La secchezza degli occhi e della bocca rappresentano i segni distintivi di questa patologia molto fastidiosa: ecco di cosa si tratta
Pur causando fastidi tutt¡¯altro che trascurabili e non essendoci ancora una cura realmente risolutiva, con la malattia di Sj?gren?si pu¨° convivere. Trattandola in modo adeguato, ¨¨ possibile preservare una buona qualit¨¤ della vita. Un esempio lampante ¨¨ quello di Venus Williams. Infatti, questa patologia non ha impedito alla tennista statunitense di praticare sport ad altissimi livelli. E a oggi, pur avendo gi¨¤ spento 43 candeline, non si ¨¨ ancora ufficialmente ritirata.
la?malattia di Sj?gren
¡ª ?La malattia di Sj?gren ¨¨ una patologia provocata da uno scorretto funzionamento del sistema immunitario, che per errore aggredisce cellule dell¡¯organismo stesso, riconoscendole come estranee e potenzialmente pericolose. Ancora non ¨¨ chiaro, per¨°, la ragione per cui si verifichi tale malfunzionamento. Il bersaglio del sistema di difesa naturale sono le ghiandole esocrine, come le lacrimali e le salivari. I danni provocati dalla patologia interessano per¨° l¡¯intero corpo per via dell¡¯infiammazione che produce. Esistono due forme della malattia di Sj?gren: quella primaria e quella secondaria. ¡°In particolare, si intendono come secondarie quelle forme che si presentano in associazione ad altre patologie reumatologiche, come l¡¯artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico¡± precisa il professor Lorenzo Dagna, primario dell¡¯Unit¨¤ di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare (UniRAR) dell¡¯Irccs Ospedale San Raffaele di Milano.
i sintomi della?malattia di Sj?gren
¡ª ?I sintomi che contraddistinguono la malattia di Sj?gren sono la riduzione, pi¨´ o meno marcata, della lacrimazione e della salivazione. La scarsa lubrificazione determina uno scivolamento difficoltoso delle palpebre sulla superficie di quest¡¯organo e la conseguente irritazione, con il serio rischio di comparsa di cheratocongiuntivite. Chi soffre della malattia di Sj?gren, la cui incidenza ¨¨ nettamente superiore fra le donne, ¨¨ vittima anche di secchezza della bocca. Oltre al fastidio, questa situazione ¨¨ alla base dell¡¯aumento delle possibilit¨¤ che si verifichino problemi al cavo orale, quali infiammazione, ulcere e, soprattutto, carie. ¡°? invece pi¨´ raro che questa patologia provochi l¡¯ingrossamento delle ghiandole colpite, che a volte possono essere anche dolenti¡± aggiunge il professor Dagna. Meno frequenti, ma possibili, sono la secchezza della cute, delle vie respiratorie e dei genitali. L¡¯attivazione generale del sistema immunitario provoca un¡¯infiammazione che si estende all¡¯intero corpo e che pu¨° provocare anche stanchezza e dolori articolari. Pi¨´ raramente, la malattia di Sj?gren pu¨° causare una vera e propria artrite.
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diagnosi e cure
¡ª ?In caso di sospetta malattia di Sj?gren ¨¨ importante valutare la produzione di lacrime e di saliva. Oltre a osservare l¡¯arrossamento degli occhi, l¡¯oculista dovrebbe determinare il deficit lacrimale con un apposito esame, detto test di Schirmer. A volte possono rendersi necessari anche altri esami per valutare non la quantit¨¤ delle lacrime, ma la loro qualit¨¤. Per quantificare la produzione di saliva bisogna invece sottoporsi a una scialometria; in certe circostanze pu¨° essere opportuno eseguire anche una scintigrafia salivare. ¡°La malattia di Sj?gren non va trascurata. Infatti, nel breve periodo la ridotta produzione di lacrime e saliva, che hanno un ruolo protettivo, favorisce infezioni quali congiuntiviti, blefarite e carie. Sul lungo periodo, per¨°, c¡¯¨¨ anche il rischio di sviluppare alcune forme di linfomi¡± avverte il professor Dagna. In caso di malattia di Sj?gren, la maggior parte delle volte le cure, che spesso prevedono il ricorso all¡¯idrossiclorochina, riescono soltanto ad arrestarne la progressione. Per agire sui sintomi ¨¨ opportuno usare abbondantemente le lacrime artificiali; esistono anche dei sostituti della saliva, ma sono meno apprezzati. Oltre che bevendo di pi¨´, per avvertire meno la secchezza della bocca si pu¨° ricorrere a chewing gum e caramelle, meglio se senza zucchero.
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