L¡¯esperta spiega il valore di una dinamica relazionale fatta di desideri, rifiuti e conquiste
Che si tratti di giocattoli, cellulari, vestiti o un¡¯uscita con gli amici, ogni tanto ¨¨ importante dire di no ai propri figli, anche se alcuni "no" servono solo a rimandare un s¨¬. "Ottenere subito e sempre ci¨° che si desidera soddisfa solo temporaneamente il senso di carenza e mancanza", avvisa la psicoterapeuta Rita Lombardi.?
il disvalore del "s¨¬'"
¡ª ?I figli possono essere molto grati quando ricevono per la prima volta un oggetto nuovo oppure un "s¨¬". "Tutto questo, per¨°, diventa inutile - sottolinea l¡¯esperta - appena la prossima novit¨¤ sar¨¤ scontata o immediatamente avallata dai genitori.?A quel punto nella mente di questi ragazzi, ci¨° che hanno ottenuto diventa obsoleto e insoddisfacente". Che cosa produce nel tempo questo rapporto con le concessioni e permessi genitoriali a portata di mano? "Se ci si arrende a questa dinamica - avverte Rita Lombardi - ad ogni novit¨¤ e richiesta si rischia di ripetere un circolo vizioso che crea infelicit¨¤ e insoddisfazione sia nel genitore, che sentir¨¤ di non bastare mai al figlio qualunque cosa faccia, sia nel figlio, che non trover¨¤ ma soddisfazione in ci¨° che riceve perch¨¦ non gli attribuisce nessun tipo di valore".?
il valore del "no"
¡ª ?Il bambino che non riceve un adeguato numero di no diventer¨¤ un adulto con scarsa capacit¨¤ a gestire frustrazioni e fallimenti. "Se, invece, il genitore riuscisse a comprendere l'importanza di un 'no' fermo, o di un 's¨¬' da conquistare, oltre ai limiti mantenuti con coerenza, i figli impareranno progressivamente ad accettarli, comprendendo poi quanto siano utili per la loro crescita emotiva.?Essere diretti e risoluti, senza dover essere per forza arrabbiati pu¨° rendere questo processo, che a volte risulta scomodo, naturale e di fondamentale per costruire un sano rapporto dei figli con il mondo che li circonda".?
ci vuole coraggio
¡ª ?Non ¨¨ necessario essere severi. ¡°Si pu¨° spiegare il perch¨¦ di un 'no' o lo si pu¨° contrattare in modo costruttivo, a patto che i genitori coinvolti siano d'accordo, per non rischiare messaggi confusivi e, soprattutto, che il figlio usi la risposta del genitore che gli fa pi¨´ comodo.?Questo ¨¨ uno sforzo - sottolinea la psicoterapeuta - che dovrebbero fare tutti i genitori, anche quelli separati". Il "s¨¬" facile pu¨° derivare dal dispiacere di deludere i figli. "I genitori devono avere il coraggio di resistere all'assalto emotivo dei loro figli. Ci vuole sicuramente forza per affrontare la loro lamentela, ma ¨¨ importante tenere a mente il danno che si arreca cedendo facilmente alle loro richieste: quello di creare in loro un'aspettativa irrealistica di come funziona il mondo; di non saper reagire alle sconfitte o alle avversit¨¤ della vita; e di non sviluppare le risorse necessarie al raggiungimento dei propri obbiettivi. Si arrenderanno subito alle prime difficolt¨¤".
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