Luca Falcon, veronese di 35 anni, ¨¨ morto in Angola. Dopo avere perso la gamba sinistra con la moglie raccoglieva protesi dismesse e le donava ad adulti e bambini abitanti del continente che amava
Coraggioso, solidale, innamorato delle moto e dell'Africa. Ed ¨¨ in Angola, che ¨¨ morto domenica 3 marzo il veronese Luca Falcon, il giorno dopo il suo trentacinquesimo compleanno, in un incidente contro un camion. Un destino crudele, perch¨¦ Falcon all'inizio di agosto del 2016 aveva rischiato di morire in un altro? incidente a Verona con la sua moto. Dopo due anni di tentativi di recupero della gamba sinistra era stata necessaria l'amputazione. Indossata la protesi, da quell'evento aveva trovato la forza di rinascere per dare un'opportunit¨¤ di vita migliore a chi era rimasto vittima dello stesso destino in Paesi che non possono garantire l'assistenza sanitaria come in Occidente.?
dal primo incidente all'impegno
¡ª ?Ecco allora nascere "Karma on The Road", un'associazione no profit fondata assieme alla moglie Giulia Trabucco, impegnata nella raccolta e nella donazione di protesi usate o dismesse, che poi venivano riutilizzate per dare una qualit¨¤ di vita migliore a persone amputate nei Paesi del terzo mondo, in particolare bambini africani vittime delle guerre. Con la moglie aveva donato a un ospedale ghanese oltre 600 protesi.?
l'ultimo viaggio
¡ª ?In dicembre era tornato in Africa assieme alla moglie con cui viaggiava spesso su due ruote, poi era rientrato in Italia lasciando gi¨´ la moto, una Honda Africa Twin, in vista del suo nuovo viaggio a febbraio, che aveva raccontato sui social. Partito il 4 febbraio da Bologna ha attraversato Nigeria, Camerun, Repubblica del Congo verso Citt¨¤ del Capo. "Raggiunger¨° il Sud Africa o morir¨° provandoci", aveva detto; la moglie Giulia, annunciando la scomparsa del marito sulla pagina Facebook di Karma on The Road, ha riportato questa citazione di Luca.?L'incidente che ¨¨ costato la vita a Falcon ha contorni ancora poco chiari. Lo scontro con un camion sarebbe stato fatale. I familiari si sono messi in contatto con l'Ambasciata d'Italia in Angola per le operazioni di rimpatrio della salma. "La dinamica dell'incidente non ¨¨ molto chiara. Non ho ancora il referto della polizia ma ¨¨ davvero irrilevante. Mi hanno detto che ¨¨ stato istantaneo. Almeno si ¨¨ spento facendo ci¨° che amava di pi¨´ nella vita: viaggiare in moto" ha detto la moglie Giulia.?
il docufilm
¡ª ?"So che gli volevate bene - ha scritto Giulia? - e per questo vi giuro che onorer¨° la sua memoria. Il docu-film uscir¨¤ e sar¨¤ la testimonianza della sua forza, del suo immenso coraggio e di quanto lui ed io siamo riusciti a fare da soli in questi anni. Nessuno dimenticher¨¤, io non potr¨° mai".
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