La costosissima One sta per debuttare ma il brand olandese ¨¨ al lavoro per la Two che punta a mettersi in competizione con le elettriche pure
Tra un ritardo e lĄŻaltro, dovuto anche a cause estranee, Lightyear prosegue la sua missione: produrre auto che dispongono di pannelli solari che contribuiscono alla carica della batteria. Nel corso del 2022, la startup olandese far¨¤ debuttare sul mercato la One, presentata nel 2019: una berlina lunga 5 metri di tipo fastback, con una coda allungata e le ruote posteriori parzialmente coperte per favorire l'aerodinamica. La carrozzeria ha lĄŻintera superficie rivestita da pannelli solari, per una superficie totale pari a 5 mq. Secondo quanto annunciato dal costruttore, la vettura ¨C in condizioni ottimali ¨C pu¨° ricavare 5.311 Wh di energia al giorno dai suoi pannelli solari, pari ad una percorrenza quotidiana di 59 km e circa 20.000 km allĄŻanno. In ogni caso ¨¨ presente una normale batteria agli ioni di litio ricaricabile dalla rete elettrica che riesce a garantire unĄŻautonomia di 725 km nel ciclo Wltp. Un autentico gioiello tecnologico che sar¨¤ per pochi appassionati, non solo perch¨Ś ne saranno prodotti solamente 946 esemplari ma per il costo che si aggira attorno ai 150mila euro. La societ¨¤ ha comunque sempre affermato che nei suoi piani di crescita era previsto l'arrivo di un nuovo modello maggiormente accessibile.
NEL 2024
ĄŞ ?Infatti, attraverso una presentazione online, il Ceo Lex Hoefsloot ha annunciato ufficialmente che il brand sta gi¨¤ lavorando sulla Lightyear Two, evoluzione diretta della One ma decisamente alla portata di tutti , visto che si dovrebbe scendere a circa 30.000 euro, valore che la colloca in diretta concorrenza con altri modelli a zero emissioni come la futura Tesla Model 2, la Volkswagen ID.3 o le piccole del gruppo Stellantis. Sulle caratteristiche tecniche della Two cĄŻ¨¨ assoluta riservatezza. Si sa quantomeno che il modello arriver¨¤ sul mercato tra il 2024 e il 2025, dotato di una batteria pi¨´ piccola rispetto alla One. La ridotta autonomia dovrebbe essere compensata da tempistiche di ricarica ridotte al minimo, cinque volte meno rispetto a unĄŻauto Bev tradizionale, almeno secondo quanto riferito dallĄŻazienda. A dare fiducia al progetto, la notizia che la Lightyear Two ¨¨ gi¨¤ finita nel mirino della societ¨¤ di noleggio LeasePlan che dovrebbe introdurre ben 5.000 esemplari nella propria flotta, ovviamente a tempo debito.
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