Dove osano le aquile e... gli enduristi che non temono il freddo, lĄŻaria rarefatta, la disidratazione e soprattutto la fatica. Sostanzialmente, un record; formalmente, una prova estrema, in sella alla nuova bicilindrica boxer tedesca, equipaggiata con le Metzeler Karoo 4
Portare una moto a 6.000 metri di quota ¨¨ intrinsecamente un'impresa difficile. Oltre i 4.000 metri, lĄŻambiente comincia a diventare ostile per un essere umano. LĄŻaria rarefatta impatta violentemente sulle reazioni dellĄŻorganismo e da quella quota in poi, in mancanza di adeguate procedure di acclimatamento progressivo, possono insorgere pericolosi (in qualche caso letali) problemi a livello cerebrale e respiratorio. La saturazione dellĄŻossigeno nel sangue decresce rapidamente a livelli di guardia, battito e pressione aumentano e si va incontro a una rapidissima disidratazione. In queste condizioni, guidare fuoristrada diventa estremamente impegnativo, soprattutto se bisogna gestire una moto di oltre 250 kg, con temperature rigide. ? un compito che richiede una perfetta preparazione fisica e una forza mentale notevole, oltre a capacit¨¤ di guida sopra la media.
moto ad alta quota
ĄŞ ?Per le moto, le difficolt¨¤ sono addirittura maggiori. A 6.000 metri, la ridotta pressione atmosferica porta a una drastica diminuzione di coppia e potenza e solo un'eccellente calibrazione dei sistemi elettronici che garantiscono il miglior rapporto stechiometrico in quota pu¨° rendere possibile il funzionamento e gli avviamenti. Inoltre, fondamentale diventa la capacit¨¤ della ciclistica e degli pneumatici di garantire il massimo della trazione su fondi tra i pi¨´ disparati; dalla roccia alla sabbia profonda, con pendenze elevatissime, incontrando lastre di ghiaccio sul proprio cammino. I protagonisti di questa impresa sono stati Christof Lischka, Vice Presidente Sviluppo Bmw Motorrad, Michele Pradelli, campione italiano di enduro estremo, Karsten Schwers, Capo del Testing di Motorrad, e Salvatore Pennisi, Direttore Testing Department e Technical Relation di Metzeler. ? proprio Pennisi che ci ha raccontato questa avventura.
In cosa consiste il record??
"In?realt¨¤,?pi¨´?che di un record, dobbiamo parlare di un test estremo, pensato, ideato e fortemente voluto per dimostrare come una Bmw R 1300 GS di serie, equipaggiata con le Metzeler?Karoo?4, addirittura fornite come?equipaggiamento opzionale?al momento dellĄŻacquisto della moto, possa affrontare unĄŻimpresa che prevede il superamento di 6.000 metri di quota. In?precedenza, case?automobilistiche hanno dovuto mettere a punto prototipi costosissimi, dotati di tutti gli ausili possibili, con pochissimi riscontri sulla produzione di serie. Dimenticavo... partenza dal livello del mare in meno di 24 ore. Obiettivo raggiunto in 19 ore e 22 minuti".?
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Cosa vi ha portato a scegliere la Bmw R 1300 GS??
"Quando abbiamo visto e provato per la prima volta la Bmw R 1300 GS, ancora allo stadio di prototipo, abbiamo subito capito che rappresentava una grossa evoluzione rispetto alla R 1250 GS. Nel corso dei collaudi siamo rimasti sorpresi dalle doti fuoristradistiche della moto. Ergonomia, gestione motore, trazione; tutto ad alto livello. LĄŻidea di sottoporre la R 1300 GS e le Metzeler Karoo 4 a un test estremo, due mesi dopo la presentazione della moto, ¨¨ stata una meravigliosa follia che gli amici di Monaco hanno accolto con coinvolgimento, dimostrando una grande fiducia nelle nostre capacit¨¤ tecniche e organizzative. Per Metzeler, ¨¨ stata unĄŻoccasione per dimostrare la bont¨¤ delle Karoo 4, le gomme ufficiali del Bmw GS Trophy 2022, in Albania".
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Perch¨Ś avete scelto le Karoo?4??
"Perch¨Ś rappresentano una delle punte di diamante?di Metzeler. Parliamo di uno pneumatico radiale che ingloba le migliori tecnologie del gruppo e che, come ha dimostrato lĄŻimpresa in Cile, anche nel fuoristrada estremo riesce a fornire prestazioni?eccezionali, abbinate a un ottimo rendimento stradale sia sull'asciutto, sia sul bagnato. La simbiosi tra queste gomme e la R 1300 GS si?¨¨?rivelata perfetta, anche per merito degli sviluppi dei?sistemi di assistenza alla guida della moto. Non poteva esserci una scelta diversa. Per preparare lĄŻimpresa, abbiamo effettuato dei test in Sicilia, sullĄŻEtna, insieme ai tecnici e ai piloti Bmw, i quali ci hanno confermato che avevamo fatto la scelta giusta".?
A 66 anni, che allenamento hai seguito per affrontare serenamente delle condizioni di guida cos¨Ź estreme?
?"Per un'impresa del genere la preparazione fisica e la consapevolezza delle difficolt¨¤ e dei rischi che si correranno sono elementi di fondamentale importanza; fanno parte dellĄŻintenso lavoro di preparazione che precede la partenza. Personalmente, non ho voluto sottovalutare nessun aspetto. A 66 anni si ha il vantaggio di una perfetta conoscenza dei propri limiti e dei propri punti di forza. Con lĄŻausilio delle facolt¨¤ di Medicina e di Scienze Motorie dellĄŻUniversit¨¤ Kore di Enna, abbiamo messo a punto un protocollo di allenamento ed effettuato controlli che sono andati avanti per sei mesi. Ho la fortuna di vivere sul mare, alle pendici dellĄŻEtna; ogni mattina, sveglia alle 05:00 una pedalata con la e-bike fino a circa 2000 metri, poi una rapida discesa, per essere in ufficio alle 08:30. E ancora, tanto enduro, quello vero, quello estremo. Durante le ferie, ad agosto, 150 chilometri al giorno, tutti i giorni; nei mesi "lavorativi", 150 chilometri, due volte alla settimana. Infine, alimentazione specifica, idratazione costante e spinning nei giorni di cattivo tempo. Il risultato ¨¨ stato 85% di saturazione a 6000 metri e 98% in iperventilazione. Un ringraziamento particolare a madre natura; il mio corpo reagisce bene alle altitudini estreme".
Raccontaci la partenza, lĄŻarrivo e il passaggio o i passaggi pi¨´ difficili.?
"La partenza dalle rive dellĄŻOceano Pacifico, a Bahia Inglesa, ¨¨ stata densa di emozioni. Gli acclimatamenti ai campi base di Campamento San Juan, a 2.800 metri, i successivi a Laguna Santa Rosa, a 3.800 metri, a Laguna Verde, a 4.300 metri, e gli scouting sullĄŻIncahuasi e sullĄŻOjos del Salado ci avevano preparato a qualcosa di molto duro ma al momento di partire tutto si rimette in gioco. La risalita fino a Laguna Verde, la notte gelata e poi lĄŻascesa al Rifugio Murray e da l¨Ź al rifugio Atacama ed al Tejos, lĄŻultimo trampolino a 5.825 metri; tutto affrontato con una certa scioltezza, per¨° le fortissime pendenze, sprofondando su fondi sabbiosi e su insidiose salite di roccia, ci hanno impegnato tantissimo. Alla soglia dei 6.000 metri ¨¨ venuto fuori lo spirito della squadra, dove tutti hanno lavorato per raggiungere lĄŻobiettivo. Alle 10:22 del 7 Dicembre, Michele Pradelli, Christof Lischka e poi gli altri hanno superato quota 6.000 metri, dopo 19 ore e 22 minuti di indescrivibile fatica".?
Come si ¨¨ comportata la Bmw R 1300 GS? Pregi e difetti.
?"La tranquilla sicurezza e lĄŻentusiasmo con i quali i vertici tecnici di Bmw hanno accolto il nostro progetto hanno rassicurato tutti. A mio avviso, il comportamento della moto fuoristrada ¨¨ da riferimento; in quattro, non siamo riusciti a trovarle un problema. La perdita di potenza in quota ¨¨ stata minima, a testimonianza di unĄŻottima messa a punto dellĄŻelettronica. Abbiamo guidato sempre in modalit¨¤ Enduro Pro e con un -2 a livello di taratura sospensioni, ovviamente disattivando il controllo di trazione. A me sono piaciuti molto lĄŻergonomia, il feeling in condizioni di utilizzo estreme e il cambio. Inoltre, abbiamo rilevato consumi di carburante irrisori, in rapporto alle condizioni di utilizzo e alle prestazioni del motore. Promosso anche lĄŻequipaggiamento di serie; la protezione del motore e la protezione dei cilindri hanno svolto egregiamente il loro lavoro. Insomma, la prova collaudo estremo ¨¨ stata superata con una media da secchiona".
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