Triumph Tiger 900 2024: caratteristiche e test della adventure britannica

Più prestante, più tecnologica e anche più comoda. Il marchio britannico ha rinnovato senza stravolgere la sua media adventure rendendola ancora più dinamica e divertente. Arriverà nelle concessionarie in 3 versioni

Triumph ha presentato la nuova Tiger 900 per il 2024 svelando un modello rivisitato sia nella forma che nella sostanza. L’ultima evoluzione della media adventure britannica si propone innanzitutto con un importante aggiornamento del suo tre cilindri in linea, ora capace di esprimere 108 Cv contro i 95 della versione uscente, 90 Nm di coppia massima contro gli 87 precedenti e consumi che la casa dichiara più contenuti, ridotti del 9% rispetto alla gamma uscente. A ciò si aggiungono una nuova e avanzata strumentazione Tft da 7”, sella e manubrio inediti e un’estetica più armoniosa e affilata. Triumph coniuga la sua nuova Tiger 900 in tre declinazioni: la versione base denominata Gt, dall’indole stradale e proposta a partire da 14.795 euro, la più sofisticata e accessoriata Gt Pro da 16.595 euro e la più ruvida Rally Pro, contraddistinta da chiare velleità “fuoristradistiche” e proposta a 17.495 euro. Il loro approdo nelle concessionarie è previsto per l’inizio del 2024, con tre colorazioni per ciascun allestimento, ma noi ne abbiamo già saggiato le potenzialità nell’assolata Spagna.

Triumph Tiger 900 2024: estetica ed ergonomia

Esteticamente, il nuovo restyling della Tiger 900 presenta forme leggermente più pulite che determinano una silhouette sinuosa, con linee che scorrono fluide dal nuovo becco più acuminato attraverso i pannelli laterali per sfociare nell’appuntita coda. Le due Gt, con cerchi in lega di cui l’anteriore da 19”, sono praticamente sovrapponibili in quest’ottica mentre la Rally Pro, più alta anche per via del suo cerchio a raggi tubeless da 21”, presenta elementi più distintivi quali la vistosa protezione per il propulsore. La sella è stata ridisegnata all’insegna di una maggior comodità, si può regolare in altezza su un'escursione di 20 mm (820-840 mm per le Gt, 860-880 mm per la Rally) ed è riscaldabile, come le manopole, solo sui modelli Pro. Il manubrio adotta invece un nuovo sistema di montaggio ammortizzato ed è più vicino al pilota di 15 mm sulla Rally Pro. Il serbatoio da 20 litri, risagomato a sua volta per una miglior ergonomia, è comune a tutte le versioni mentre il parabrezza è regolabile manualmente su cinque posizioni nel raggio di 50 mm. Per quanto riguarda il peso in ordine di marcia, Triumph dichiara 219 kg per la Gt, 222 kg per la Gt Pro e 228 kg per la Rally Pro.

Triumph Tiger 900 2024: motore e ciclistica

L’ultima evoluzione del collaudato motore 3-in-linea da 888 cc a scoppi irregolari, con albero T-Plane e 12 valvole, è indubbiamente tra le carte vincenti della nuova gamma Tiger 900 per il 2024. I più recenti aggiornamenti ne hanno elevato la potenza del 13% per toccare i 108 Cv a 9.500 giri/min e c’è anche più coppia ai bassi regimi, con il picco di 90 Nm che si manifesta già a 6.850 giri/min. Triumph dichiara per quest’unità consumi nell’ordine dei 4,7 l/100 km (meglio della precedente configurazione) ed emissioni di 108 g/km. La ciclistica è invece il reparto che ha subito meno sconvolgimenti rispetto al precedente modello. L’intelaiatura in traliccio d’acciaio con forcellone in lega di alluminio è la medesima, ma ciascuna delle tre versioni ha un assetto specifico delle sospensioni. Per le due Gt sono griffate Marzocchi e concedono 180 mm di corsa davanti e 170 mm dietro, ma il mono della Pro è anche regolabile elettronicamente. La Rally Pro si affida invece a materiale Showa assicurando 240 mm di escursione alla ruota anteriore e 230 mm a quella posteriore. Le pregiate pinze monoblocco Brembo Stylema ad attacco radiale con 4 pistoncini sono condivise dall’intera famiglia e mordono dischi flottanti da 320 mm mentre al retrotreno c’è un disco singolo da 255 mm.

Triumph Tiger 900 2024: dotazioni e tecnologia

Le nuove Tiger 900 hanno affinato Abs e controllo di trazione, entrambi con funzione cornering, l'acceleratore ride-by-wire e quattro distinte modalità di guida: Road, Rain, Sport e Off-Road. La Gt Pro aggiunge a questa la modalità programmabile Rider mentre sulla Rally Pro c’è anche la modalità Off-Road Pro extra che esclude Abs e traction control per il massimo del divertimento in fuoristrada. Su tutte c’è la frizione Slip and Assist di Triumph che riduce lo sforzo da applicare sulla leva favorendo anche la sensibilità sull’anteriore, ma il quickshifter bidirezionale con Shift Assist è di serie solo sulle due Pro. Il monitoraggio della pressione degli pneumatici è invece di serie su tutte le versioni. Tra le novità spiccano anche la funzione luci di emergenza in caso di frenata brusca, che attiva prontamente le frecce, e una maggiore connettività grazie al sistema My Triumph, da pilotare tramite il nuovo display Tft a colori da 7” mutuato dalla sorellona Tiger 1200 e relativa app.

Triumph Tiger 900 2024: il test della GT PRO

Abbiamo provato le due versioni Pro della nuova Tiger 900 a Malaga e dintorni, nella calda Andalusia, territorio non ancora soggetto ai rigori dell’inverno che ci ha quindi permesso di valutarne al meglio le capacità. Fedele alla sua missione, la Gt Pro si è dimostrata un mezzo ideale per il turismo stradale a lungo raggio. ? più confortevole della versione precedente per via di un’ergonomia più efficace, con la moto più stretta all’altezza dei convogliatori, ma soprattutto per via della nuova sella maggiormente imbottita e più sapientemente sagomata, ideale per meglio affrontare i lunghi chilometraggi. Seppur annunciata, la sorpresa più piacevole è rappresentata da un motore che ne determina quasi una doppia personalità: docile e fruibile ai bassi, con un’erogazione sempre fluida, ben più decisa dopo i 5.000 giri/min nello slancio verso i 10.000 giri/min imposti dal limitatore. Basti considerare come in terza marcia ci si può tranquillamente divincolare nel misto collinare, favoriti in questo anche dal basso baricentro, ma anche raggiungere i 130 km/h sul dritto. La Gt Pro si è dimostrata comunque molto spassosa nell’affrontare curve e controcurve e l’aggiunta dei silent block al manubrio si fa sentire in termini di comfort, specialmente dopo ore passate in sella. Le sospensioni Marzocchi sono irreprensibili su strada e la possibilità di regolare elettronicamente il mono nel precarico e in compressione rappresenta un’ulteriore comodità da non sottovalutare. Risulta invece un po’ invasivo l’Abs, in particolare al posteriore con le mappature Sport e Road. La protezione aerodinamica è buona ma sarebbe migliorabile per chi, più alto di 1,80 m, resterebbe leggermente scoperto nella zona delle spalle.

Triumph Tiger 900 2024: il test della Rally PRO

Mentre la Gt Pro l’abbiamo provata solo su asfalto, con la Rally Pro abbiamo assaggiato anche il brullo paesaggio sterrato spagnolo. La ruota da 21”, la differente ergonomia ed un baricentro più alto definiscono però subito un cambio di impostazione e di passo rispetto alla controparte stradale. La Rally Pro è un’enduro crossover a tutto tondo, certamente godibile anche se non del tutto a suo agio su manti asfaltati. Il meglio di sé lo regala infatti nel fuoristrada, suo naturale terreno di conquista, dove è davvero capace di divertire una volta disattivati i vari supporti elettronici alla guida. Il propulsore, infatti, è talmente lineare nella sua risposta all’acceleratore da rendere la moto sempre piuttosto prevedibile. E l’erogazione si conferma sempre pulita e precisa, al top della categoria. Le sospensioni Showa dalla lunga escursione non hanno mostrato imbarazzi su nessun genere di fondo, contribuendo in modo cruciale alla grande comunicatività generale della ciclistica. Qualche perplessità la desta solo il diametro del cerchio posteriore, da 17” come sulle Gt, una scelta che in certi frangenti risulta restrittiva e limita un po’ la cernita delle gomme a chi volesse impegnarsi nell’offroad più aggressivo.

Triumph Tiger 900 2024: pregi e difetti

Questi i maggiori pregi e difetti delle nuove Triumph 900 riscontrati durante la nostra prova in Spagna:

Piace:

• motore fluido e reattivo;?
• ricca dotazione di serie;?
• comfort migliorato.?

Non piace:

• Abs a tratti invasivo;?
• protezione aerodinamica migliorabile;?
• cerchio posteriore da 17” limitante per la Rally Pro.

Triumph Tiger 900 2024: Scheda Tecnica

Queste le specifiche tecniche della nuova gamma Triumph Tiger 900 per il 2024: