I consigli dell¡¯esperta per affrontare giudizi esterni e interiori
Perch¨¦ abbiamo paura del giudizio altrui? Perch¨¦ quel giudizio ci segna, ci ferisce. Ma non ¨¨ tutto qui. La psicoterapeuta Elena Giulia Montorsi aggiunge un elemento fondamentale di questa fobia: "Temiamo il giudizio altrui, e lo patiamo, perch¨¦ quel giudizio va ad allearsi a?una parte di noi che ha la stessa opinione di quel giudizio. Se io penso che andando in studio vestita sportiva i miei pazienti non mi vedranno come professionale ¨¨ perch¨¦ io per prima penso di non esserlo vestita in quel modo".?
il giudizio interiore
¡ª ?Ognuno di noi ha una vocina demotivante che suggerisce limiti e blocchi. Elena Giulia Montorsi la chiama "Bruno, il criceto mannaro", dando il via all¡¯immaginazione di un topo gigante che corre sulla ruota attivando solo un abbassamento dell¡¯autostima e dell¡¯autoefficacia. "Se una persona - ribadisce l¡¯esperta - dice di noi qualcosa che ci ferisce, ¨¨ perch¨¦ quella parte giudicante interna di noi gi¨¤ pensava quella cosa. Ecco perch¨¦ l¡¯opinione altrui interviene dentro di noi nella misura in cui noi giudichiamo noi stessi". Occorre, quindi, lavorare su di s¨¦, per distinguere quello che possiamo migliorare, rintracciarlo e agire, rispetto a quello che siamo e accettarci nella nostra unicit¨¤. ? importante capire in che modo il rapporto genitoriale abbia influito direttamente o indirettamente sul nostro modo di vederci, sostenerci e accettarci.?
il giudizio esterno
¡ª ?Non essere scelti da un potenziale partner, essere criticati costruttivamente e ricevere un giudizio avvilente: sono tre contesti completamente diversi che vanno opportunamente identificati. "Non possiamo piacere a tutti - avvisa la psicoterapeuta - ma quel che ¨¨ certo ¨¨ che dobbiamo fare in modo di piacere a noi stessi. Solo cos¨¬, non essere scelti da qualcuno corrisponder¨¤ a un caso e non alla sensazione di essere sbagliati per chiunque. E ancora, fare pace con il nostro aspetto fisico e caratteriale, affrontando le nostre insicurezze, ci fornir¨¤ una bussola importante per orientarci nei rapporti umani. Diversamente sar¨¤ un incubo per noi e per i nostri amici. Esempio: sentirci brutti ci porter¨¤ a non accogliere un consiglio amichevole volto a farci migliorare. Quel consiglio verr¨¤ preso come un giudizio di bruttezza. Questo atteggiamento distanzier¨¤ due amici". Il giudizio avvilente va affrontato diversamente. "Sarebbe auspicabile - suggerisce Elena Giulia Montorsi - farselo scivolare addosso quando ci rendiamo conto che non ¨¨ a fin di bene, quando proviene da una persona egocentrica, invidiosa, frustrata o gelosa. Quel giudizio non parla di noi, ma di quella persona. Se sale in cattedra per insegnarci cosa ¨¨ giusto e cosa ¨¨ sbagliato, allora ¨¨ malsano per noi stessi".?
paura del giudizio
¡ª ?La paura del giudizio supera il giudizio stesso, lo anticipa. Lo immagina anche se non arriva. Nei casi in cui questa fobia interferisca prepotentemente nella nostra vita, l¡¯unica soluzione ¨¨ la terapia. Quando, invece, ¨¨ temporanea, quindi causata da un fattore scatenante che ci ha reso in tal senso paranoici, possiamo utilizzare qualche "mantra". Una sorta di auto-tifo. Il primo coro ¨¨ "preso in prestito - dichiara l¡¯esperta - da Jos¨¦ Mourinho, che dice Non sono il migliore, ma nessuno ¨¨ meglio di me". Il secondo punta sulla definizione di giusto e sbagliato: "Non esiste una verit¨¤ assoluta. Esistono solo infiniti soggettivi modi di vivere e vedere le cose. Il giudizio ¨¨ frutto di vissuti, schemi mentali, modelli educativi, pregiudizi, preconcetti, insicurezze e diversi gradi di autostima e autoefficacia. Ecco perch¨¦ sono giudizi per chi li esprime e devono essere pareri per chi li riceve".
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