Ai gi¨¤ noti rischi legati all'obesit¨¤ infantile si aggiunge anche una maggiore possibilit¨¤ di sviluppare la sclerosi multipla in et¨¤ adulta
L'obesit¨¤ infantile ¨¨ una patologia di cui si parla ancora troppo poco in Italia, nonostante i dati ufficiali ci dicano che dovrebbe essere una priorit¨¤. Secondo l'ultima edizione dell'European Regional Obesity Report dell'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤, infatti, l'Italia ¨¨ tra i primi Paesi a livello europeo?per?incidenza di obesit¨¤ infantile con percentuali preoccupanti: il 42% dei bambini di et¨¤ compresa tra i 5 e i 9 anni ¨¨ obeso o in sovrappeso, mentre nella fascia d'et¨¤ 10-19 anni la percentuale scende al 34,2% e ci colloca al quarto posto dietro a Spagna, Grecia e Cipro.
Alle problematiche ben note legate all'obesit¨¤ infantile potrebbe aggiungersi un maggior rischio di sviluppare la sclerosi multipla in et¨¤ adulta rispetto ai soggetti non obesi. A rivelarlo ¨¨ stato uno studio condotto dal Karolinska Institutet di Stoccolma e che sar¨¤ al centro del prossimo Congresso Europeo sull¡¯Obesit¨¤ che si terr¨¤ a Venezia dal 12 al 15 maggio 2024.
Come ¨¨ stato condotto lo studio
¡ª ?Claude Marcus ed Emilia Hagman, i due autori dello studio, sono partiti dai dati disponibili nel BORIS, il registro svedese per il trattamento dell¡¯obesit¨¤ infantile, e hanno incluso tutti i bambini tra i 2 e i 19 anni con?BMI elevato che sono stati seguiti tra il 1995 e il 2020. Da l¨¬ ¨¨ stato selezionato un gruppo di confronto tra la popolazione generale a partire da una serie di criteri come il sesso, l'anno di nascita e l'area di residenza, ed escludendo l'obesit¨¤ secondaria, le sindromi genetiche e le diagnosi di sclerosi multipla prima dei 15 anni di et¨¤.
I soggetti scelti per questo importante studio sono stati seguiti dall¡¯inizio del trattamento dell¡¯obesit¨¤, o dai 15 anni di et¨¤ se il trattamento era stato iniziato prima dell'avvio della ricerca, fino alla diagnosi di sclerosi multipla o alla morte, a seconda di quale delle due condizioni si verificasse per prima, o in ogni caso fino all'agosto 2023, data in cui si ¨¨ conclusa la raccolta dei dati.
Cosa ¨¨ emerso dalla ricerca
¡ª ?Durante questo periodo di trattamento e ricerca durato in media 6 anni per i 21.661 giovani pazienti seguiti, 38 di loro hanno sviluppato la sclerosi multipla, con un tasso pari allo 0,13%, pi¨´ del doppio rispetto al gruppo di controllo composto da ragazzi e ragazze senza obesit¨¤ infantile, 0,06%.
Stando ai risultati dello studio, l'et¨¤ media al momento della diagnosi non mostrava particolari differenze tra i due gruppi: 23,4 anni per i soggetti colpiti da obesit¨¤ infantile contro i 22,8 anni per la popolazione generale. Aggiustando quei risultati per la presenza di ereditariet¨¤ per la sclerosi multipla, i ricercatori hanno concluso che il rischio di sviluppare la sclerosi multipla sarebbe pi¨´ alto di 2,3 volte rispetto per i soggetti con obesit¨¤ infantile.
"Ci sono diversi studi che mostrano che la Sm ¨¨ aumentata nel corso di diverse decadi e si crede che l¡¯obesit¨¤ sia uno dei principali motori di questo aumento", hanno spiegato i due ricercatori: "Grazie al nostro disegno di studio prospettico, possiamo confermare questa teoria".
? RIPRODUZIONE RISERVATA