Dal salone dell¡¯auto di Parigi il presidente annuncia: ¡°Non siamo pronti a fare consolidamenti¡±. All¡¯amministratore delegato la palla in attacco: "Mi chiedete di risolvere problemi creati da altri, potrei dover fare cose che non saranno accolte bene".
Ore lunghissime per Stellantis al salone dell¡¯auto di Parigi 2024, all¡¯insegna di nervosismo cos¨¬ palpabile che ha richiesto in serata l¡¯intervento del presidente del consiglio di amministrazione John Elkann a smentire "la?madre di tutte le voci", la prospettiva di una fusione con il gruppo Renault. "Siamo davvero concentrati sull'attivit¨¤, al livello dei nostri azionisti di riferimento, del consiglio, del nostro Ceo e della squadra dirigente. Non su possibili distrazioni che verrebbero rappresentate da operazioni di consolidamento, qualunque esse siano", ha dichiarato Elkann all'agenzia France Presse, spedendo un messaggio diretto all¡¯Eliseo e al presidente della Repubblica Macron, che non ha certamente mancato nel pomeriggio la sua proverbiale visita ai padiglioni del Parc Expo di Versailles. ''Non siamo pronti a fare consolidamenti, ma non siamo nemmeno pronti a deconsolidare. Non ¨¨ il momento'' ha poi puntualizzato Elkann,?tentando di chiudere un concetto, almeno nel brevissimo periodo. Il momento della verit¨¤ sar¨¤ infatti quello della comunicazione dei dati di bilancio 2024, la prossima primavera. Un tempo delle scelte che l¡¯amministratore delegato Carlos Tavares ha bene in mente.
tagli e ritagli
¡ª ?Scalpore internazionale ha fatto l¡¯intervista del manager portoghese al quotidiano economico francese Les Echos prima dell¡¯apertura del salone dell¡¯auto. "Non scarto nulla" ¨¨ stata la sua risposta all¡¯ipotesi di tagli ai posti di lavoro, una posizione in effetti sfumata nelle ore successive al primo ingresso al Salone dell¡¯auto: "La salute finanziaria di Stellantis non passa unicamente dalla soppressione di posti, ma attraverso tante altre cose: immaginazione, intelligenza, innovazione. Che ¨¨ quello che stiamo facendo". Il taglio all¡¯occupazione e la chiusura di fabbriche "non ¨¨ al centro della nostra riflessione strategica", ha insomma puntualizzato il Ceo Stellantis nell¡¯ennesimo passo indietro a coprirsi che segue quello in avanti, ad alzare la pressione sul governo Europeo e italiano. Tavares si muove come nella scherma. "Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro. Non sono un mago, sono un essere umano come voi" aggiunge, puntando dritto alla normativa sulle emissioni che segna dal primo gennaio 2035?lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel nell¡¯Unione. Poi ancora una mossa a coprirsi, perch¨¦ a nostra domanda diretta propone nuovamente una giustificazione collettiva alla richiesta di nuovi incentivi all¡¯acquisto di auto elettriche ''Non chiediamo soldi per Stellantis. Chiediamo soldi per i cittadini". E ancora?in avanti, Tavares, con un colpo: "Dov'¨¨ lo studio di impatto dell'Unione europea sulle possibili conseguenze? Perch¨¦ non ascoltano? Come posso rassicurare sul fatto che il?caos che ¨¨ stato creato sar¨¤ risolto da una casa automobilistica come Stellantis? Io devo pensare alla sopravvivenza della mia societ¨¤. Non posso escludere alcuna possibilit¨¤ per garantire la redditivit¨¤ e la sopravvivenza della mia societ¨¤. Mi chiedete di risolvere problemi creati da altri, per risolvere quelle situazioni potrei dover fare cose che non saranno accolte bene".
In teatro?
¡ª ?La cronaca dei movimenti di Carlos Tavares, della sua dialettica molto diretta e perfino del suo atteggiamento gestuale, da Parigi, ¨¨ quella di un manager nella sostanza solidamente al comando, ma che nella forma ricorda come onorer¨¤ "in modo iperprofessionale e motivato il suo contratto", con una scadenza che resta fin troppo ravvicinata a gennaio 2026: "Posso rassicurarvi che non c'¨¨ alcun legame tra le difficolt¨¤ riscontate quest'anno e la data della mia andata in pensione a 68 anni. Dopo 45 anni di industria automobilistica, penso sia normale voltare pagine e passare a qualcos'altro". Eccolo l'ennesimo passo di scherma, senza poter evitare per¨° l¡¯evidenza, immaginare lui per primo una successione a se stesso per forza maggiore, "consigliata" a Stellantis da scenari critici che Tavares sta gestendo in prima persona e che difficilmente consentiranno i tempi tecnici di un passaggio di testimone. Si dice "totalmente aperto" a proseguire, il dialogo con il governo italiano, ma a nostra domanda diretta su quali siano le?richieste a Palazzo Chigi, che aiuterebbe elencare in modo anche elementare, ripete un generico invito: "L¡¯Italia deve sceglie di competere. Faremo del nostro meglio per risolvere la situazione, ma il governo non pu¨° mettersi da parte e dire: "Aspettiamo finch¨¦ non avrete risolto la situazione". Il governo deve fare la propria parte. Tutto questo ¨¨ frutto di una normativa fatta dai Paesi Ue, Italia inclusa". A chiudere, quella che nelle intenzioni di Tavares sarebbe una stoccata se non vincente, almeno convincente: "L'anticipo al 2025 della produzione della Fiat 500 ibrida a Mirafiori, avr¨¤ un impatto molto positivo e molto significativo. Penso che la produzione sar¨¤ nell'ordine di 80-100.000 vetture all'anno. Guardiamo alla fine del 2025". Solo poche settimane dopo Tavares dovrebbe uscire di scena, anche se nel frattempo possono ragionevolmente cambiare tanto il nome che la gestione del teatro.
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