Conoscere la sindrome premestruale ¨¨ importante per trattarne i sintomi e per abbattere gli stereotipi di genere
Alzi la mano chi almeno una volta nella vita si ¨¨ sentita dire da un uomo: "Cos'hai, il ciclo?", come se le donne fossero perennemente in preda agli sbalzi ormonali e non fosse concesso loro di dissentire o arrabbiarsi. Al netto degli stereotipi duri a morire, tra cui appunto quello della presunta isteria femminile in alcuni giorni del ciclo, la sindrome premestruale ¨¨ una condizione reale riconosciuta dalla medicina e subita da molte donne in et¨¤ fertile. Eppure non sempre viene riconosciuta e diagnosticata, al punto che nel tempo ¨¨ stata derubricata a condizione femminile fastidiosa ma necessaria. Vediamo di fare chiarezza a capire come la sindrome premestruale pu¨° essere gestita e quali sono le strategie per abbatterne i pregiudizi.
cause della sindrome premestruale
¡ª ?Per capire la portata della sindrome premestruale - o SPM - partiamo dai dati a disposizione: circa il 20-50% delle donne in et¨¤ fertile ne soffre e circa il 5% ha una grave forma di sindrome premestruale chiamato disturbo disforico premestruale (DDPM). La SPM ¨¨ una sindrome complessa e multifattoriale. Tra le cause vi sono elementi di origine endocrina, ad esempio ipoglicemia, altri cambiamenti nel metabolismo dei carboidrati, iperprolattinemia, fluttuazioni dei livelli di?estrogeni?e?progesterone?circolanti, alterazioni della risposta ad?estrogeni?e?progesterone, livelli eccessivi di aldosterone o ormone antidiuretico. Altri possibili fattori sono la predisposizione genetica, la carenza di serotonina, di magnesio e di calcio. Quello che ¨¨ certo ¨¨ che si tratta di una risposta soggettiva dell'organismo femminile alle cicliche variazioni degli ormoni sessuali e non una variazione quantitativa degli stessi. In altre parole, si tratta di una reazione del nostro corpo alla fluttuazione degli ormoni. La sindrome premestruale pu¨° dipendere molto anche dallo stile di vita: alti livelli di stress, dieta sbilanciata, assunzione di alcol e mancanza di attivit¨¤ fisica possono essere delle concause.??
sintomi della sindrome premestruale
¡ª ?I sintomi della SPM sono oltre 200, suddivisi in sintomi fisici e psico-comportamentali. Possono manifestarsi con intensit¨¤ diversa, non tutti insieme e avere una durata variabile. Si stima che circa l¡¯85% delle donne presenti almeno 3 sintomi. Nella maggior parte dei casi i sintomi si presentano in forma lieve o moderata e interferiscono con la vita personale, relazionale, lavorativa e sociale in vario modo. Vediamo quali sono i pi¨´ comuni. I sintomi fisici includono:
- mal di testa
- tensione/dolori al seno
- gonfiore addominale
- stanchezza
- dolori muscolari?
- costipazione o diarrea
- acne
- fastidi vaginali
- variazioni di termo-regolazione
Tra i sintomi psico-comportamentali della sindrome premestruale pi¨´ comuni si riscontrano:
- irritabilit¨¤
- ansia
- scoppi di rabbia
- sbalzi d'umore
- aggressivit¨¤
- perdita di controllo
- confusione
- difficolt¨¤ di concentrazione
- crisi di pianto
- difficolt¨¤ nel prendere decisioni
diagnosi e autodiagnosi della sindrome premestruale
¡ª ?Non essendoci biomarcatori che indicano la presenza di tale disturbo, ¨¨ difficile arrivare a una diagnosi con i classici strumenti diagnostici. L'osservazione clinica, a oggi, rimane il modo pi¨´ affidabile per arrivare a individuare la sindrome premestruale. Con l'aiuto della ginecologa, ¨¨ possibile tenere un diario del ciclo mestruale e osservare eventuali sintomi fisici e psico-comportamentali. L'osservazione va fatta in modo puntuale, ogni giorno, per almeno tre mesi, e deve includere la registrazione di tutte le variazioni percepite, specialmente nella fase luteale (dall'ovulazione alla fine delle mestruazioni), che ¨¨ quella in cui si manifesta la sindrome premestruale.??
Trattamenti della sindrome premestruale
¡ª ?Come tutte le condizioni multifattoriali, anche per la SPM non c'¨¨ una soluzione unica e definitiva, ma un approccio olistico. Si parte dall'alimentazione sana ed equilibrata, che diventa fondamentale durante la fase luteale: la riduzione dell¡¯assunzione di alcool, caffeina e zuccheri semplici a favore dei carboidrati complessi sembrerebbe incrementare il rilascio di serotonina e quindi avere effetti benefici, in particolar modo sui sintomi affettivi e comportamentali. In qualit¨¤ di stabilizzatore dell¡¯umore, l'esercizio fisico pu¨° determinare miglioramento dei sintomi sia fisici che emotivi. Anche l'apporto dei giusti micronutrienti pu¨° rivelarsi efficace: la vitamina B6, il calcio e il magnesio ad elevata biodisponibilit¨¤ sono essenziali nella fase luteale. In fatto di rimedi naturali, le maggiori evidenze scientifiche riguardano l'agnocasto per la tensione mammaria e l¡¯adattamento allo stress; il gingko biloba, utile per migliorare la memoria grazie alle sue propriet¨¤ antiossidanti; infine l'iperico, la cui efficacia si evidenzia su gonfiore, cefalea, desiderio di cibo e stanchezza. La terapia cognitivo-comportamentale, che ¨¨ utile per sviluppare strategie adattative (dette di coping) per affrontare e gestire le situazioni di disagio, si rivela particolarmente utile per la gestione degli stati emotivi e psicologici derivanti dalla sindrome mestruale. Affidarsi a una professionista donna, che sa cosa significa avere a che fare con fasi luteali e pregiudizi di genere, potrebbe fare la differenza.
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