A Imola, sulle colline adiacenti all'Autodromo Endo e Dino Ferrari, abbiamo provato in anteprima la naked elettrica di Italian Volt. Un motore leggero e performante, in grado di erogare fino a 150 Cv, ¨¨ alla base del modello prodotto dal gruppo Tazzari Ev di Imola
La mobilit¨¤ elettrica, ormai, ¨¨ una realt¨¤ consolidata nel settore delle auto, e sta iniziando a farsi vedere anche nel comparto motociclistico e nasce nella Motor Valley un nuovo modello destinato a far parlare molto di se per le sue caratteristiche tecniche e dinamiche. Italian Volt ¨¨ un marchio italiano produttore di moto elettriche, fondata nel 2016 a Milano da due motociclisti che hanno fatto il viaggio pi¨´ lungo mai realizzato in moto elettrica (da Shanghai a Milano, sul libro Guinness World Record), il marchio e il progetto sono passati nelle sapienti mani del gruppo Tazzari Ev di Imola e dopo tre anni di lavoro e di sviluppo ecco la Lacama 2.0.
Indice
Lacama 2.0: come ¨¨ fatta
¡ª ?Il lavoro di sviluppo si ¨¨ concentrato soprattutto sulla leggerezza, tallone d'Achille delle moto elettriche, attingendo a mani basse dalla tecnologia della fusione in terra, che fa parte del gruppo Tazzari, si ¨¨ sviluppato un telaio in alluminio in un pezzo unico senza nessun elemento saldato, stesso procedimento per il forcellone. Anche la scelta del motore ¨¨ stata dettata dalla ricerca della leggerezza, in questo caso di tipo assiale collocato nell'asse perno forcellone senza interposizioni di riduzione a ingranaggi. I motori elettrici a flusso assiale, o motori a disco, sono di tipo brushless a magneti permanenti e presentano delle linee di flusso che si richiudono assialmente anzich¨¦ radialmente. Grazie a questa configurazione le superfici utili per la produzione di coppia, cio¨¨ le superfici dove sono disposti i conduttori e i magneti permanenti, sono perpendicolari all¡¯asse. Tutto questo comporta che i motori elettrici a flusso assiale abbiano un aspetto esteriore diverso, maggiore diametro a fronte di minore larghezza, con un ingombro assiale ridotto rispetto al flusso radiale a parit¨¤ di coppia sviluppata.
Lacama 2.0: motore e ciclistica
¡ª ?Anche il pacco batterie ¨¨ sviluppato in casa, contenuto in una fusione di alluminio le singole celle sono immerse in un innovativo sistema a liquido (FluidBattery System) che svolge la funzione di condizionamento della temperatura raffreddando le celle durante il funzionamento e riscaldando le stesse alle basse temperature. Questa scelta garantisce performance pi¨´ elevate fino al 25% grazie al costante raffreddamento delle celle e inoltre garantisce la massima sicurezza in quanto il liquido ¨¨ autoestinguente ed elimina di fatto il rischio di incendio La fusione di alluminio fornisce inoltre una valida protezione meccanica alle celle e svolge anche la funzione di dissipazione del calore essendo a contatto diretto con il liquido di raffreddamento. Per le sospensioni ci si ¨¨ rivolti alla Ohlins con una forcella pluri-regolabile al pari del monoammortizzatore, mentre per i freni la scelta non poteva cadere che su Brembo con dischi flottanti da 320 mm all'anteriore con pinza ad attacco radiale e disco singolo da 245 mm, con pinza a due pistoncini al posteriore. Lacama 2.0 ¨¨ la pi¨´ leggera e con il miglior rapporto peso potenza fra le moto elettriche per uso stradale.
Lacama 2.0: elettronica
¡ª ?La nuova Lacama 2.0 dispone di Abs Cornering, Traction Control, Anti Wheeling (interfacciati con piattaforma inerziale a 6 assi). Ha inoltre quattro riding mode (Wet, Eco, Sport?e Rocket) con parametri di potenza, freno motore settabili su diversi livelli.
Lacama 2.0: il design
¡ª ?Lacama ¨¨ la fusione delle due parole la camaleontica e grazie all'Endless Design si pu¨° creare una moto unica al mondo grazie ad un configuratore rendendo la moto e il pilota parte della filosofia Be unique. Si possono scegliere fra varie estetiche di carrozzeria Body Type che pu¨° essere abbinata a vari Front Type con infinite possibilit¨¤ di combinazione e verniciatura di telaio, forcella, Body e Front Type, oltre a venti colori della sella in ecopelle, che rendono ogni moto un pezzo unico e numerato. Il design pu¨° essere cambiato facilmente in pochi attimi, sia il Body che il Front e i nuovi Type Design che usciranno saranno retrocompatibili permettendo il facile cambio di configurazione estetica del prodotto per sempre, come un camaleonte che si adatta rapidamente all'esigenza del momento, ad esempio cambiando fra un Body monoposto e un biposto all'occorrenza.
Lacama 2.0: come va
¡ª ?Partire prevenuti mentre ci si approccia a provare una moto elettrica attualmente ¨¨ normale, ma questa sensazione ha lasciato spazio immediatamente al timore perch¨¦ la moto che ci viene consegnata ¨¨ un prototipo, con tanto di fili fermati con fascette, centraline aggiuntive sparpagliate qua e l¨¤ e con il telaio grezzo. Essendo tale, la mappatura ¨¨ una sola, non c ¨¨ l'Abs e nessun controllo della trazione o altri aiuti elettronici, e che l'erogazione della potenza ¨¨ stata tenuta bassa fino a circa 60 km all'ora. Una volta saliti sopra si scopre un'ergonomia tanto piacevole quanto ben studiata, un manubrio largo con una giusta piega, se fosse stato di qualche cm in pi¨´ sarebbe stato perfetto, e una sella piatta e rigida senza nessun impedimento con le ginocchia che afferrano facilmente i fianchi belli snelli del telaio. Da fermo il trascinamento del motore elettrico si fa sentire, bisogna metterci un pochino di forza per muoversi un dito sul pulsante di accensione e la Lacama prende vita, con un tocco sull'acceleratore ci si sposta agevolmente anche a bassissima velocit¨¤, il rapporto ¨¨ diretto ma dolce.
Fatta l'abitudine a non avere nessun comando sui pedali e al freno posteriore sul manubrio a sinistra come sugli scooter, iniziamo a muoverci verso le colline di Imola e nei dintorni dell'autodromo. Fino ai 60 km/h l'erogazione ¨¨ lineare con una bella spinta e un rapporto diretto tra comando del gas e spinta sulla ruota posteriore. Appena la strada ce lo concede decidiamo di rompere gli indugi e aggrediamo il fatidico limite, improvvisamente le cose cambiano, la spinta inizia a farsi prepotente, le braccia e le gambe faticano a contrastare la fionda che si ¨¨ creata e bisogna ben aggrapparsi per non scivolare indietro sulla piatta sella. La spinta viene accompagnata da un sibilo simile ad un caccia da guerra in decollo, coinvolgente che richiama, per chi l'ha vissuta, l'epopea dell'entrata in coppia dei due tempi. La Lacama 2.0 non va forte solo in rettilineo, anche nelle curve si percepisce la sostanza del telaio e delle sospensioni, precisa come una lama negli inserimenti si fa accompagnare per tutta la durata della curva senza reazioni strane, si appoggia e scorre con naturalezza. La possente spinta non mette in crisi il telaio e l'assetto, l'anteriore si alleggerisce un attimo per poi riprendere la sua direzione con il posteriore che inizia a faticare a contenere l¡¯esuberanza e questo ci fa capire che senza controlli bisogna usare bene la testa. Anche in frenata non essendoci aiuti sul posteriore che simulino un freno motore, tornano in mente i trascorsi due tempistici, con la moto che si accuccia sull'anteriore e il posteriore in folle che spinge e sembra volerti superare, per fortuna che l'impianto Brembo svolge bene il proprio lavoro. Nel ritorno verso l'azienda ci siamo accorti di come il sibilo di questa moto colpisca particolarmente anche l'interesse delle persone, con questa prova che ci ha resettato il concetto sulle moto elettriche che le bollavano come poco interessanti e coinvolgenti, le potenzialit¨¤ della Lacama ci sono e sinceramente adesso non vediamo l'ora di provare in maniera approfondita la versione definitiva.
Lacama 2.0: la scheda tecnica
La scheda tecnica
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