Ninni Bruschetta di "Boris" si racconta: "Duccio smarmella? Io faccio running…"

L’attore che interpreta il direttore della fotografia della serie Boris (quarta stagione disponibile da oggi su Disney +) – l’amatissimo Duccio Patanè – spiega i segreti del suo allenamento. “Corro, mangio bene e combatto la mia pigrizia”

Sarebbe impensabile che Duccio Patanè, il grottesco direttore della fotografia della serie Boris, possa riuscire a sostenere un’intervista telefonica mentre corre. Nulla di impossibile per Ninni Bruschetta, l’attore di cinema e di teatro che interpreta Duccio. “Con il running ho completamente cambiato la mia vita, oggi mi impongo come obiettivo minimo 7 km di corsa al giorno e 84 ogni due settimane, con un solo giorno di riposo”. E Boris 4, disponibile da oggi su Disney + sarà l’ennesima sfida degli autori di una serie amata da milioni di italiani, dove Duccio è uno dei personaggi più apprezzati. “Aperto, chiuso, smarmella, vado a pensare”, sono solo alcune delle sue frasi storiche, tutto il contrario di quello che pensa Ninni…?

Come è nato il suo amore per la corsa??

"Dopo una vita di pigrizia totale, nella quale ho giocato a rugby fino ai 15 anni e poi ho smesso non facendo nulla per altri 23 anni, la mia attività sportiva più interessante è stata per tanto tempo andare a vedere il mio Messina allo stadio. Nel 2000 è cambiato tutto: facevo uno spettacolo al Teatro Stabile dell’Umbria e mi venne un’ernia del disco dovuta alla cattiva alimentazione e al poco movimento. Da lì ho cominciato a giocare a tennis e poi… c’è mia moglie, un’atleta formidabile: la accompagnai a fare la maratona di New York e fu in quel momento che mi appassionai".?

E poi come ha iniziato??

"Andai insieme a mia moglie a correre a Messina, in un campo meraviglioso da cui si vedono le Isole Eolie e feci circa 3km. Ho sentito per la prima volta la famosa scarica di endorfine e da lì ho cominciato a correre con regolarità. Oggi la prima cosa che metto in valigia sono le scarpe da running. Grazie a questo conosco almeno 7 città italiane come se fossero la mia. Ogni tanto gioco nella Nazionale attori di calcio, continuo con il tennis, ma nulla è come la corsa. Se vai due settimane a Milano e fai running, impari a conoscerla".?

Sicuramente avrà anche cambiato alimentazione…?

"Per forza, anche se non è facile con la vita che facciamo, spesso in giro per ristoranti. Alla presentazione della quarta stagione di Boris c’era un catering a ogni piano. A 50 anni ho perso 25 chili… con il rimedio del nonno: mangiando poco, non c’è altra soluzione. Non ho però eliminato alimenti, latte a parte. Ora sono stimolato a mangiare bene anche da mia figlia e quindi quando sono a casa provo a essere vegetariano".?

Una persona con voglia di fare e forza di volontà: Ninni e Duccio sono due mondi opposti…?

"Duccio è quello che era Ninni. Ha la mia stessa pigrizia, perché anche oggi sono capace di fare 10 km di corsa ma riesco anche a non alzarmi da un divano per prendere un posacenere. La mia vita è stata una grande lotta con la mia pigrizia: ogni mattina ci faccio un braccio di ferro contro. E Duccio? Lo immagino come un grande direttore della fotografia che a un certo punto si è stancato".?

Cosa c’è in Boris 4 che non si trova nelle prime 3 stagioni??

"Siamo semplicemente noi con 10 anni di più, questa è l’idea semplice ma geniale degli autori. Ho visto le prime due puntate e forse il prodotto supera quello precedente. In questi 10 anni è cambiato tutto nelle modalità tecniche, produttive e artistiche come mai prima dall’invenzione della pellicola. Il cinema è stato ringiovanito. Il mondo è cambiato ma, attraverso i personaggi di Boris, in maniera gattopardesca non è cambiato nulla".?

"Biascica… smarmella" sono le parole che ripetono tantissime persone che l’hanno vista in Boris. A proposito, che rapporto ha con la marmellata?

"Non può piacermi, sono siciliano! La ritengo l’ibrido del dolce, preferisco l’insalata verde. E poi smarmella è una parola che viene dagli autori, ma a me piace molto. Jamming, una delle canzoni più famose di Bob Marley, significa proprio quello".