Dormire con la luce accesa può aumentare il rischio di diabete: ecco perché

Secondo i ricercatori le alterazioni al ritmo circadiano provocate da un'eccessiva esposizione notturna possono portare a conseguenze importanti per la salute

La prevenzione del diabete di tipo 2 passa anche da cose all’apparenza semplici: secondo uno studio della Flinders University, Australia, anche dormire con la luce accesa di notte potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di diabete. Quella pubblicata su The Lancet non è la prima ricerca che analizza il collegamento tra la luce notturna e lo sviluppo di alcune patologie: già uno studio pubblicato nel 2023 aveva collegato un’eccessiva esposizione a una luce intensa di notte al diabete, ma anche all’ipertensione e all’obesità, soprattutto nelle persone più anziane.

Perché la luce accesa di notte aumenta il rischio di diabete

Più che la luce accesa in sé è ciò che comporta ad essere considerato "a rischio". Il collegamento tra l’esposizione notturna alla luce e il diabete sta nell’alterazione che questa provoca sul ritmo circadiano, l’orologio biologico del nostro corpo collegato al ciclo luce-buio. Come spiegato dal dottor Andrew Phillips, autore principale dello studio, la luce “è un fattore ambientale che ha effetti sottovalutati sulla salute umana. Ad esempio, le persone che svolgono lavori notturni per molti anni rischiano maggiormente di sviluppare il diabete di tipo 2. Una delle possibili ragioni è l’alterazione dei ritmi circadiani del corpo causata da segnali ambientali errati” ha detto a Medical News Today: questa alterazione si associa a una minore tolleranza al glucosio e a una produzione anomala di insulina. Nello spiegare perché la luce accesa può aumentare il rischio di diabete di tipo 2 Phillips si rifà a diversi studi del passato, che spiegano come l’esposizione alla luce notturna possa provocare disfunzioni metaboliche, le quali portano il corpo a rispondere in diversi modi: stanchezza, mal di testa, problemi digestivi, fino a possibili malattie appunto il diabete di tipo 2.

Regolare la luce per prevenire il diabete

Ovviamente il sonno e il ritmo circadiano sono solo alcuni tantissimi fattori che possono influenzare lo sviluppo del diabete di tipo 2, ma come spiegato nello studio è comunque importante prendere qualche accorgimento in più. I ricercatori hanno seguito i partecipanti allo studio per 9 anni, scoprendo che chi era maggiormente esposto alla luce durante la notte (tra le 00:30 e le 6 del mattino) aveva un rischio più alto di sviluppare il diabete di tipo 2, a prescindere dalla loro esposizione alla luce durante la giornata. Di conseguenza, come spiega Phillips, anche un’azione semplice come dormire con la luce spenta di notte può essere utile: “Non ci ha sorpresi osservare questo legame tra diabete ed esposizione alla luce notturna, ma siamo stati sorpresi dalla forza di questo effetto. Ridurre l'esposizione alla luce di notte è un modo semplice ed economico per migliorare la propria salute e potenzialmente ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Stiamo anche studiando se una migliore illuminazione di alcuni ambienti possa portare a dei miglioramenti a lungo termine per la salute”.