Dolori inguinali e artrosi all'anca: tutto su un problema... al femminile

Si tratta di una problematica che colpisce in particolare le donne, dai 50 anni in su. Il dottor Pierantonio Gardelin?spiega come affrontarla?

Ci sono gesti di vita routinari come sollevare un oggetto da terra, spostare un piccolo peso, guidare, che possono causarci dolore inguinale. Di cosa potrebbe trattarsi e perché le donne possono esserne più soggette? Ce lo spiega Pierantonio Gardelin referente della Chirurgia anteriore mininvasiva e di rivestimento dell’anca di Humanitas San Pio X.?

Dottore, i dolori inguinali che a volte affliggono le donne hanno cause diverse fra loro??

“Possono trattarsi di ernia inguinale, problematiche alla colonna vertebrale o forse anche gastrointestinali. Da non sottovalutare il dolore inguinale come sintomo di problematiche che riguardano l’articolazione dell’anca”.?

Come individuare la causa??

“Qui è necessaria una premessa. La testa del femore e l’acetabolo sono le ossa che compongono l’articolazione dell’anca, entrambe ricoperte da cartilagine,?che ci permette il movimento. In particolare, la testa del femore come posizione anatomica si trova a livello inguinale. Molti confondono quello che si tocca all’esterno, il grande trocantere, la protuberanza ossea fuori dall’articolazione dell’anca, sede di frequenti dolori?posturali, alla colonna e al bacino. Potrebbe essere sintomo di una patologia da conflitto “femoro-acetabolare”, in cui le due ossa "non scorrono bene” una dentro l’altra. Oppure artrosi dell’anca o necrosi e morte della testa femorale”.?

Perché le donne ne soffrono di più?

?“Dopo i 50 anni, nel periodo peri-menopausale e post-menopausale gli squilibri ormonali vanno a causare un’infiammazione e indebolimento della cartilagine”.?

Quando è necessario rivolgersi a uno specialista??

“Quando il dolore limita i movimenti quotidiani. Senza arrivare a un dolore eccessivo, zoppia, non riuscire ad allacciarsi le scarpe, mettersi le calze”.

Come si svolge una visita??

“Lo specialista, con la paziente sdraiata supina, verifica flessione e rotazione.?Se comportano dolore, conducono ad alto sospetto per patologia dell’anca. Gli esami di approfondimento richiesti potrebbero essere una RX o una risonanza magnetica in caso di dolore acuto”.?

Anche le sportive possono soffrirne??

“Sì, è possibile. Sottoporsi a una visita ortopedica già in età giovanile, quando si è sportivi agonisti verso i 25 e i 30 anni, è buona norma. Specie se si ha familiarità con questa patologia o se si praticano sport ad alto impatto per il distretto dell’anca”.?

??possibile prevenire o attuare strategie conservative per non rinunciare allo sport?

?“Sì, è bene rivolgersi a un fisioterapista o a uno specialista per un trattamento di medicina rigenerativa, come infiltrazioni di cellule mesenchimali, le “cellule tuttofare”. Si tratta di?staminali adulte prelevate dal tessuto adiposo, che combattono le cellule infiammatorie dell’artrosi, con grande capacità di protezione per la cartilagine”.?

La dieta ha un ruolo nella prevenzione? “L’alimentazione è un grande alleato, evitare gli alimenti infiammatori e favorire cibi che contengono gli Omega riduce il rischio di artrosi”.