In strada e in pista con la microcar svizzera prodotta a Torino, ora guidabile anche con patente Am e presto disponibile nella nuova configurazione Spiaggina
"In media, un'auto circolante in Italia percorre 30 km in un giorno, alla velocit¨¤ di 35 km/h e con 1,2 passeggeri a bordo. Eppure le auto diventano sempre pi¨´ grandi e pesanti". Questa la premessa con la quale nel 2015 Wim Ouboter, insieme ai figli Merlin e Oliver, inventa la Microlino, un quadriciclo 100% elettrico pensato per rispondere ai fabbisogni della mobilit¨¤ urbana massimizzando il poco spazio concesso dalle metropoli moderne. Sede nella citt¨¤ svizzera di Zurigo per il costruttore, ma la vettura parla (soprattutto) italiano, perch¨¦ viene prodotta ed assemblata a Torino. E proprio in occasione dell'edizione 2024 del salone dell'Auto nella capitale italiana dell'auto ¨¨ stato possibile provare la Microlino in strada ed in pista, per poi visitarne lo stabilimento produttivo e scoprire i futuri piani del costruttore elvetico.?
Indice
Tecnica
¡ª ?A distinguere la Microlino da praticamente tutti gli altri quadricicli leggeri presenti sul mercato ¨¨ l'adozione di uno "scheletro" simile a quello di una vettura tradizionale: una monoscocca in acciaio stampata dalla Cecomp di Moncalieri, che produce anche il telaio della Alpine A110. Soluzione che garantisce anzitutto maggiore solidit¨¤ e sicurezza rispetto a quella che ¨¨ la consuetudine per il segmento, ossia una costruzione con telaio tubolare. Il motore elettrico viene posizionato sull'asse posteriore, che come quello anteriore adotta due sospensioni indipendenti e freni a disco. "Tascabili" le dimensioni della Microlino: 2,52 i metri di lunghezza, mentre l'altezza supera la larghezza: 1,50 m la prima, 1,47 m la seconda. Il peso varia tra i 496 ed i 530 kg,?in base al taglio di batteria scelto.? ?
Motore e batteria
¡ª ?A muovere la Microlino ¨¨ un propulsore elettrico situato sull'asse posteriore, in grado di erogare una potenza di 17 cavalli (12,5 kW) e di spingerla fino ad una velocit¨¤ di 90 km/h, nel caso della variante con omologazione L7e oggetto della prova (guidabile dai 16 anni con patente B1). Nominalmente la cavalleria non ¨¨ quindi abbondante, ma la vetturetta non manca di "pepe" in accelerazione: merito, oltre che del peso piuma, dei 26 Cv di potenza di picco e degli 89 Nm di coppia erogati istantaneamente dal motore elettrico, capaci di farla scattare da 0 a 50 km/h in 5 secondi. Ad alimentare questo propulsore ¨¨ una batteria di tipo Nmc, attualmente disponibile in tre differenti tagli da 6, 10,5 o 14 kWh, che garantiscono rispettivamente un'autonomia massima di 91, 177 e 230 km e tempi di ricarica compresi tra le 3 e le 4 ore.?
Gli esterni
¡ª ?Impossibile passare inosservati con una Microlino: le sue forme simpatiche e tondeggianti e le sue proporzioni quasi cartoonesche hanno infatti attratto moltissimi sguardi e generato altrettanti sorrisi mentre attraversavamo il centro di Torino. Sarebbe stato strano il contrario, dopotutto. Questo piccolo "ovetto" con le ruote richiama infatti in maniera originale le Bubble Cars degli Anni 50, e in particolar modo l'Isetta, riproponendone gli stilemi attualizzandoli al 21esimo secolo. Tra i dettagli imperdibili, il posizionamento delle luci anteriori, poste su quella che in una normale vettura sarebbe la calotta degli specchietti e quindi "sospese" fuori dalla sagoma del veicolo. A rendere ancora pi¨´ appariscente la Microlino sono poi le colorazioni disponibili a catalogo, perlopi¨´ sgargianti, come l'evocativa livrea bicolore rosso-bianca dell'esemplare a noi affidato.?
Gli interni
¡ª ?Deriva dall'Isetta anche la modalit¨¤ di accesso all'abitacolo, ossia una grande porta posizionata nella parte anteriore del veicolo.? Soluzione sicuramente scenografica, che non comporta sacrifici nell'utilizzo nella vita di tutti i giorni, e anzi aggiunge un ulteriore elemento di originalit¨¤ alla microcar. Una volta entrati, ci si rende conto di come la Microlino sia in grado di sfruttare al massimo i propri ingombri limitatissimi. La sfera, dopotutto, ¨¨ il solido che a parit¨¤ di superficie racchiude un volume pi¨´ grande. Viaggiando da soli si percepisce sempre una sensazione di spaziosit¨¤, grazie anche alla luminosit¨¤ dell'abitacolo, e ospitare un secondo passeggero sulla panca non comporta un particolare sacrificio in termini di comfort, nonostante le dimensioni ridotte. A rendere pi¨´ piacevole viaggiare in Microlino contribuiscono i comodi sedili, disponibili a richiesta con rivestimenti in pelle vegana, ed il tetto apribile, di serie. Nota di merito anche per la capienza del bagagliaio: ben 230 litri, valore che batte diverse automobili.?
Come va su strada
¡ª ?Divertente. Questo l'aggettivo che meglio descrive l'esperienza di guida della Microlino, sia in citt¨¤ che tra le curve di un kartodromo. Nel traffico del centro di Torino si divincola con grande agilit¨¤: grazie alla sua compattezza si percepisce un maggiore senso di "spazio", con le corsie che appaiono larghe il doppio del solito, e il motore elettrico offre il giusto spunto per scattare ai semafori. Chiaro il feedback restituito dallo sterzo, non servoassistito, mentre l'assetto abbastanza rigido migliora la dinamica di guida, imponendo tuttavia uno scotto da pagare:? a volte la risposta alle?sconnessioni del manto stradale ¨¨ un po' brusca.?Uscire dalla "zona di comfort" del centro citt¨¤ non ¨¨ certo un'impresa, perch¨¦ anche le andature un po' pi¨´ sostenute restano alla sua portata. Ad una velocit¨¤ di crociera di 70 km/h in rettilineo, ad esempio, si avanza senza preoccupazioni, e soprattutto senza avere la percezione di essersi spinti "oltre" il limite della vettura.?
Come va in pista
¡ª ?Ricerca del limite invece effettuata tra i cordoli del Circuito del Club Des Miles, kartodromo sito a Moncalieri, dove diversi giornalisti si sono sfidati in occasione della prima Microlino Cup. Cinque giri alla ricerca del miglior tempo possibile, per testare il comportamento dinamico della microcar in condizioni chiaramente pi¨´ estreme rispetto a quelle che dovr¨¤ poi affrontare nel quotidiano. Sorprendente l'esito della prova, che ha restituito sensazioni inaspettate per un veicolo di questa categoria. Mancano gli strumenti di assistenza alla guida "di base" presenti in ogni vettura, come Abs, Esp?e servosterzo, quindi l'esperienza di guida risulta meno filtrata, nel bene e nel male. Il volante ¨¨ preciso e comunicativo, e permette di disegnare bene le traiettorie desiderate. Che si riescano a percorrere o meno, poi, dipende dall'abilit¨¤ nel modulare il freno, che nella guida al limite a volte arriva al bloccaggio. L'agilit¨¤ tra i cordoli spinge a dare tanta confidenza alla vettura, al punto che a volte si pu¨° dimenticare di essere comunque al volante di una microcar. In ogni caso, percorrere una curva a velocit¨¤ eccessive nella stragrande maggioranza dei casi comporta semplicemente un sottosterzo in uscita, mentre per rischiare di perdere il controllo della vettura bisogna forzare manovre estreme.?
Le novit¨¤
¡ª ?La gamma attuale di Microlino ¨¨ pronta ad espandersi sia verso l'alto che verso il basso con due novit¨¤. La prima ¨¨ la variante Lite, omologata come quadriciclo leggero L6e e guidabile quindi a partire dai 14 anni con patente Am, segmento che in Europa registra numeri di immatricolazioni sei volte superiori rispetto a quello delle L7e a cui appartiene l'attuale modello.?La seconda ¨¨ invece una versione speciale denominata?Spiaggina, pensata per una piacevole esperienza di guida all'aria aperta e per questo sprovvista di vetri laterali e lunotto. Entrambe sono state presentate al Salone di Parigi del 2022, e sono ora pronte ad entrare in produzione, con la prima gi¨¤ presente nella linea di montaggio presso lo stabilimento di La Loggia.?
Lo stabilimento
¡ª ?L'azienda batte bandiera svizzera, ma, come detto, la Microlino ha un cuore italiano. Questo perch¨¦ produzione e assemblaggio avvengono interamente a Torino, con componentistica proveniente al 70% da fornitori della Penisola. Le prime fasi di lavorazione avvengono presso l'impianto della Cecomp, che provvede a stampaggio, lastratura e cataforesi della monoscocca in acciaio. Gli "scheletri" vengono quindi portati presso lo stabilimento Microlino di La Loggia, dove avviene la verniciatura e inizia la fase di assemblaggio. Pi¨´ di 70 addetti?prendono parte ad un processo produttivo parzialmente automatizzato ma con buona impronta artigianale, che assomiglia ad una catena di montaggio automobilistica in miniatura, e sarebbe in grado di sfornare fino a 25 Microlino al giorno. Una volta terminata la fase di assemblaggio, ogni microcar viene testata sul banco rulli, sottoposta ad un controllo qualit¨¤ sotto le tradizionali luci della "customer line" e successivamente ad una prova di resistenza idrica che simula una violenta pioggia per quattro minuti allo scopo di verificare l'assenza di infiltrazioni.?
I prezzi
¡ª ?Il prezzo di listino della Microlino parte dai 17.900 euro della versione Lite per patente Am, con velocit¨¤ massima di 45 km/h e batteria da 95 km di autonomia, mentre per elevare la percorrenza massima fino a 200 km occorre spendere altri 2.000 euro. La variante omologata come L7e parte invece da 19.990 euro con autonomia di 93 km, per poi salire a 21.900 euro nel caso della batteria da 177 km e fino ad arrivare ai 23.400 euro della versione a lunga percorrenza da 228 km. Tra gli optional figurano gli interni premium, che comprendono sedili rivestiti in pelle vegana, rivestimenti in pelle vegana scamosciata, cuciture bianche e altri dettagli, oltre naturalmente a svariate colorazioni anche bi-colore. Le consegne della L7e sono attive da tempo, e ad oggi ne sono state vendute 3.945, il 93% dei quali in mercati esteri. La Lite ¨¨ invece entrata sul mercato nel giugno del 2024, e le seguir¨¤ all'inizio del 2025 la Spiaggina. Tra i piani futuri del costruttore vi ¨¨ anzitutto l'espansione dei mercati di riferimento: al momento l'orizzonte si limita all'Europa Continentale, ma nei prossimi mesi si aggiungeranno Svezia e Regno Unito, ed ¨¨ allo studio anche un possibile sbarco nel mercato nordamericano.?
Pregi e difetti
¡ª ?Di seguito ci¨° che pi¨´ ¨¨ piaciuto e ci¨° che meno ha convinto della Microlino.
Piace:
- Aspetto irresistibile, un mix tra elementi retr¨° e tocchi di modernit¨¤.
- Ottimizzazione degli spazi: nonostante gli ingombri ridottissimi, abitacolo e bagagliaio sono generosi.
- Esperienza d'uso divertente, soprattutto in citt¨¤, dove si divincola egregiamente.??
Non piace:
- L'assetto rigido assorbe poco le asperit¨¤ dell'asfalto pi¨´ marcate.??
- Il prezzo riflette una costruzione con metodi quasi automobilistici, ma rimane importante per il segmento di appartenenza.?
Scheda tecnica
Microlino 10,5 kWh
Motore | Elettrico, sincrono a magneti permanenti |
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