Il dottor Villari spiega le dinamiche di questo disturbo d'ansia: ecco i suoi consigli per affrontare il disagio in ambienti non familiari, spazi ampi all¡¯aperto o mezzi pubblici
L¡¯agorafobia (termine derivante dal greco che vuol dire ¡°paura della piazza¡±) ¨¨ un disturbo d¡¯ansia caratterizzato da una sensazione di disagio che si prova in ambienti non familiari, in spazi ampi all¡¯aperto o nei mezzi pubblici: ¡°C¡¯¨¨ un gruppo di sintomi fobici, accomunati da paure. In questo caso la paura degli spazi aperti, ma anche quella di usare mezzi di trasporto, di trovarsi in luoghi chiusi o in situazioni dove non ¨¨ facile trovare una via d¡¯uscita. Tutte queste condizioni sono vissute con un notevole carico di angoscia, caratterizzato dalla paura di non riuscire a liberarsi¡± spiega il dottor Vincenzo Villari direttore del Dipartimento Neuroscienze e Salute Mentale e Direttore di Psichiatria della Citt¨¤ della Salute e della Scienza di Torino.
l'agorafobia e il caldo
¡ª ?D¡¯estate, quando aumenta la possibilit¨¤ di ritrovarsi in mezzo a tante persone, e con un caldo che pu¨° aumentare il senso di oppressione sul proprio corpo, la situazione pu¨° peggiorare: ¡°Contrariamente a ci¨° che si pu¨° pensare, in estate i disturbi d¡¯ansia tendono a peggiorare. C¡¯¨¨ infatti una forte componente somatica: il corpo ¨¨ molto coinvolto nella necessit¨¤ di combattere il caldo, e tutto questo pu¨° costituire un innesco per i sintomi d¡¯ansia che si accompagnano a quelli dell¡¯agorafobia come palpitazioni, senso di soffocamento, dolore al petto, sudorazione eccessiva, insonnia. Nei casi pi¨´ gravi lo stato di angoscia ¨¨ tale per cui le persone possono pensare di avere un infarto¡±.
il comportamento
¡ª ?¡°? importante che la persona capisca cosa gli sta succedendo. Abbiamo la possibilit¨¤, nei casi pi¨´ acuti, di intervenire con dei farmaci che calmano il paziente sul momento, ma questo non deve e non pu¨° essere un¡¯abitudine. Il paziente va aiutato con una terapia mirata, come una psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale, ¨¨ importante che impari a conoscere il proprio disturbo, a governarlo e ad evitare situazioni che possono innescarlo. Nei casi pi¨´ gravi poi pu¨° esserci una terapia farmacologica, ma al primo posto devono esserci il supporto emotivo e la psicoterapia¡± prosegue il dottor Villari: ¡°? importante che le persone che si trovano vicino a chi soffre di agorafobia non si facciano contagiare dallo stato di ansia e di allarme, e poi devono cercare di ricondurre il paziente a una consapevolezza maggiore, sapendo che questi episodi hanno un andamento ondulatorio. Il malessere sale, poi tende a scemare e a placarsi¡±.
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