A2A, insieme al Politecnico di Milano e a Most, ha inaugurato il primo miglio compiuto da una Fiat 500e in guida totalmente autonoma, la prima di una flotta di auto condivise
Diverse Generazioni sono state conquistate dal carattere della Ford Anglia del 1962, personaggio dei libri della saga di Harry Potter. L¡¯auto che si guida da sola, quasi senziente, ¨¨ un segno comune delle citt¨¤ immaginarie futuristiche. Ma in alcuni suoi aspetti potrebbe diventare parte della nostra mobilit¨¤ urbana ordinaria. ? stato infatti inaugurato a Brescia il 22 gennaio 2025 il primo miglio percorso da una Fiat 500 elettrica in modalit¨¤ di guida totalmente autonoma: parte di un progetto che conta di sviluppare un servizio di car sharing a guida autonoma unico in Europa il quale superi gli attuali limiti dell¡¯auto condivisa, ed ¨¨ sponsorizzato da A2A, dal Politecnico di Milano e da Most (Centro nazionale per la mobilit¨¤ sostenibile). La presentazione ¨¨ avvenuta presso il Termoutilizzatore A2A di Brescia, con la presenza degli?studenti del Politecnico, oltre all¡¯AD di A2A Renato Mazzoncini, i professori Sergio Matteo Savaresi e Dario Zaninelli del Politecnico di Milano, il presidente del Most prof. Ferruccio Resta, la sindaca di Brescia Laura Castelletti e il responsabile ricerca e sviluppo A2A Davide Alberti.
IL PROGETTO
¡ª ?L¡¯utilizzo odierno delle auto private pu¨° presentare una serie di problematiche, tra cui la congestione del traffico urbano o l¡¯inattivit¨¤ del mezzo a riposo, che ne limita l¡¯efficienza. Alcune di queste difficolt¨¤ potrebbero essere alleggerite dall¡¯introduzione di nuovi modelli di mobilit¨¤, pi¨´ efficaci e pi¨´ sostenibili. In questo contesto, ¨¨ stata ufficialmente avviata la prima sperimentazione in ambito urbano di un modello di car sharing unico in Europa. L¡¯iniziativa ¨¨ nata dalla collaborazione tra Most, la sezione ricerca e sviluppo di A2A e il gruppo di lavoro Aida (Artificial intelligence driving autonomous) del Dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano. Il progetto mira a ridefinire il concetto di car sharing tradizionale. L¡¯utente dunque non dovr¨¤ pi¨´ andare alla ricerca del veicolo, bens¨¬ sar¨¤ il veicolo stesso a raggiungerlo e dopo averlo lasciato, dirigersi verso un altro utente oppure una stazione di ricarica. Questo potrebbe ridurre il numero di veicoli in circolazione nelle citt¨¤, trasformare il servizio di car sharing in un¡¯esperienza pi¨´ agevole, giocare un ruolo nella decarbonizzazione delle strade e migliorare l¡¯accessibilit¨¤ al trasporto anche per chi non possiede un¡¯auto.? ?
la parentesi tecnica
¡ª ?Il test su strada ¨¨ avvenuto su un percorso prestabilito di pi¨´ o meno un chilometro, con partenza dalla sede A2A di via Lamarmora e l¡¯arrivo all¡¯ingresso del Termoutilizzatore. La dimostrazione ha permesso di vedere dal vivo il funzionamento della guida autonoma di livello 4, un livello che al momento ¨¨ ancora in fase di sperimentazione. Ad oggi, infatti, ¨¨ possibile acquistare e guidare auto con livelli di guida autonoma di massimo 2. Il funzionamento in pratica si basa su una specie di ¡°robot-driver¡± posizionato su un¡¯auto a guida tradizionale integrato ad un setup hardware avanzato composto da sensori, attuatori, servizi di networking e unit¨¤ di calcolo, con algoritmi di intelligenza artificiale progettati per imitare il comportamento di un conducente umano. Una delle sfide pi¨´ impegnative ¨¨ quella di localizzarsi, ovviamente con un sistema Gps. In aiuto arrivano i visori a 360¡ã che permettono al mezzo di orientarsi prendendo le misure con gli elementi di fianco a s¨¦. Al momento la velocit¨¤ dei veicoli ¨¨ limitata a 30 km/h per ragioni di sicurezza, anche se il dispositivo ¨¨ programmato per rallentare sempre in prossimit¨¤ di strisce pedonali, incroci o rotonde. Nelle sue capacit¨¤ ¨¨ compresa anche la consegna agli utenti, il parcheggio autonomo, o il cambio di rotta verso un altro cliente o una stazione di ricarica. Ricarica che non sar¨¤ responsabilit¨¤ dell¡¯utente garantire: infatti, insieme al Dipartimento di energia del Politecnico, ¨¨ in corso lo sviluppo di un sistema di ricarica wireless (Wpt) per veicoli elettrici con un prototipo di 7 kW di potenza. ? stato stimato che un dispositivo del genere potrebbe valere qualche decina di migliaia di euro, che si potrebbe abbassare il costo fino ad arrivare ad circa una decina di migliaia di euro. Un ostacolo economico che potrebbe rientrare con il tempo, grazie alla caratteristica di queste auto di poter essere sfruttate per un alto chilometraggio.
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la legge cosa dice
¡ª ?Se la tecnologia appare gi¨¤ sviluppata, che cosa a livello normativo sembra rallentare il processo? Per far avvenire questa sperimentazione su strada pubblica, ¨¨ stata necessaria l¡¯autorizzazione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comune di Brescia in base alle direttive del decreto ministeriale Smart Road (DM70/2018). Per rendere il servizio fruibile al pubblico sarebbe necessaria la rimozione del supervisore a bordo del veicolo, cosa che al momento non ¨¨ permessa proprio per le ragioni di sicurezza contenute nel decreto. Attualmente, qualsiasi tipo di sperimentazione di veicoli a guida autonoma risulta complessa, almeno nel contesto europeo. Secondo gli accordi, i test sulla Fiat 500e saranno effettuati con cadenza di una o due volte al mese nel territorio della citt¨¤ di Brescia e saranno monitorati non solo dal supervisore a bordo ma anche da una stanza di controllo dedicata presso la sede A2A, la quale consente agli operatori remoti o ai supervisori al volante di intervenire in caso di situazioni complesse. Tutti i test saranno inoltre accompagnati da una safety car che segnaler¨¤ al pubblico la situazione. ? prevista la conclusione entro fine novembre 2025.
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