I consigli degli esperti per un intervento multidisciplinare, in modo da scongiurare le gravi conseguenze dei DCA
Nel nostro Paese circa tre milioni di persone sono colpite da un disturbo della nutrizione e dellĄŻalimentazione (DCA, o disturbo del comportamento alimentare). Anoressia, bulimia, ortoressia, vigoressia, drunkoressia e binge eating sono pi¨´ frequenti nella fascia di et¨¤ compresa tra i 12 e i 25 anni, con una prevalenza rosa. LĄŻintervento deve essere multidisciplinare: nutrizionali, farmacologico e psicologico.?
Disturbi dellĄŻalimentazione, parola all'esperto
ĄŞ ?A monte cĄŻ¨¨ un disagio. Lo descrive Marco Maiali, docente di psicologia presso Universit¨¤ di Tor Vergata, Docente del Master di II livello Disturbi del Neurosviluppo Universit¨¤ degli Studi Niccol¨° Cusano e componente del Tavolo Tecnico per la prevenzione al Bullismo e al Cyberbullismo di Roma Capitale. "La richiesta di aderire a un ideale di bellezza e perfezione, fortemente proposta dalla societ¨¤, pu¨° collimare con aspetti di fragilit¨¤ personale, con vissuti di solitudine, con unĄŻimmagine alterata del proprio corpo, con significative difficolt¨¤ legate ad un faticoso processo di separazione-individuazione, che trovano espressione in un rapporto con il cibo, o con la propria immagine corporea, di tipo patologico". Il quadro, secondo Marco Maiali, ¨¨ complicato: "I DCA sono disturbi del comportamento alimentare estremamente complessi, la loro insorgenza ¨¨ dovuta a diversi fattori, personali, familiari, sociali e relazionali che si intersecano e combinano tra di loro. Diversi studi dimostrano come i familiari, con la loro attivazione e sostegno, siano un elemento chiave, assieme allĄŻintervento multidisciplinare di diversi professionisti, nel trattamento di queste patologie. Tali disturbi possono far provare ai genitori intensi vissuti di impotenza, di colpa e di disorientamento nellĄŻaffrontare una problematica che non investe solo il portatore/portatrice dei sintomi ma lĄŻintero contesto familiare".
Come pu¨° reagire un genitore ai primi segnali??L'esperto spiega: "? importante riconoscere i primi segnali caratteristici dei disturbi del comportamento alimentare, come ad esempio la riduzione dellĄŻappetito, lĄŻevitamento dei pasti, il controllo costante delle kilocalorie di ciascun alimento, tipici dellĄŻanoressia oppure lĄŻalternanza di abbuffate con condotte compensatorie quali il vomito autoindotto, lĄŻabuso di diuretici e lĄŻeccessiva attivit¨¤ fisica, distintivi di un quadro bulimico. In seguito al riconoscimento di tali segnali ¨¨ fondamentale che i genitori avviino un dialogo con i propri figli, esprimendogli un senso di vicinanza non giudicante, di accoglienza e di ascolto empatico, atti a favorire lĄŻapertura dei ragazzi. Ci¨° ¨¨ alla base di un tempestivo orientamento dei giovani che soffrono di DCA, verso un ¨Śquipe di professionisti esperti in grado di sostenerli ed aiutarli, evitando cos¨Ź la cronicizzazione dei sintomi e lo sviluppo del disturbo alimentare".?
nutrizione, i consigli della biologa nutrizionista
ĄŞ ?? opportuno intercettare precocemente i sintomi e migliorare il rapporto il cibo. "Alla base dei disturbi alimentari - testimonia la biologa nutrizionista Maila Fiorentini - si nasconde una preoccupazione eccessiva per il cibo e, in quasi tutti, una percezione ossessiva e distorta del proprio corpo. Non esiste unĄŻunica causa in grado di spiegare il singolo DCA, ma si tratta di una combinazioni di fattori: da quelli genetici fino a quelli psicologici e sociali. Non meno importante - sottolinea lĄŻesperta - soprattutto dalla pandemia ad oggi, lĄŻimpatto che hanno i media e i social network tra gli adolescenti. Si impongono di fornire dei canoni di bellezza irrealistici e lontani dalla realt¨¤ scatenando inadeguatezza, insoddisfazione e ansia fino a spingere il soggetto allĄŻisolamento e a rinunciare alla vita sociale. Grande amore, invece, per le app conta calorie fino ad unĄŻossessione nella lista della spesa finalizzate al calcolo delle calorie ingerite durante la giornata. Vengono esclusi dalla propria alimentazione quotidiana alcuni alimenti ritenuti erroneamente troppo calorici e addirittura, in caso di ortoressia, dannosi per la salute, come lĄŻolio di oliva, carne rossa, pesce azzurro, frutta secca, latte e latticini, oltre ovviamente a pasta e pane. Inoltre, in caso di vigoressia, la forte preoccupazione e ossessione per la propria massa muscolare e magra spinge quasi sempre il soggetto a un regime alimentare ipocalorico (a volte anche ipercalorico) e iperproteico accompagnato magari anche da un sovrallenamento. Per non parlare poi, dei comportamenti di compensazione (vomito, utilizzo di lassativi/diuretici, digiuno, eccessiva attivit¨¤ fisica) e dellĄŻabuso di alcool (limitando/evitando di assumere calorie tramite altri nutrienti) nella drunkoressia. Tutto questo a discapito della propria salute fisica, le cui conseguenze potrebbero rivelarsi anche molto gravi".?
Denutrizione: le conseguenze possono essere gravi
ĄŞ ?Che effetti produce la denutrizione sul corpo? Che rischi corre una persona affetta da DCA? "I DCA - spiega Maila Fiorentini - sono spesso associati a gravi conseguenze per la salute fisica, dalla perdita eccessiva di peso corporeo, alla malnutrizione, a importanti carenze nutrizionali, a deficit a carico del sistema scheletrico (ad esempio osteoporosi) e cardiovascolare, amenorrea nelle donne, disturbi del sonno e irritabilit¨¤, ansia, danni al fegato e cirrosi o tumore correlato in caso di drunkoressia, fino al sovrappeso/obesit¨¤, al diabete di tipo 2, ipertensione in caso di binge eating".?
intervento alimentare
ĄŞ ?La nostra principale alleata ¨¨ la dieta mediterranea. "Strutturare un piano alimentare personalizzato, vario ed equilibrato, incentrato in primis sul fabbisogno calorico, sulla composizione corporea e sulla re-introduzione graduale e progressiva degli alimenti esclusi. In questo modo assicureremo allĄŻorganismo anche il giusto apporto dei micro e macronutrienti. I punti chiave rimangono gli stessi: pasti principali completi ed equilibrati, le 5 porzioni al giorno di frutta e verdura fresca preferibilmente di stagione, alternanza di cereali, proteine animali e vegetali e reintroduzione di grassi buoni (olio di oliva, frutta secca, semi oleosi, pesce azzurro). Ovviamente - chiarisce lĄŻesperta - non ¨¨ una 'procedura' facile da attuare, soprattutto allĄŻinizio; ed ¨¨ per questo che solitamente strutturo un percorso suddiviso in piccoli step (per esempio re-introducendo gradualmente gli alimenti esclusi, non tutti insieme e partendo da quelli che possono creare meno ansia e preoccupazione) , in collaborazione con le figure professionali di supporto, in modo da accompagnare gradualmente il soggetto verso lĄŻaccettazione del piano alimentare, del proprio peso corporeo e dellĄŻimmagine/percezione del proprio corpo".
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