Alpinista, regista, narratore, Herv¨¦ Barmasse parla del suo rapporto con la montagna: "Anche a me fa paura. La felicit¨¤? Non serve scalare le cime pi¨´ alte del mondo¡±
Esperienza, fatica, sacrificio, fantasia. Tanti spunti emersi nella serata ¡° La mia vita tra zero e Ottomila ¡± con protagonista l¡¯alpinista valdostano - organizzata nel negozio DF Sport Specialist di via Palmanova, a Milano - di ritorno dalla recente spedizione in Nepal. ¡°Il riferimento ¨¨ il punto di vista dell¡¯alpinista: a quota zero un momento triste, a ottomila gioia e felicit¨¤ ¨C spiega Barmasse ¨C. Il tutto va traslato nella vita quotidiana , con i momenti difficili e quelli gioiosi. La vita ¨¨ cos¨¬, ogni giorno devi porti degli obiettivi per raggiungere la tua felicit¨¤, e per arrivare a ottomila non ¨¨ detto che devi scalare in solitaria una nuova via del Cervino¡¡±.
Barmasse, quale rapporto ha con il pericolo e la paura?
¡°In montagna i pericoli sono oggettivi, sta all¡¯alpinista saperli riconoscere. La montagna per natura non ¨¨ perfetta, presenta seracchi o frane per esempio. Se ti trovi al cospetto di certe situazioni devi avere la capacit¨¤ di previsione del rischio. La paura, quindi, ¨¨ un elemento molto importante e io sono il primo ¡®fifone¡¯. Avere paura in montagna ¨¨ positivo, ¨¨ un campanello d¡¯allarme che ti fa porre attenzione a certe situazioni per non affrontarle a cuor leggero. Solo attraverso la paura, talvolta, sono tornato sui mie passi, rinunciando a scalate o vette, tenendomi stretto la vita. Che ¨¨ la cosa pi¨´ importante che abbiamo. Attenzione per¨° al panico, che non ti permette di tenere sotto controllo emozioni e azioni. Paura e panico sono aspetti ben distinti e contrari¡±.
Come gestisce la paura?
¡°Il mio consiglio ¨¨ di ascoltare se stessi, il ¡®sesto senso¡¯ ¨¨ essenziale¡±.
Ha dichiarato che nell¡¯alpinismo la mente conta al 99%, il fisico l¡¯1%...
¡°S¨¬, il concetto ¨¨ questo: la testa ¨¨ predominante. ? la testa che ti d¨¤ qualcosa in pi¨´ nei momenti di difficolt¨¤ sportiva e quando devi prendere decisioni importanti¡±.
Parliamo del concetto di ¡°sfida¡± in montagna¡
¡°Nell¡¯alpinismo puoi dimostrare qualcosa a te stesso, mai a un¡¯altra persona. La montagna non ¨¨ un campo di gioco per sfidare un avversario, semmai un modo per conoscere meglio se stessi. Oggi tutti parlano di avventura, di sfida, ma entrando nel merito si capisce che questi termini sono applicati in modo improprio. In montagna l¡¯avventura mette in gioco la vita. Per me, ai massimi livelli, parlare di montagna e di alpinismo, oggi come in passato, significa cercare di fare qualcosa mai riuscito prima, un¡¯esperienza dell¡¯uomo che porta pi¨´ in alto l¡¯asticella del limite. Il bello? Che le emozioni che provo io le pu¨° provare un alpinista dilettante mentre sta facendo qualcosa di importante per s¨¦¡±.
Qualche consiglio pratico per iniziare?
¡°Nessuno s¡¯inventa alpinista, che per definizione ¨¨ autonomo in quanto sa affrontare rischi e pericoli e decidere la strada. Chi s¡¯affaccia alla montagna deve affidarsi a insegnanti o a un amico che abbiano gi¨¤ questi rudimenti. I professionisti del settore sono le Guide Alpine, il CAI un grande strumento per coinvolgere chi vive in citt¨¤. Entrambi sono mezzi privilegiati per avvicinarsi alla montagna¡±.
Le sue cime preferite in Italia?
¡°Il Cervino, perch¨¦ ¨¨ casa mia ed ¨¨ una delle pi¨´ belle al mondo. Ma in generale non ci sono montagne brutte. In Italia abbiamo l¡¯imbarazzo della scelta e anche quelle pi¨´ basse, per esempio le Prealpi, sono fantastiche¡±.
Di recente ¨¨ tornato dal Nepal dov¡¯era con il tedesco David G?ttler e ha testato il nuovo materiale Futurelight sviluppato da The North Face¡
¡°Avevamo un obiettivo che abbiamo dovuto modificare nel corso della spedizione per via del meteo sfavorevole e delle condizioni della montagna che volevamo attraversare, il Chamlang (7.319 metri, Ndr). Volevamo concatenare tre cime con un¡¯altezza media superiore ai 7 mila metri, invece abbiamo ¡®ripiegato¡¯ sulla scalata di cinque cime oltre i 6 mila, continuando a testare un nuovo metodo di alpinismo. Questo ¨¨ il nostro progetto. Importante il metodo d¡¯allenamento seguito in avvicinamento, basato sulla bici da corsa (insieme a running, nuoto, palestra) al livello del mare. Abbiamo trascorso venti giorni in Sardegna, a quota zero, e pochi giorni dopo eravamo oltre 6 mila metri. Cosa significa? Che oggi c¡¯¨¨ un sistema di allenamento utile anche a chi vive lontano dalla montagna¡¡±.
Qualche mese fa ha annunciato una prossima spedizione in barca a vela con Giovanni Soldini¡
¡°La faremo senza dubbio, adesso siamo concentrati con i nostri rispettivi impegni, ma abbiamo un progetto in mare che realizzeremo nel giro di qualche anno . Un¡¯anticipazione? No, tutto top secret¡±.
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