Le prove in un luogo top secret nell'est della Francia. Il regista Joly:?¡°L'idea ¨¨ di evocare la fragilit¨¤ dei Giochi, intesi come qualcosa di prezioso per l'umanit¨¤"
In un futuro distopico, uomini provenienti da mondi lontani sbarcano sulla terra all'abbandono e tra i resti di una civilt¨¤ ormai scomparsa emergono le vestigia della cerimonia di apertura di Parigi 2024. ? in estrema sintesi la trama della cerimonia di chiusura dei Giochi della capitale francese, che andr¨¤ in scena l'11 agosto, allo Stade de France. Le prove sono iniziate appena una settimana fa, in un luogo tenuto segreto nell'est della regione parigina. Uno spettacolo affidato a Thomas Joly, noto regista teatrale che ha elaborato anche la cerimonia di apertura sulla Senna, oltre che quelle delle Paralimpiadi. La Gazzetta ha potuto seguire alcune scene, in esclusiva.?
valori
¡ª ?¡°L'idea ¨C spiega Joly in introduzione ¨C ¨¨ di evocare la fragilit¨¤ dei Giochi, intesi come qualcosa di prezioso per l'umanit¨¤. Cos¨¬ abbiamo immaginato un mondo senza Olimpiadi che qualcuno riscopre, un po' come De Coubertin fece alla fine dell'800, riportando in vita appunto l'Olimpiade che non si disputava pi¨´ dai tempi dell'antica Grecia. E' importante per me evidenziare come sia prezioso il presente che magari consideriamo scontato. Voglio che il pubblico di tutto il mondo si interroghi sul futuro che ci attende¡±. Difficile non vedere una similitudine con il clima politico che regna in Francia, con le elezioni che potrebbero sentenziare l'arrivo al potere dell'estrema destra, lontana dai valori di universalismo e eguaglianza delle Olimpiadi.?
circensi
¡ª ?¡°In realt¨¤ ¨C asseconda Tony Estanguet, presidente del comitato organizzatore ¨C lo spettacolo ¨¨ stato scritto pi¨´ di un anno fa, ma porta in s¨¦ un messaggio di attualit¨¤ che ci dice che nulla va dato per acquisito¡±. Per Joly, insomma, la cerimonia si traduce anche in ¡°un messaggio non necessariamente legato strettamente allo spettacolo¡±. Lo show ¨¨ in piena elaborazione con un centinaio di artisti acrobati, ballerini, circensi e anche 29 pompieri della sezione ginnica di Parigi. Non solo francesi, ma pure stranieri tra cui il guineano Keita Mohamed, detto ¡°150¡±, approdato all'evento dopo aver girato il mondo: ¡°Lavoriamo su due turni, dalle 14 alle 22.30 e dalle 20 alle cinque del mattino. Ma ¨¨ un onore esserci¡±, sottolinea al fianco di Johan Tonnoir, 29 anni, due volte vice-campione del mondo di parkour.?
auricolari
¡ª ?Le prove svelano l'ossatura centrale dello spettacolo che durer¨¤ all'incirca trequarti d'ora, con l'orchestra sul palco e acrobazie aeree, con costumi e scenografia che evocheranno ¡°un'opera onirica, un affresco visuale¡±, racconta Joly. Sul palco, dunque, i visitatori giunti da altri mondi sollevano uno dopo l'altro grandi cerchi, ricostruendo progressivamente il simbolo dell'Olimpiade. I ballerini, dotati di auricolari per non disturbare il vicinato e soprattutto non svelare le musiche, si muovono compatti, raggruppandosi e poi sparpagliandosi sul palco ricostruito al centro di una pista di ippodromo. La scrittura di Joly porta i tocchi del mondo teatrale dove si ¨¨ affermato: ¡°Anche in un contesto cos¨¬ diverso ¨C spiega il regista ¨C ritrovo qualche punto in comune: entrate e uscite degli artisti, la magia delle luci, l'importanza dei costumi¡±.
scoperta
¡ª ?Le dimensioni cambiano e non ci sar¨¤ una prova generale allo Stade de France dove fino all'ultimo si svolgeranno le gare di atletica. Cos¨¬ l'allestimento sar¨¤ eseguito in una decina di ore appena prima di andare in scena, ricorda Estanguet. Joly in parallelo elabora le cerimonie paraolimpiche, ma soprattutto quella di apertura che il 26 luglio si svolger¨¤ per la prima volta al di fuori di uno stadio, lungo sei chilometri di Senna: ¡°Ed ¨¨ impossibile fare una ripetizione ¨C sottolinea il regista ¨C, lavoriamo su piccole sezioni e anch'io scoprir¨° lo spettacolo per intero sul momento, in diretta insieme ai 326mila spettatori presenti e ai due miliardi di persone che ci seguiranno in televisione. In ogni caso saremo pronti¡±.
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