Gli esperti della Societ¨¤ Italiana di Medicina Interna hanno?condotto una revisione di tutta la letteratura scientifica sull'argomento
L'utilizzo di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato non bruciato ¨¨ in lento ma continuo aumento nella popolazione italiana, soprattutto tra i pi¨´ giovani. Lo ha confermato l'indagine multiscopo di Istat, Aspetti della vita quotidiana, che dal 2014 ha iniziato a rilevare anche l'utilizzo della sigaretta elettronica e, dal 2021, quello dei prodotti a tabacco riscaldato. Di fronte a questi dati gli esperti della Societ¨¤ Italiana di Medicina Interna (SIMI) hanno deciso di vederci pi¨´ chiaro sugli effetti delle alternative al fumo di sigarette e hanno condotto una revisione di tutta la letteratura scientifica sull'argomento con l'obiettivo di informare nel modo pi¨´ corretto i cittadini sui rischi che possono correre.
Sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato
¡ª ?Se ¨¨ vero che questi prodotti sono arrivati sul mercato con l¡¯auspicio che avrebbero dovuto sostituire il fumo di sigaretta in un percorso verso la disassuefazione, ¨¨ altrettanto vero che troppo spesso le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato sono diventati un rito di iniziazione dei giovani al fumo, spesso senza una reale consapevolezza dei rischi.
Gli esperti della SIMI parlano chiaro: le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato possono infiammare le vie aeree e aumentare la suscettibilit¨¤ alle infezioni virali. Anche se in modo diverso rispetto alle sigarette tradizionali, inoltre, contengono sostanze chimiche in grado di alterare il DNA e questo potrebbe favorire la comparsa di tumori, a distanza di anni.
Cosa dicono gli esperti della SIMI
¡ª ?Paola Andreozzi, Gualberto Gussoni, Giorgio Sesti, Nicola Montano e Antonello Pietrangelo, gli esperti della SIMI che si sono occupati di revisionare l'intera letteratura scientifica sul tema, hanno concluso che gli utilizzatori di sigarette elettroniche hanno una maggior incidenza di asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e sintomi peggiori rispetto ai non fumatori. Ad avere la maggiore azione irritante sulle vie aree sono in particolare i liquidi aromatizzati.
Rispetto al fumo di sigaretta, avverte la SIMI, i liquidi delle e-cig contengono un minor numero di sostanze (glicerolo vegetale, propilen glicole, nicotina e acqua) alle quali si aggiungono aromi artificiali, estratti naturali o una combinazione dei due. Le sigarette elettroniche non producono fumo, ma vapore e l''inalazione del loro aerosol riscaldato pu¨° scatenare un'infiammazione delle vie aeree, anche se con minor violenza rispetto al fumo di sigaretta. I vapori delle e-cig, per¨°, sono tossici per le cellule perch¨¦ in grado di influenzare la proliferazione e l'alterazione della loro morfologia proprio come fa la nicotina delle sigarette.
I possibili danni al DNA
¡ª ?Gli stessi vapori possono anche stimolare la produzione di ROS, che danneggiano il DNA e riducono la vitalit¨¤ delle cellule, parola degli esperti della Societ¨¤ Italiana di Medicina Interna. E i prodotti a tabacco riscaldato non bruciato? Anche loro contengono sostanze chimiche dannose come nicotina, particolato, benzene, acroleina e nitrosamine in quantit¨¤ inferiore a quella del fumo di sigaretta tradizionale, ma comunque pericolosa. Il loro uso prolungato si assocerebbe ad alterazioni dell¡¯endotelio, il rivestimento interno dei vasi, a danno ossidativo e ad attivazione delle piastrine.
"Smettere di fumare non ¨¨ impresa facile, ma l¡¯esame di tutta la letteratura scientifica disponibile dimostra che e-cig e prodotti a tabacco riscaldato sono alternative tutt¡¯altro che prive di rischi. Il loro uso comporta un aumentato rischio di ammalarsi di asma e/o BPCO e di danneggiare la funzionalit¨¤ dei polmoni, rispetto ai non fumatori. Solo nel caso di un forte fumatore di sigarette tradizionali che non riesca proprio a smettere di fumare, l¡¯impiego di questi prodotti alternativi pu¨° trovare una giustificazione, nel tentativo di mitigare il rischio", ha concluso il professor Giorgio Sesti, presidente della SIMI.
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