Il dottor Musumeci spiega perch¨¦ l'iperpotassiemia e l'ipopotassiemia possono essere molto pericolose dal punto di vista cardiaco
Quando si parla di un?calo di potassio, definito ipopotassiemia o ipokaliemia, si fa riferimento a dei livelli di potassio inferiori ai 3,5 millimoli. Come ci ha spiegato il dottor Giuseppe Musumeci, direttore dell¡¯unit¨¤ di cardiologia dell¡¯Ospedale Mauriziano di Torino, il calo di potassio pu¨° essere molto pericoloso per la salute del cuore e pu¨° causare problemi molto gravi, fino all¡¯arresto cardiaco: ¡°I livelli di normalit¨¤ del potassio sono tra i 3,5 e 5 millimoli, sotto questo limite si parla di ipopotassiemia o ipokaliemia, sopra questo limite si parla di iperpotassiemia. In particolare sotto i 3 millimoli l¡¯ipopotassiemia diventa sintomatica e pericolosa¡±.
Le conseguenze del calo di potassio
¡ª ?Il dottor Musumeci ha spiegato perch¨¦ l¡¯ipopotassiemia (ma anche l¡¯iperpotassiemia) pu¨° portare a conseguenze cos¨¬ gravi, fino all¡¯arresto cardiaco: ¡°Le conseguenze possono essere anche molto serie perch¨¦ le cellule cardiache hanno un¡¯attivit¨¤ elettrica interna che porta alla loro contrazione. Questa attivit¨¤ elettrica dipende anche dagli elettroliti che sono il sodio e il potassio, i cui canali fanno entrare e uscire questi elettroliti. In particolare, se la concentrazione di potassio ¨¨ troppo alta o bassa la cellula funziona male e va in cortocircuito. Infatti, anche l¡¯eccesso di potassio pu¨° provocare un¡¯aritmia fatale. La cellula pu¨° quindi contrarsi troppo andando in cortocircuito o viceversa non contrarsi per niente, per cui si possono avere due tipi di aritmia: un¡¯aritmia ipercinetica nella quale il cuore va troppo veloce ¨C si pu¨° andare dalle extrasistoli fino alla torsione di punta o alla fibrillazione ventricolare, oppure un¡¯aritmia ipocinetica in cui il cuore va troppo piano poich¨¦ la cellula non si contrae, portando a un blocco atrioventricolare. Di solito quando parliamo di arresto cardiaco pensiamo alla fibrillazione ventricolare. La torsione di punta arriva immediatamente prima e quasi sempre degenera in fibrillazione ventricolare, che ¨¨ un¡¯aritmia irreversibile: senza il defibrillatore non si torna indietro¡± spiega il dottor Musumeci.
Calo di potassio: le cause e i sintomi
¡ª ?Proprio per la gravit¨¤ delle conseguenze, ¨¨ importante identificare il prima possibile le cause e i sintomi di un calo di potassio: ¡°Ci sono delle cause fisiologiche che possono portare a una perdita di potassio come vomito, diarrea e perdita di liquidi. Poi ci sono delle malattie che provocano un calo dei livelli di potassio, come la Sindrome di Cushing e l'iperaldosteronismo primitivo, dei tumori delle ghiandole surrenali che provocano una iperespulsione di potassio soprattutto a livello urinario. Un¡¯altra causa ¨¨ l¡¯eccesso di diuretici. I sintomi del calo dei livelli di potassio vanno dai pi¨´ lievi come malessere, astenia, debolezza, nausea, fino a manifestazioni cardiache che comprendono tutte le aritmie, da quelle ipercinetiche a quelle ipocinetiche. Quando il potassio scende sotto 3 la sofferenza cardiaca ¨¨ visibile anche dall¡¯elettrocardiogramma¡± prosegue Musumeci.
Come si risolve
¡ª ?¡°Quando la carenza di potassio deriva da una causa fisiologica si pu¨° facilmente rimediare perch¨¦ basta assumerlo per via orale, ad esempio attraverso alimenti che ne contengono tanto come le banane o nei casi pi¨´ gravi si pu¨° somministrare endovena. Se l¡¯ipopotassiemia ¨¨ legata a una malattia extracardiaca come quelle elencate precedentemente va invece trattata la patologia specifica per evitare che si perda troppo potassio¡± conclude il dottor Musumeci.
? RIPRODUZIONE RISERVATA