Con la MuRAL possono operarsi anche persone a cui sono sconsigliate le altre tecniche
Fastidio molto imbarazzante, le emorroidi sono un problema in realt¨¤ molto comune. Per curarle non ¨¨ sempre necessario il ricorso al bisturi, che per¨° a volte ¨¨ indispensabile. Da qualche tempo ¨¨ possibile sottoporsi anche in Italia a un intervento innovativo che dal 2018 ¨¨ stato inserito nelle linee guida giapponesi ed ¨¨ molto apprezzato in Germania. Tale tecnica operatoria si chiama MuRAL (Mucopexi Recto Anal Lifting).
CHE COSA SONO LE EMORROIDI
¡ª ?In realt¨¤, con il termine ¡°emorroidi¡± si indicano cuscinetti di tessuto venoso situati nel canale anale che hanno tutti e che, in condizioni normali, non causano problemi. Oltre a giocare un ruolo importante nella continenza e nell¡¯evacuazione, la loro funzione consiste nel discriminare, grazie alla mucosa sensibile di cui sono rivestite, il contenuto del retto fra gas e feci. Si dovrebbe invece parlare di malattia emorroidaria (e non di semplici emorroidi) quando tali cuscinetti si gonfiano per via dell¡¯aumento di volume delle vene in essi contenute e scivolano all¡¯esterno della loro sede naturale per il cedimento della mucosa rettale. ¡°Le principali cause della malattia emorroidaria sono alterazioni del circolo sanguigno, l¡¯aumentato calibro delle arterie emorroidarie superiori e il prolasso della mucosa rettale, che spinge i cuscinetti emorroidali verso l¡¯esterno. Spesso, non c'¨¨ una sola di queste cause alla base della patologia, ma la presenza contemporanea di due o di tutte e tre¡± precisa il dottor Claudio Pagano, colonproctologo dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Chirurgia Proctologica e del Pavimento Pelvico dell¡¯Istituto di Cura Citt¨¤ di Pavia.
EMORROIDI: A RISCHIO ANCHE CHI FA PESISTICA
¡ª ?Le categorie di persone pi¨´ a rischio di sviluppare la patologia emorroidaria, in cui la componente genetica gioca un ruolo marginale, sono quelle che hanno determinate abitudini di vita. Le possibilit¨¤ di avere questo disturbo sono pi¨´ alte se si ha un¡¯alimentazione povera di fibre, sostanze che favoriscono il transito intestinale, e se, per diverse ragioni, si ¨¨ costretti a trattenere spesso le feci. A rischio sono inoltre le donne in gravidanza e chi beve poca acqua. Anche alcune categorie di sportivi sono pi¨´ soggette a essere vittima di tale patologia. ¡°La malattia emorroidaria ¨¨ piuttosto comune fra i ciclisti e fra chi utilizza spesso la bicicletta, perch¨¦ il contatto prolungato con il sellino ¨¨ causa di microtraumi locali. Inoltre, soffrono del disturbo anche molte persone che praticano pesistica. In questo caso, lo sforzo addominale provoca l¡¯aumento della pressione all¡¯interno del perineo, condizione che a sua volta favorisce l¡¯aumento di volume delle emorroidi¡± spiega il dottor Pagano.
LA NUOVA TECNICA PER LA MALATTIA EMORROIDARIA
¡ª ?Una volta diagnosticata la malattia, per migliorare la situazione ¨¨ innanzitutto suggerito di cambiare le abitudini alimentari, portando in tavola cibi ricchi di fibre e bevendo molta acqua. Se ci¨° non ¨¨ sufficiente, si ricorre a farmaci (a base di flavonoidi e bioflavonoidi). Alcuni tipi di emorroidi possono essere trattati anche con una riabilitazione basata su esercizi del pavimento pelvico. Inoltre, ¨¨ possibile cercare di migliorare la situazione con interventi un po¡¯ delicati, come la terapia sclerosante, che per¨° hanno un alto tasso di recidiva. Una tecnica operatoria molto in uso fino agli Anni Novanta ¨¨ quella di Milligan-Morgan, con cui si asportano in modo radicale le emorroidi. ¡°La tecnica pi¨´ innovativa ¨¨ senza dubbio la MuRAL, con cui si sospende il prolasso fissandolo alla parete muscolare del retto usando fili di sutura riassorbibili e senza resezioni. L¡¯intervento, che si pu¨° eseguire con qualsiasi tipo di anestesia, dura dai 20 ai 30 minuti e prevede le dimissioni la sera stessa o, al pi¨´ tardi, la mattina successiva. Dopo 3-4 giorni si pu¨° gi¨¤ riprendere a lavorare e gli unici accorgimenti da seguire sono quelli di mangiare molte fibre, di bere tanto e di evitare traumi nella zona oggetto dell¡¯operazione, non andando per esempio in bicicletta e in moto. Il minor sanguinamento e la convalescenza quasi priva di dolore fa s¨¬ che la tecnica MuRAL sia indicata anche a persone che non possono sottoporsi agli altri interventi, come quelle che usano anticoagulanti¡± conclude il dottor Pagano.
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