La pentatleta azzurra ha rischiato di perdere la vista dall'occhio sinistro dopo una bruttissima infezione causata da un pericoloso ameba
La partecipazione alle Olimpiadi, in un modo o nell¡¯altro, ¨¨ sempre un evento che resta per sempre nella vita di un atleta. Quella di Alice Sotero, per¨°, non potr¨¤ essere come le altre, e avr¨¤ un valore molto particolare: l¡¯azzurra del pentathlon moderno ha infatti rischiato di perdere la vista dall¡¯occhio sinistro a causa di una cheratite da Acantamoeba, una pericolosa infezione alla cornea che pu¨° causare danni molto seri se non individuata in tempo.
Cheratite da Acantamoeba: cos¡¯¨¨ e da cosa ¨¨ causata l¡¯infezione di Alice Sotero
¡ª ?La cheratite amebica ¨¨ causata da un¡¯ameba chiamato Acantamoeba, presente nelle acque, a terra, nelle fognature e nella polvere: pu¨° entrare nel corpo umano attraverso varie modalit¨¤, in particolare gli occhi ma anche le mucose nasali e le ferite sulla pelle. Si stima che l¡¯85% dei casi sia causato da un uso sbagliato delle lenti a contatto in fase di pulizia o durante il nuoto. Alcune infezioni possono essere causate anche da un'abrasione corneale. Anche nel caso di Alice Sotero la cheratite da Acantamoeba ¨¨ stata causata da un uso sbagliato delle lenti a contatto, sciacquate con l¡¯acqua di rubinetto e non con una soluzione sterile: ¡°Non sapevo che fosse pericoloso. Usavo le lenti la notte per correggere un difetto visivo ma non ero a conoscenza che quella manovra potesse essere un rischio¡± aveva raccontato l¡¯azzurra.
I sintomi
¡ª ?Oltre al forte dolore, talmente invalidante da costringere il paziente a letto, i sintomi della cheratite da Acantamoeba vanno dalla sensazione di corpo estraneo all¡¯irritazione e alla fotosensibilit¨¤, con la visibilit¨¤ che tende a ridursi. Di solito, per¨°, non sono sintomi sistemici e non ¨¨ sempre facile identificare una cheratite amebica, spesso scambiata con una cheratite da herpes, e proprio i ritardi della diagnosi possono portare addirittura alla cecit¨¤. Anche Alice Sotero, inizialmente, ¨¨ stata da diversi oculisti e nonostante il fastidio sempre pi¨´ forte ¨C che l¡¯ha costretta a letto ¨C non riusciva a venirne a capo. La diagnosi corretta ¨¨ stata quella della?professoressa Maria Grazia Cusi dell¡¯Universit¨¤ di Siena, che ha analizzato le lenti a contatto usate da Sotero, e dal professor Vincenzo Sarnicola.
Come si cura la cheratite da Acantamoeba
¡ª ?Non esiste ancora una terapia ufficiale per la cheratite da Acantamoeba. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) raccomandano l¡¯uso di diversi farmaci, dalla clorexidina alla propamidina, che alterano il citoplasma delle cellule delle amebe. Questi trattamenti per¨° sono tossici per gli occhi e non sempre portano a un recupero completo del paziente. Sono per¨° in fase di sviluppo anche nuove terapie, come alcuni antibiotici, e soprattutto ¨¨ in sperimentazione un collirio prodotto dall¡¯azienda Sifi e non ancora in commercio, ma che ¨¨ stato reso disponibile ad Alice Sotero, che ora vede due decimi dall¡¯occhio sinistro e garegger¨¤ in acqua indossando una maschera protettiva molto stretta.
Come si previene la cheratite da Acantamoeba
¡ª ?Proprio perch¨¦ ad oggi ci sono diverse possibilit¨¤, ma ancora nessuna terapia ufficiale, la prevenzione ¨¨ fondamentale. Le lenti a contatto vanno pulite con detergenti appositi, e maneggiate dopo essersi lavati le mani, e non vanno assolutamente sciacquate con l¡¯acqua di rubinetto e non vanno indossate sotto la doccia. Il professor Francesco Loperfido aveva spiegato a Gazzetta Active che ¨¨ possibile nuotare con le lenti a contatto ¡°a patto che siano lenti giornaliere e idrofile, indossando degli occhialini e buttando le lenti subito dopo il termine dell¡¯attivit¨¤¡±.
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