Se le cellule del corpo diventano insensibili all'insulina, ¨¨ un problema. E va trattato subito
L'insulina ¨¨ un ormone prodotto dal pancreas, la cui funzione principale ¨¨ regolare i livelli della glicemia nel sangue. ? una sorta di chiave che apre e chiude il rubinetto del?glucosio nelle cellule, per fornire loro energia. Tuttavia, in alcune circostanze, le cellule del corpo diventano meno sensibili a questo ormone, sviluppando una condizione chiamata insulino-resistenza. In risposta a questo cambiamento, il pancreas produce quantit¨¤ crescenti di insulina per mantenere normali i livelli di zuccheri nel sangue. Un meccanismo compensatorio che, se protratto nel tempo, pu¨° portare a una serie di complicazioni, tra cui il diabete di tipo 2, l'obesit¨¤, e diverse malattie cardiovascolari e altre patologie croniche.
Insulino-resistenza come riconoscerla?
¡ª ?L'insulino-resistenza ¨¨ spesso un nemico silenzioso, perch¨¦ si nasconde dietro una valanga di?sintomi aspecifici e facilmente confondibili con altri disturbi. I pi¨´ comuni includono:
- Sindrome metabolica: insieme di condizioni che include iperglicemia, obesit¨¤ addominale, ipertensione e alterati livelli di colesterolo e trigliceridi.
- Intolleranza al glucosio e iperglicemia: primi indicatori di insulino-resistenza in evoluzione, con sintomi come?Aumento della sete (polidipsia),?Fame eccessiva (polifagia),?Frequente bisogno di urinare (poliuria)
Pi¨´ altri sintomi meno diffusi, come ad esempio:
- Disturbi cutanei: come l'acanthosis nigricans, una scuritura della pelle nelle pieghe corporee.
- Disfunzioni ormonali: per esempio la sindrome dell'ovaio policistico.
- Difficolt¨¤ a perdere peso:?e aumento della circonferenza addominale.
- Episodi di ipoglicemia: manifestati con sudorazione, tremori e irritabilit¨¤.
Cause dell'insulino-resistenza
¡ª ?Tra i principali fattori di rischio per l'insulino-resistenza c'¨¨ senza dubbio l'obesit¨¤, una vita eccessivamente sedentaria?e un'alimentazione sbilanciata, ricca di zuccheri e grassi saturi. Ma anche la predisposizione genetica?pu¨° rendere alcuni individui pi¨´ suscettibili a sviluppare la condizione, oltrech¨¦ l'invecchiamento. Alcuni farmaci, come i corticosteroidi, possono influenzare negativamente la risposta all'insulina, cos¨¬ come condizioni cliniche particolari, per esempio la sindrome dell'ovaio policistico, il diabete gestazionale e malattie pi¨´ rare come il morbo di Cushing.
Come diagnosticare l'insulino-resistenza
¡ª ?La diagnosi dell'insulino-resistenza non avviene con un unico esame: ¨¨ piuttosto il risultato di una combinazione di analisi cliniche e di laboratorio. Gli esami del sangue sono il primo passo: la misurazione della glicemia a digiuno?e dell'emoglobina glicata?sono spesso sufficienti per rivelare la presenza di iperglicemia, segno di una possibile alterata tolleranza al glucosio. Per una valutazione pi¨´ approfondita, si pu¨° ricorrere al test da carico orale di glucosio?(OGTT), che misura la risposta del corpo all'assunzione di zuccheri, e l'analisi del profilo lipidico, per verificare la presenza di colesterolo alto o trigliceridi elevati, spesso associati a insulino-resistenza. Nei casi pi¨´ complessi, si possono eseguire test pi¨´ specifici, come il clamp euglicemico, anche se ¨¨ raramente utilizzato in ambito ambulatoriale a causa della sua complessit¨¤ e dei costi elevati.
Come contrastare l'insulino-resistenza
¡ª ?L'insulino-resistenza non ¨¨ una condanna a vita.?Tuttavia, ¨¨ una condizione che richiede cambiamenti significativi nello stile di vita e in particolare in?alimentazione e attivit¨¤ fisica. Le sane abitudini da adottare sono le solite raccomandate da sempre, ovvero:
- Alimentazione equilibrata: privilegiare cibi integrali, frutta, verdura, legumi e proteine magre. Limitare i cibi processati, gli zuccheri aggiunti e i grassi saturi.
- Attivit¨¤ fisica regolare: almeno 30 minuti di attivit¨¤ moderata al giorno, come camminare a passo svelto o andare in bicicletta. In ogni caso, 150 minuti a settimana ¨¨ proprio il minimo sindacale.
- Perdita di peso: se si ¨¨ in sovrappeso o obesi, anche una modesta perdita di peso pu¨° migliorare significativamente la sensibilit¨¤ all'insulina, oltrech¨¦ portare a molti altri benefici a cascata.
- Gestione dello stress: praticare tecniche di rilassamento come yoga, meditazione o respirazione profonda.
- Intervento farmacologico:?sotto stretta sorveglianza medica, lo specialista potrebbe prescrivere farmaci che migliorano la sensibilit¨¤ all¡¯insulina o aiutano a controllare i livelli di glucosio nel sangue.
Nel caso si sospetti un'insulino-resistenza, la figura da contattare ¨¨ quella dell'esperto in endocrinologia e malattie metaboliche.
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