Un¡¯indagine sui genitori con figli di et¨¤ compresa tra i 6 e i 12 anni ha rivelato che solo un quarto di loro riesce a gestirne i momenti di rabbia. ? il risultato di uno studio condotto presso l¡¯ospedale pediatrico universitario CS Mott del Michigan. Dei 1031 genitori intervistati, il 28% non sa come affrontare questo stato emotivo, mentre il 16% attesta che l¡¯aggressivit¨¤ del figlio si sia ripercossa nella vita di tutti i giorni. In merito a quest¡¯ultimo aspetto, la co-direttrice dell¡¯ospedale, Sarah Clark, ha puntato il dito sulla gestione dei sentimenti: ¡°I bimbi spesso reagiscono con molta intensit¨¤ anche a piccole frustrazioni, perch¨¦ stanno ancora imparando a regolare le proprie emozioni. Hanno bisogno di una guida che insegni loro come fare, in assenza della quale i bimbi possono avere problemi relazionali, a scuola e con gli amici¡±. ?
Rabbia dei figli: perch¨¦ le punizioni non servono
¡ª ?Gli esperti, analizzate le risposte dei genitori, invitano a non ricorrere alla punizione perch¨¦ potrebbe ulteriormente umiliare e frustrare i loro figli. ¡°Se un bimbo viene umiliato per la propria rabbia con una punizione, finir¨¤ per sentirsi diverso dagli altri e dunque peggiorer¨¤ la propria situazione¡± spiega la dottoressa Clark. La cosa migliore dunque, secondo l¡¯esperta, ¨¨ cercare di convincere i bambini che, se cedono all¡¯ira, non sono cattive persone e che, con le giuste strategie, impareranno a gestire anche questo sentimento.?
reazioni costruttive
¡ª ?Ma torniamo a quel 72% che si dice in grado di far fronte alla rabbia dei propri figli. In particolare, il 63% degli intervistati testimonia di riuscire ad escogitare stratagemmi utili: propongono attivit¨¤ rilassanti come disegnare, li fanno concentrare sulla respirazione, li fanno contare fino a 10 e gli consigliano di allontanarsi dal contesto che gli ha causato rabbia, fino a proporre momenti di meditazione e di consapevolezza su quanto accaduto.?Il 28% dei genitori utilizza il rinforzo positivo. In sostanza, premia il proprio figlio quando resta calmo con frasi del tipo ¡°¨¨ meraviglioso che tu non ti sia arrabbiato¡±. Infine, il 58% punta sul dialogo. Metodo condiviso con la dottoressa Clarck che definisce la rabbia ¡°un¡¯emozione secondaria¡± rispetto ad altri sentimenti sottostanti: ¡°Bisogna aiutare i ragazzi a identificare i fattori scatenanti, con empatia e pazienza, perch¨¦ spesso dietro alla collera vi sono paura e delusione. E i ragazzi non sanno come esprimerle¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA