Adottare norme igieniche di base pu¨° rivelarsi un modo molto efficace per scongiurare o ridurre al minimo il rischio di infezione
Negli ultimi anni in Europa, e in modo particolare in Italia, si ¨¨ assistito a un aumento dei casi di salmonella, l'agente infettivo maggiormente identificato a livello europeo tra tutte le zoonosi riportate alle autorit¨¤ sanitarie. Nel 2020 erano stati registrati 120.946 casi di campilobatteriosi e 52.702 casi di salmonella a livello europeo, mentre due anni dopo le segnalazioni erano salite rispettivamente a 137mila e 65mila casi. L'Italia sta seguendo il trend europeo, con una media di 8mila i casi all'anno di tossinfezioni, inclusi 3.300 casi di salmonella.
Un problema da non sottovalutare, sostengono le autorit¨¤ sanitarie, soprattutto per tutelare i soggetti pi¨´ suscettibili all'infezione da salmonella, come chi ¨¨ affetto da acloridria o da malattie neoplastiche o chi sta seguendo una terapia con farmaci anti-acido o che hanno subito interventi chirurgici a carico dell¡¯apparato gastrointestinale. Nella maggior parte dei casi l'infezione da salmonella si presenta in forma lieve e si risolve da sola nel giro di pochi giorni, ma nei soggetti pi¨´ a rischio come anziani, bambini, donne in gravidanza e individui affetti da anemia falciforme e Hiv pu¨° portare a quadri clinici pi¨´ gravi e non direttamente collegati all'intestino, come polmonite, endocardite e pielonefrite.
Come si contrae la Salmonella
¡ª ?L'infezione provocata da salmonella si trasmette per via oro-fecale, attraverso l¡¯ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto, attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle. Gli alimenti contaminati rappresentano uno dei veicoli pi¨´ importanti di diffusione dell¡¯infezione nell¡¯uomo, ma affinch¨¦ questo accada ¨¨ necessaria la colonizzazione massiva dell¡¯agente patogeno nell¡¯alimento prima dell¡¯ingestione.
Gli alimenti che oggi la scienza considera a maggior rischio sono:
- uova crude (o poco cotte) e derivati a base di uova;
- latte crudo e derivati del latte crudo (compreso il latte in polvere);
- carne e derivati (soprattutto se poco cotti);
- salse e condimenti per insalate;
- preparati per dolci e creme;
- gelato artigianale e commerciale;
- frutta e verdura (angurie, pomodori, germogli di semi, meloni, insalata, sidro e succo d¡¯arancia non pastorizzati), contaminate durante il taglio.
Occorre sottolineare, per¨°, che a veicolare l'infezione non sono soltanto gli alimenti che presentano l'agente patogeno, ma anche le superfici e gli utensili che sono venuti in contatto con esso, come come qualsiasi altro alimento manipolato da persone infette e con scarsa attenzione all¡¯igiene personale.
Salmonella e prevenzione, cosa fare
¡ª ?La buona notizia ¨¨ che, pur non esistendo un vaccino per la salmonella, adottare norme igieniche di base pu¨° rivelarsi un modo molto efficace per scongiurare o ridurre al minimo il rischio di infezione. L'Istituto Superiore di Sanit¨¤ ha stilato un elenco delle buone abitudini da adottare, considerando che i batteri della salmonella sono facilmente eliminabili attraverso una buona cottura:
- lavare frutta e verdura prima del consumo;
- sanificare tutti gli utensili e i macchinari usati per la produzione di alimenti;
- lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti;
- refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori, cos¨¬ da garantire un rapido abbattimento della temperatura;
- cuocere tutti gli alimenti derivati da animali, soprattutto pollame, maiale e uova;
- proteggere i cibi preparati dalla contaminazione di insetti e roditori;
- evitare (o provare a ridurre) il consumo di uova crude o poco cotte (per esempio, all¡¯occhio di bue), di gelati e zabaioni fatti in casa o altri alimenti preparati con uova sporche o rotte;
- consumare solo latte pastorizzato;
- evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti;
- evitare che persone con diarrea preparino alimenti destinati alla ristorazione collettiva e assistano soggetti a rischio (bambini, anziani, ammalati).
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