Honda X-Adv contro Yamaha TMax: sfida tra maxi scooter

I due imponenti maxi scooter nipponici si contendono lo scettro di assoluti dominatori del segmento, ma sono profondamente diversi tra loro sotto numerosi punti di vista. Ecco i principali

Il segmento dei maxi scooter è un'arena in cui i maggiori costruttori giapponesi si scornano ormai da anni. Honda e Yamaha, in particolare (ma c'è anche Kymco con l'AK550), sono quelli che si contendono il primato grazie ai loro vendutissimi X-Adv e TMax, bicilindrici affidabili e ad alto tasso tecnologico che hanno raccolto enormi consensi un po' ovunque. Lo?Yamaha TMax è il modello che ha praticamente inventato il segmento con l'introduzione della sua prima generazione, datata 2001, al tempo ancora senza iniezione e con un solo disco freno all'anteriore. Negli anni successivi è stato continuamente aggiornato per dominare praticamente incontrastato le classifiche di vendite, ma il suo trono è oggi fortemente insidiato proprio dall'Honda X-Adv, modello lanciato nel 2017 e che anche quest'anno precede il Tmax nelle graduatorie di vendite in Italia. Obiettivamente, la definizione di "maxi scooter" va certamente un po' stretta a un modello dalle caratteristiche così peculiari come l'X-Adv e a ben guardare, nella sterminata gamma Honda, il concorrente diretto naturale del TMax sarebbe il più ‘stradale’ Forza 750. Tuttavia, dati sulle immatricolazioni alla mano, è invece proprio lui il proverbiale "nemico numero uno" del maxi scooter di Iwata sul mercato.? ?

Design diverso, ma ugualmente sontuoso

In termini puramente estetici, TMax e X-Adv si presentano con caratteristiche distinte che ne rispecchiano la rispettiva indole. Il design del maxi scooter Yamaha si è evoluto per oltre due decenni senza mai perdere la personalità lussuosa e sportiva della prima generazione e oggi si propone con un aspetto moderno e filante, oltre che curatissimo nei dettagli. Particolari quali il parabrezza regolabile elettricamente, sella e manopole riscaldabili e il display Tft da 7"?ad alta connettività sottolineano inoltre la grande attenzione prestata al comfort. L'X-Adv, disegnato in Italia, si presenta più spartano nelle linee e con la stessa accuratezza nelle finiture, ma la sua silhouette è più spigolosa e slanciata verso l'alto. Il largo manubrio in alluminio, la strumentazione Tft da 5" montata alta, i cerchi a raggi e le opzionali pedane aggiuntive per la guida in piedi sono tutti elementi che ne sottolineano subito le dichiarate velleità nell'offroad leggero. Quasi equivalente la capacità di carico, con entrambi i vani sottosella da 22 litri.

Oltre 200 cc di differenza

Anche a livello di motore i due maxi scooter nipponici sono profondamente diversi. L'attuale TMax è infatti spinto da un bicilindrico da 562 cc con distribuzione bialbero, 4 valvole e raffreddamento a liquido capace di produrre 47 Cv a 7.500 giri/min e 55,7 Nm di coppia a 5.250 giri/min. Con questi numeri, il TMax è quindi legalmente alla portata dei titolari di patente A2. La sua trasmissione automatica Cvt rasenta ormai la perfezione e le due modalità di guida permettono di modulare la risposta dell'acceleratore in base alla necessità. Il bicilindrico dell'X-Adv ha invece 8 valvole e un'impostazione più motociclistica a cominciare da una cilindrata effettiva di ben 745 cc per arrivare al cambio automatico a doppia frizione Dct a 6 rapporti (che in modalità semi-automatica permette la selezione manuale della marcia) e ai cinque riding modes, tratti praticamente unici nel mondo degli scooter. Per questa unità Honda dichiara 58,6 Cv di potenza a 6.750 giri/min e 69 Nm di coppia a 4.750 giri/min, ma lo propone anche nella versione depotenziata. L'X-Adv è decisamente più parco nei consumi, visto che sul ciclo medio Wtmc è in grado di percorrere 27,8 km con un litro di benzina contro i 20,8 km del TMax, ma anche meno inquinante considerando gli 85 g di Co2 emessi per chilometro contro i 112 g del rivale.

Ciclistica agli antipodi

Le divergenti filosofie costruttive dei due modelli trovano riscontro anche a livello di ciclistica. Il TMax si avvale di un telaio a doppia trave in alluminio pressofuso di derivazione motociclistica in cui il motore è montato per la massima centralizzazione delle masse. Il reparto sospensioni è composto da una forcella rovesciata da 41 mm con 120 mm di corsa e a un forcellone oscillante con 117 mm di corsa, mentre l'impianto frenante conta su due dischi da 267 mm all'anteriore e un disco singolo da 282 mm al posteriore. L'X-Adv si avvale invece di un telaio a diamante in tubi d'acciaio e di sospensioni quasi da fuoristrada, ovvero una forcella rovesciata da 41 mm regolabile nel precarico e in estensione, con escursione di 153,5 mm, insieme a un mono con Pro-Link regolabile nel precarico e 150 mm di escursione. Al reparto freni rispondono invece una coppia di dischi da 296 mm accoppiate a pinze radiali a 4 pistoncini davanti e un disco da 240 mm dietro. Non sorprende il diverso approccio adottato per i cerchi: l'X-Adv ne ha due in alluminio con raggi in acciaio da 17" all'anteriore e 15" al posteriore, il Tmax ne sfoggia invece un paio forgiati in lega a 10 razze da 15", considerevolmente più leggeri rispetto alla precedente generazione.

Ergonomia, peso e dimensioni

Che il TMax sia un modello esclusivamente orientato alla strada è sottolineato da un'ergonomia sportiva ma più rilassata rispetto a quella dell’X-Adv, pensato per concedersi anche qualche divagazione lontano dall'asfalto e per altro più voluminoso tra le gambe. L'altezza sella è più agevole per il primo, 800 mm contro 820 mm, mentre di riflesso la luce da terra è rispettivamente di 135 e 165 mm, ma in proporzione nessuno dei due è particolarmente maneggevole nelle manovre a bassa velocità per piloti di altezza sotto la media. A questo contribuisce anche il peso in ordine che per il TMax è di 218 kg, ovvero 18 kg in meno rispetto ai 236 dichiarati per l'X-Adv pur imbarcando più carburante, 15 litri contro i 13,2 di capacità dell'antagonista. Il maxi scooter di casa Honda è anche leggermente più lungo, con 1.590 mm di interasse contro 1.575, e marcatamente più largo, 940 mm contro 780, caratteristica questa non di poco conto quando si tratta di divincolarsi nel traffico.

Dotazioni comunque al top

Sia il TMax che l'X-Adv non temono confronti?per quanto riguarda l'equipaggiamento. Alcune caratteristiche sono comuni come i gruppi ottici full Led, il doppio cavalletto, la presenza dell'Abs a due canali, l'acceleratore elettronico, il sistema keyless, la porta Usb e il controllo di trazione disinseribile, regolabile su tre livelli per l'alfiere di casa Honda. Il sempre comodo cruise control è invece prerogativa di quello Yamaha, ma solo per il più pregiato allestimento Tech Max che propone anche i comandi retroilluminati al manubrio, il plexiglass elettrico e il mono regolabile. Il fulcro della connettività del Tmax è il già menzionato schermo Tft a colori da 7" che si comanda con un joystick al manubrio e sfrutta l'app MyRide di Yamaha per accedere a MyRide-Link e quindi godere della piena integrazione al proprio smartphone. La navigazione Garmin richiede comunque un apposito contratto di abbonamento. Per la massima interattività col proprio cellulare, l'X-Adv si avvale invece del recente e innovativo?sistema Hsvc che tramite l'app RoadSync consente di?utilizzare?anche i?comandi vocali per?accedere a diverse funzioni.

Conclusioni e prezzo

Come appurato, pur essendo praticamente in competizione diretta tra loro, le attuali versioni 2023 di TMax e X-Adv differiscono in modo sostanziale per molteplici aspetti. Il primo è un prodotto premium puramente stradale che sa muoversi disinvolto in città e non disdegna affatto le scorribande fuori da essa. Forte di un grande equilibrio ed estremamente confortevole, resta un punto di riferimento per la categoria e la scelta ideale per chi vuole spostarsi agilmente su due ruote con comodità e la giusta dose di grinta. In città e fuori. Anche il più potente X-Adv sa muoversi disinvolto nei contesti urbani, ma la sua natura di mezzo ibrido, in sospeso tra scooter e moto adventure, lo rende meno "specialistico" e quindi più impegnativo in questo frangente. D'altro canto, è in grado di concedersi divertenti digressioni nell'offroad che il rivale non può nemmeno sognare. L'ultima discriminante è quella sempre cruciale del prezzo, non particolarmente abbordabile in nessuno dei due casi: il TMax è offerto a partire da 13.499 euro in versione base e da 15.699 nella più accessoriata versione Tech Max; l’X-Adv con allestimento standard?costa invece 12.690 euro, ma è proposto anche in quelli Gravel a 13.990 euro, Adventure a 14.290 euro e Travel, con top box da 50 litri e valigie laterali, a 15.190 euro.