Ansia e depressione: attenzione ai cibi fritti, ne aumentano il rischio

Secondo i ricercatori della?Zhejiang University, questi alimenti producono delle sostanze chimiche dannose per la salute mentale

Il fritto è da sempre una deliziosa tentazione da tenere sotto controllo: tanto buono quanto rischioso per la nostra salute. Un recente studio della Zhejiang University, Cina, basato su dati provenienti dal Regno Unito, ha messo in evidenza come i cibi fritti possano influire anche sulla salute mentale delle persone, aumentando il rischio di soffrire di ansia e depressione.

sostanze pericolose nei cibi fritti

Lo studio si è concentrato su come il processo di frittura può modificare la composizione nutritiva degli alimenti, producendo sostanze chimiche nocive per la salute. Nel mirino è finita l’acrilammide, collegata – tra le altre cose – all’obesità, alla sindrome metabolica e ai disturbi neurologici. Nello studio, infatti, si legge che l’esposizione cronica a questa sostanza agisce negativamente sul metabolismo degli sfingolipidi e dei fosfolipidi, che svolgono un ruolo chiave nello sviluppo dei sintomi ansiosi e depressivi. Infatti, l’acrilammide induceva neuroinfiammazione e comprometteva la permeabilità della barriera emato-encefalica. I ricercatori, quindi, hanno evidenziato come l’acrilammide inneschi questi meccanismi di ansia e depressione.

Lo studio

I ricercatori hanno analizzato i dati di 140.728 persone nel Regno Unito, concentrandosi sulla correlazione tra il consumo di cibi fritti e l’incidenza di ansia e depressione in un periodo medio di 11 anni, identificando 8294 casi di ansia e 12735 di depressione. La ricerca ha evidenziato come coloro che consumavano più di una porzione di cibo fritto al giorno avessero un rischio maggiore di contrarre disturbi d’ansia del 12%, e una maggiore esposizione al rischio di depressione del 7%.