Il viaggio di Franco e Andrea Antonello per diffondere il loro messaggio di solidariet¨¤. In sella alle loro moto Bmw hanno attraversato l'immenso paese asiatico: "L'India ¨¨ una terra dove l'amore prevale"
In prossimit¨¤ del 2 aprile, giornata mondiale di consapevolezza dell'autismo, Bmw Motorrad Italia ha organizzato una serata speciale al Deus Caf¨¨ di Milano che ha avuto come ospiti d'onore Franco e Andrea Antonello, moto-viaggiatori incalliti che hanno illustrato ai presenti il loro ultimo viaggio in uno dei paesi pi¨´ grandi e suggestivi della terra: l'India. Franco ¨¨ un imprenditore veneto che nutre da sempre una grande passione per le due ruote, Andrea ¨¨ il suo 30enne figlio autistico che da tempo lo accompagna nelle sue spedizioni pi¨´ avventurose. I due sono balzati agli onori delle cronache ormai diversi anni fa per il loro legame unico, hanno scritto libri, sono comparsi in diversi programmi televisivi e sono stati protagonisti del docu-film "Se ti abbraccio non aver paura", uscito nel 2020. La loro storia ha anche ispirato il film "Tutto il mio folle amore" di Gabriele Salvatores, uscito nel 2019. Ma oltre a parlare del loro recente viaggio, la serata meneghina ha rappresentato un'occasione ideale anche per continuare la loro incessante campagna di sensibilizzazione sull'autismo.
6.200 km di solidariet¨¤
¡ª ?Il viaggio di Franco e Andrea, chiamato "Heal India", ¨¨ iniziato da Nuova Delhi il 10 dicembre 2022 ed ¨¨ andato a toccare diverse parti?dell'immenso paese asiatico prima di chiudersi a Trivandrum, sulla costa meridionale. I mezzi da loro scelti insieme ad altri due accompagnatori per questa impresa sono state le G 310 R, G 310 Gs e F 850 Gs di Bmw. "Il progetto di questo viaggio in India ¨¨ stato supportato da BMW Motorrad Italia nel contesto di 'SpecialMente' ¨C ha raccontato Antonello ¨C il programma di responsabilit¨¤ sociale d'impresa del Bmw Group Italia, ed ¨¨ stato pensato per sensibilizzare le persone sulle delicate tematiche che le famiglie con ragazzi autistici devono affrontare quotidianamente". Nel corso del viaggio, durato poco pi¨´ di un mese, sono state toccate alcune delle localit¨¤ pi¨´ famose e suggestive del paese, incluse Mumbai, Calcutta e la citt¨¤ santa di Varanasi, coprendo oltre 6.200 km e permettendo ai suoi protagonisti di immergersi in una cultura unica e indubbiamente molto diversa da quella occidentale.
I bambini delle fate
¡ª ?Franco Antonello ¨¨ anche il fondatore dell'impresa sociale "I Bambini delle Fate" che da ormai 18 anni fornisce supporto ad altre famiglie con ragazzi autistici. Per seguirla ha accantonato la sua carriera imprenditoriale e senza l'aiuto di istituzioni ha messo in piedi una realt¨¤ altamente organizzata, che vive del contributo continuativo di oltre 5.000 aziende e oggi sostiene 92 progetti con 30 dipendenti e circa 50 agenti attivi sul territorio nazionale. "I Bambini delle Fate" punta anche ad avvicinare la gente al mondo dell'autismo e i viaggi di Franco e Andrea assolvono anche a questo scopo. Il primo ebbe luogo nel 2010, configurandosi inizialmente come la classica attraversato coast-to-coast degli Stati Uniti per poi proseguire inaspettatamente fino al Brasile. Da quest'esperienza scatur¨¬ il loro primo libro "Se ti abbraccio non aver paura" che fu decisivo per dare la prima visibilit¨¤ pubblica alla loro incredibile storia. L'ultimo, almeno per il momento, ¨¨ stato Heal India.
esperienza indimenticabile
¡ª ?Al di l¨¤ della grande avventura vissuta in un paese enorme e culturalmente affascinante, Heal India ha permesso a padre e figlio di rafforzare il loro legame gi¨¤ cos¨¬ speciale alla luce della passione per le due ruote. Nel corso del viaggio i due protagonisti hanno affrontato diverse peripezie, strade clamorosamente dissestate, un traffico costante, con colpi di clacson pressoch¨¦ continui, ma nel processo hanno conosciuto tanti abitanti del luogo e accumulato un incredibile bagaglio di esperienze che potranno condividere per sempre. E per immortalare l'esperienza si sono anche fatti fare lo stesso tatuaggio, l'Om, il mantra indiano per eccellenza, ad enfatizzare la loro intenzione di essere sempre gentili e sorridenti con tutti . "L'India ¨¨ una terra dove l'amore prevale ¨C ha spiegato Franco ¨C dove attraverso gli occhi di chi incontra si comprende che basta poco per essere davvero felici e che la felicit¨¤ si nasconde dentro di noi. In questa nuova esperienza, la vita, anche quella "autistica", viene vista con altri occhi, con altra filosofia. Con una sensibilit¨¤ intuitiva che aiuta a comprendere l'altro. Anche Andrea ha colto in pieno questo aspetto, raccontando con le sue parole che l'India ¨¨ piena di persone calme con tutto il caos intorno".
il sostegno di bmw
¡ª ?Alla serata milanese ha presenziato anche Alessandro Salimbeni, direttore generale di Bmw Motorrad Italia, che ha cos¨¬ illustrato il coinvolgimento della casa bavarese nell'iniziativa: "Questo progetto con cui abbiamo sostenuto l'operato dei Bambini delle Fate ¨¨ incentrato sul tema dell¡¯inclusione sociale, che ¨¨ il fronte dove Bmw ¨¨ attiva all'interno del nostro programma di responsabilit¨¤ sociale SpecialMente. Mi piace dire che la moto di per s¨¦ ¨¨ inclusione: non ¨¨ infatti solo un mezzo di trasporto, ma ¨¨ uno stile di vita che ci aggrega, che ci unisce in una grande community dove anche prodotti molto esclusivi, come una moto Bmw, diventano uno strumento di inclusione. I motociclisti, infatti, anche se non si conoscono, si piacciono, si salutano quando si incrociano, si fermano ad aiutarsi a vicenda in caso di bisogno, vivono in sintonia condividendo questa passione". Anche se sono appena tornati dall'India, Franco e Andrea Antonello hanno gi¨¤ messo gli occhi sul continente africano per la loro prossima spedizione da vivere secondo il loro motto: "Ogni giorno, da ogni punto di vista, miglioro". Visitate il sito ufficiale de "I Bambini delle Fate" per saperne di pi¨´ sulla loro storia e le loro encomiabili iniziative.
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