? sicuramente vero che per raggiungere i risultati sperati bisogna allenarsi, ma ¨¨ altrettanto vero che la testa gioca una parte fondamentale nella performance. Come interviene il pensiero positivo e come utilizzarlo?
La teoria che vuole che dove non arrivano le gambe arrivi la testa ¨¨ oramai sdoganata, quasi banalizzata. Anzi, ormai ¨¨ un clich¨¦. Abbiamo sentito tante, troppe volte parlare di resilienza, di "volere ¨¨ potere" e di altre teorie sicuramente affascinanti e vere, ma poco analitiche. Partiamo quindi da una certezza: se non siamo concentrati e determinati, difficilmente raggiungeremo gli obiettivi fissati. Ovviamente l'altra certezza ¨¨ che l'allenamento ¨¨ comunque fondamentale. Ma perch¨¦ quindi atleti molto allenati sembra che alle volte sbaglino la gara pi¨´ ovvia??
come funziona il pensiero negativo
¡ª ?Partiamo quindi dal parlare della condizione pi¨´ difficile: il pensiero negativo ricorrente. Ci sono alcune situazioni che ci portano a non concentrarci sulle nostre possibilit¨¤ e a non premere l'acceleratore quando invece potremmo. Ricordo una gara di qualche anno fa in cui sono stata in testa fino alla fine. Nel momento in cui ho realizzato che stavo per vincere, inaspettatamente, mi sono spaventata perch¨¦ non era nei programmi. In quel momento ho rallentato. E sono arrivata seconda. Cosa ¨¨ successo? Questo ¨¨ un classico esempio di pensiero negativo. L'atleta - io in questo caso - elabora una visione di s¨¦ inferiore alla realt¨¤ e nel momento in cui le cose vanno meglio di quanto previsto la mente influenza il corpo e limita l'atleta. Un altro caso di pensiero negativo ¨¨ dato dall'ansia pre-gara. Siamo cos¨¬ ansiosi che tendiamo a sottostimarci. Sottostimandoci pensiamo proteggerci dal fallimento. Un esempio? I numeri dicono che posso correre i 10 km in 39 minuti. Prima di partire trovo tutti i possibili alibi per abbassare l'asticella e decretare che correr¨° in 41'. In questo modo se correr¨° in 40' - che ¨¨ ampiamente nelle mie possibilit¨¤ - potr¨° dire che ¨¨ un successo, quando invece non lo ¨¨. Un ultimo esempio? La gestione dell'imprevisto. Mettiamo di essere nel pieno di una ultra trail. In quel momento perdo la strada per 1 km. Se attivo il pensiero negativo la mia mente inizier¨¤ a mandarmi segnali di sconforto, portandomi a gettare la spugna. Il classico diavoletto che urla "Vedi che non ce la farai?" ¨¨ sempre pronto a sentenziare. Se invece riesco a pensare positivo, a trovare una soluzione, a usare l'errore a mio vantaggio se possibile, i danni dell'imprevisto saranno minimi.
come funziona il pensiero positivo
¡ª ?Pensare positivo non significa raccontarsi di essere i migliori o di poter fare qualsiasi cosa, di essere invincibili. Queste frasi valgono per gli aforismi motivazionali, ma non sono cos¨¬ efficaci. Il pensiero postivo ¨¨ quel pensiero che permette alla mente di rimanere concentrata sull'obiettivo, distesa e serena e di poter affrontare gli eventuali problemi senza vacillare troppo.? Su come attivare questo pensiero si potrebbero scrivere interi libri, perch¨¦ ognuno ha il suo metodo. L'importante ¨¨ che questo pensiero sia abbastanza forte da rendere solida la mente. In questo modo il corpo avr¨¤ piena libert¨¤ di esprimersi al meglio.
Alcuni atleti immaginano una situazione positiva, che pu¨° andare dall'immagine della famiglia che li aspetta, al vedersi all'arrivo sorridenti. O di correre in un prato fiorito. Insomma un'immagine di qualcosa che fa stare bene, che rilassa e rende positivi. Uno dei miei pensieri positivi preferiti ¨¨ quello sulla gioia del momento. Pensare a quanto si ¨¨ fortunati ad essere l¨¬ in quel momento invece che a casa infortunati, o sul lavoro o in qualche situazione peggiore ha un grande potere. Ci fa assaporare il momento e migliora la concentrazione. Anche il semplice sorridere ha un effetto positivo. Un altro buon metodo per scacciare l'ansia ¨¨ pensare che in ogni caso stiamo vivendo solo una breve parentesi di vita e non ¨¨ in gioco la vita stessa. Insomma, l'importante ¨¨ pensare a qualcosa di positivo che ci rilassi. In secondo luogo visualizzare l'obiettivo finale riporta il focus sulla realt¨¤ e mantiene attenti. Se ci siamo allenati non c'¨¨ alcun motivo per fallire.
come attivare il pensiero positivo?
¡ª ?Per prima cosa ¨¨ bene lavorare sul pensiero positivo prima di partire. Anche alcuni giorni prima per imparare a visualizzare la nostra immagine di conforto. In partenza il consiglio ¨¨ quello di concetrarsi sulle proprie sensazioni per non dare spazio alle false sensazione negative. Molto spesso infatti prima di una gara qualsiasi acciacco ci fa virare verso il malumore. La respirazione in questo ¨¨ molto utile. Ripercorrere gli allenamenti fatti e visualizzare l'obiettivo finale ci aiuter¨¤ a dare la giusta dimensione alla cosa. Aiutarci con un mantra da ripetere pu¨° essere ok, ma deve essere qualcosa di concreto. Un esempio? "Ti sei allenato e puoi farlo, devi solo correre" ¨¨ un buon mantra. Ma anche "in fondo ¨¨ un gioco, provaci!" funziona. Durante la gara bisogna mantenere questo stato di relax mentale e di concentrazione, ma se avviene qualcosa di inaspettato rimanere "focused" ¨¨ difficile. A questo punto la tecnica pu¨° essere quella di minimizzare il problema (ovviamente a patto non sia un problema fisico grave) e ridimensionare l'obiettivo. Se mi si slaccia una scarpa ad esempio si parla di una manciata di secondi che sono recuperabili. Se sbaglio strada in un trail probabilmente avr¨° un gap di qualche minuto. Se la tentazione ¨¨ quella di gettare la spugna provate a mantenere il pensiero positivo di cui parlavamo prima, qualcosa che vi faccia tornare il sorriso. L'arrivo? La famiglia? La birra fresca post gara? Poco importa cosa, ma focalizzate quell'immagine e ripartite.?Molto spesso ¨¨ sufficiente per trasformare un possibile buco nell'acqua in un successo.
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