimane. Ma quella di Shane Warne non sarebbe la prima morte seguita ad una dieta estrema. La cronaca ci ha purtroppo segnalato negli anni casi di persone il cui cuore non ha retto a digiuni prolungati o a malnutrizione causata da disturbi alimentari come anoressia o bulimia. Il cuore non ha retto: perch¨¦ proprio il cuore ¨¨ quello che si ferma in casi simili. E non perch¨¦ manchino (o quanto meno non solo) carboidrati o proteine, calorie o vitamine, ma perch¨¦ mancano in particolare alcuni elettroliti,?sodio e potassio su tutti.
Dieta e rischio infarto: il ruolo del sodio
¡ª ?¡°Per funzionare correttamente l¡¯organismo umano ha bisogno di tutta una serie di sostanze che vengono assunte con l¡¯alimentazione. Una dieta povera di proteine impedisce all¡¯organismo di crescere e di sostituire i tessuti che vanno incontro a degenerazione. Una dieta povera di carboidrati (o zuccheri o glucidi) fa s¨¬ che il corpo sia stanco e debole. Ma nessuna privazione di carboidrati o proteine, come anche di lipidi (o grassi), pu¨° portare al rischio di una morte improvvisa¡±, spiega a Gazzetta Active il dottor Flavio Doni, cardiologo e maratoneta, responsabile del Marathon Center del Palazzo della Salute-Wellness Clinic di Milano.
Dieta e infarto: i rischi da uno squilibrio elettrolitico
¡ª ?I rischi per il cuore dati da una dieta molto restrittiva che possono portare alla morte sono infatti dovuti alla carenza di alcuni sali minerali: ¡°Se si segue una dieta squilibrata, in cui si privilegia solo l¡¯assunzione di alcuni macro e micronutrienti a discapito di altri, si pu¨° andare incontro ad uno squilibrio importante di quelle sostanze che sono alla base della vita, ovvero gli elettroliti o sali minerali. La vita del nostro organismo, infatti, si basa sul passaggio, attraverso la membrana cellulare, di sodio e potassio, passaggio agevolato dalle giuste concentrazioni di cloro e calcio. Se dovessimo definire la morte da un punto di vista puramente medico, si potrebbe dire che ¨¨ il momento in cui sodio e potassio non riescono pi¨´ a transitare in modo adeguato attraverso la cellula¡±, spiega il cardiologo. Sodio e potassio sono fondamentali per il funzionamento di un muscolo in particolare: il muscolo cardiaco. ¡°La contrazione del cuore si realizza perch¨¦ sodio e potassio sono presenti nelle concentrazioni adeguate all¡¯interno e all¡¯esterno della cellula e nel momento giusto transitano in un senso e nell¡¯altro, dando dunque cos¨¬ origine alla contrazione del muscolo cardiaco - spiega il dottor Doni -. Quando questo non avviene pi¨´ si verifica quella condizione denominata cuore di pietra, o stone heart, in cui il cuore non riesce pi¨´ a contrarsi¡±
La carenza di sodio e potassio nelle diete troppo rigide
¡ª ?Uno dei problemi causati da alcune diete molto restrittive, dunque, deriva proprio dalla mancanza di quantit¨¤ adeguate di sodio e potassio: ¡°In queste diete talvolta si verifica un impoverimento importante di sodio e di potassio, che determina una condizione di squilibrio degli elettroliti che pu¨° portare anche al rischio di morte¡±, sottolinea Doni. Come detto, infatti, una dieta troppo ricca di proteine pu¨° dare luogo a problemi a livello renale. Troppi zuccheri o carboidrati possono favorire le infiammazioni, alla base di moltissime patologie (compresi alcuni tumori). Un eccesso di lipidi o grassi pu¨° portare a dislipidemie che con il tempo possono andare ad occludere le arterie causando eventi cardiovascolari. Ma la carenza nutritiva che anche in tempi brevi pu¨° causare l¡¯arresto cardiaco ¨¨ proprio quella dei sali minerali.
il rischio delle diete iper-proteiche
¡ª ?Per il buon funzionamento dell¡¯organismo e delle cellule che lo compongono ¨¨ importante anche un altro fattore: ¡°L¡¯equilibrio acido-base, dovuto alla presenza di bicarbonati e idrogeno ed anch¡¯esso legato all¡¯alimentazione. Questo equilibrio pu¨° venir messo a rischio da diete estreme come alcune diete iperproteiche che escludono macro e micronutrienti importanti. In questi casi, come una dieta chetogenica estrema, si pu¨° arrivare ad una condizione di cheto acidosi, ovvero una concentrazione eccessiva di corpi chetonici e di sostanze acide. Questa situazione ha un effetto mirato per la dieta, inducendo nausea e a senso di saziet¨¤ anche se non si ha mangiato. Ma il rischio, in casi estremi, ¨¨ che vi sia una sofferenza cellulare che pu¨° mettere in pericolo la vita¡±, avverte il cardiologo.
Edema cerebrale: a cosa serve il sodio
¡ª ?Al di l¨¤ delle diete iper-proteiche (ricordando che non basta mangiare una bistecca al giorno per correre questi rischi: ¡°Le proteine sono fondamentali per il nostro organismo¡±, sottolinea Doni), il cuore ¨¨ messo a dura prova dalla mancanza di sodio in cui si pu¨° incorrere non solo con diete rigide, ma anche con privazioni dovute ad una fortissima sudorazione insieme ad un elevato sforzo fisico, come nel caso di alcune maratone corse ad alte temperature: ¡°Se sudo molto e reintegro bevendo solo acqua, non riequilibro i livelli nel sangue di sodio, elettrolita che viene espulso attraverso la sudorazione - spiega il cardiologo e maratoneta -. L¡¯acqua che bevo va cos¨¬ nel sangue e lo diluisce, riducendone il contenuto di sodio. A livello della barriera ematoencefalica, ovvero quel filtro che divide la circolazione del sangue dal cervello, viene registrata questa differente concentrazione di sodio tra il sangue, dove il sodio ¨¨ basso, e il liquido in cui ¨¨ immerso il cervello. Per ripristinare gli equilibri, l¡¯organismo richiama acqua da dove ce n¡¯¨¨ di pi¨´, ma in questo modo gonfia il cervello. Si arriva cos¨¬ all¡¯edema cerebrale e alla morte. Va infatti notato che nel caso delle maratone nel deserto dove purtroppo talvolta si registrano dei decessi improvvisi, questi non sono dovuti generalmente ad infarto, bens¨¬ ad un edema cerebrale che avviene nel modo che abbiamo descritto. Questo rischio si pu¨° ovviare semplicemente reintegrando i liquidi persi con delle soluzioni saline, anzich¨¦ con acqua pura. Parliamo comunque di situazioni estreme¡±.
Anoressia e bulimia: la morte per arresto cardiaco
¡ª ?Il rischio che il cuore si fermi per mancanza di elettroliti si pu¨° verificare anche nel caso di persone che soffrono di disturbi alimentari: ¡°Nelle persone con anoressia o bulimia, la morte pu¨° arrivare per infarto dovuto ad uno squilibrio elettrolitico. Vengono meno non solo gli approvvigionamenti di sodio e potassio, ma anche di calcio e magnesio, importanti per la contrazione muscolare. Quella particolare condizione dovuta alla mancanza di questi due elettroliti, chiamata tetania, vede il muscolo bloccarsi. Per questo la presenza di minerali nella dieta ¨¨ cos¨¬ importante per il cuore. Se si ha uno squilibrio elettrolitico dovuto ad una dieta eccessivamente rigida, come pu¨° avvenire anche nel caso dei disturbi alimentari, la ridotta disponibilit¨¤ di sodio rende difficile la contrazione del muscolo cardiaco. Si pu¨° arrivare cos¨¬ ad una aritmia, quindi ad uno scompenso cardiaco e infine ad un infarto¡±, sottolinea Doni.
Dieta, digiuno e rischi per il cuore
¡ª ?Ricordando che i minerali come il sodio e il potassio sono presenti soprattutto in frutta e verdura e che questi alimenti sono alla base di una corretta alimentazione, il dottor Doni non demonizza il digiuno: ¡°Se si ¨¨ sani, un giorno alla settimana di sola acqua si pu¨° fare, possibilmente non quando ci si allena o si hanno impegni fisici e mentali eccessivi. Ma mai oltre un giorno. Anche per quanto riguarda il discorso della dieta liquida, pu¨° essere seguita se si introducono tutti i micronutrienti e macronutrienti necessari: ad esempio, si pu¨° seguire una dieta liquida a base di centrifugati di frutta e verdura, latte e brodi vegetali. I rischi per il cuore che possono portare ad un infarto sono dati, come abbiamo visto, dallo squilibrio elettrolitico: ridurre l¡¯apporto calorico pu¨° in alcuni casi essere anche benefico, ma senza arrivare mai a quegli eccessi che portano ad un impoverimento tale che pu¨° condurre alla morte del nostro organismo¡±.
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