Abarth 500e elettrica: prova e confronto con la 695 termica

In pista e su strada con la prima EV dello Scorpione: miglior guidabilità e più efficacia nel misto. Il rombo degli scarichi Record Monza è riprodotto dall’Abarth Sound Generator

? un ragionamento complesso quello che bisogna fare nel giudicare la Abarth 500e, la prima auto elettrica dello Scorpione. D’altronde si tratta di una vettura che rompe col passato e crea il nuovo corso Abarth. Innanzitutto, da un punto di vista razionale e osservando ciò che sta succedendo al settore automotive in Europa, con questa mossa la casa italiana si porta avanti e anticipa le normative del futuro prossimo. Il difficile, allora, viene dal lato emozionale, quando si pensa al passato glorioso di questo marchio nel secolo scorso e poi tornato in auge nel 2008 con la presentazione della Nuova 500, una delle sportive più popolari ancora oggi grazie anche al suo prezzo accessibile. E, dunque, a ciò che Abarth ha sempre rappresentato: scarichi fumanti, cofani aperti, sound pazzesco e tanta passione, specie tra i giovani. Ecco, con la 500e si dimentichi tutto ciò, per ovvi motivi di motorizzazione. Allora dipende da come la si inquadra: se per un attimo si accantona ciò che Abarth è stata in oltre 70 anni di storia e la si percepisce come un progetto a sé stante, si vedrà una piccola elettrica divertente, brillante, accattivante esteticamente e migliorata – sia rispetto alla Fiat 500e che alla 695 endotermica – sotto diversi punti di vista. Se invece si cerca il coinvolgimento emotivo ricordando il passato, beh in quel caso le aspettative potrebbero essere deluse. E poi il prezzo: è vero che con un listino d’accesso di 37.950 euro costa persino meno della Fiat 500e La Prima. Ma non distanti da questa cifra ci sono auto elettriche di segmenti superiori con autonomie ben maggiori e prestazioni ancor più esaltanti.

Abarth 500e: come è fatta, il design

Il look aggressivo della Abarth 500e è sottolineato da un frontale grintoso che si caratterizza per l’eliminazione di un componente per la firma luminosa, la grande scritta Abarth nella zona centrale, il logo Abarth classico sul cofano e un paraurti elaborato con la presenza, agli estremi, di due elementi che ricordano le chele dello scorpione. Al posteriore, invece, fa la sua comparsa un diffusore specifico con alcuni elementi a trapezio. Lateralmente spiccano il logo Abarth attraversato da una saetta, a sottolineare l’ingresso nell’era dell’elettrificazione. I cerchi sono da 17 o 18” (questi ultimi di serie per l’edizione limitata a 1949 esemplari Scorpionissimo e per la Turismo). Il coefficiente aerodinamico è di 0,32, con la sagoma della vettura che mantiene le linee tonde che da sempre hanno caratterizzato la 500.

Abarth 500e: come è fatta, gli interni

Tre porte e quattro posti, come da tradizione Abarth. La vivibilità posteriore è quel che è: d’altronde con 367 cm di auto non si possono fare miracoli. Davanti, però, c’è molto più spazio per guidatore, passeggero ed eventuali oggetti da trasportare. La piattaforma messa a disposizione dalla Fiat 500e, sotto questo punto di vista, aiuta. E qui si ha la massima espressione di ciò che dalla piccola utilitaria i tecnici Abarth sono riusciti a tirar fuori, donandole un aspetto più premium e al contempo sportivo, senza sfociare nel racing. La scelta dei materiali è azzeccata, con l’utilizzo dell’Alcantara per i sedili e ripreso nelle zone laterali del volante, dove si tengono le mani. La seduta è certamente più comoda rispetto a quella dell’endotermica, con i sedili che sono privi della parte rigida dietro pur avendo un aspetto sportivo. Ben rifiniti e con cuciture a contrasto, si sposano a meraviglia col volante che ricorda, per forma, le chele dello scorpione. ? inoltre impreziosito dal punto zero a contrasto. Digitale l’infotainment, con lo schermo centrale dal forte sviluppo orizzontale da 10,3” e cruscotto che forniscono tutte le informazioni necessarie, compresi alcuni parametri relativi alle performance. Non semplicissimo e super intuitivo il menu del digital cockpit, gestibile tramite le frecce al volante comandabili tramite il pollice della mano sinistra.

Abarth 500e: come è fatta, la tecnica

Passo allungato di 24 mm, carreggiata allargata di 60 mm, 40 kg in più della 500 elettrica, distribuzione pesi 57-43%, telaio ottimizzato per la guida sportiva e molle delle sospensioni irrigidite rispetto a quelle della Fiat 500e. Dal punto di vista tecnico sono questi gli elementi sui quali i tecnici Abarth hanno lavorato. A ciò si aggiunge il motore elettrico: è lo stesso che equipaggia la sorella Fiat, con batteria da 42 kWh, ma qui è portato a 155 Cv di potenza massima e 235 Nm di coppia. L’incremento di 37 Cv permette accelerazioni da 0 a 100 km/h in 7 secondi netti (ma solo se la batteria ha uno stato di carica maggiore o uguale al 90%) mentre la velocità massima è limitata a 155 km/h, in effetti un po’ pochino per un’Abarth se pensiamo che, ad oggi, diversi possessori di 595 e 695 non disdegnano affatto giornate in pista. A differenza della Fiat 500e, l’Abarth monta freni a disco anche al posteriore. L’autonomia dichiarata è di 265 km, ma dipende sempre da come la si usa: se ci si fa coinvolgere dall’Abarth Sound Generator e si continua ad accelerare in modalità Scorpion Track, sarà difficile avere tale riferimento chilometrico con una ricarica completa. A proposito: l’auto accetta la ricarica in corrente continua fino a 85 kW, in corrente alternata fino a 11 kW. La batteria, quasi 300 kg, partecipa significativamente al peso della vettura: 1.290 kg.

Abarth 500e: confronto in pista con la 695

Il primo contatto con la Abarth 500e è in realtà un confronto diretto. I ragazzi dello Scorpione mettono a disposizione una sfilza di 695 endotermiche con motore 1.4 T-Jet da 180 Cv di potenza con cui entrare, prima, sul misto Alfa del centro prove Balocco. Ecco l’Abarth che conosciamo: una compatta sportiva dal rombo melodico e che il cambio manuale a 5 marce ne esalta il piacere di guida e il coinvolgimento al volante. Pur con le limitazioni del caso: seduta alta e baricentro pure, con conseguenti limiti per il telaio. Cambio auto e si sale sulla 500e: ancor prima di approcciare la pista emerge il maggior comfort dei sedili e la miglior impugnatura del volante, oltre che una seduta migliorata seppur ancora piuttosto alta. Poi, una volta sul tracciato emergono altri aspetti: con l’elettrica si è più veloci, a sensazione, in ingresso e percorrenza di curva, con un assetto più stabile e bilanciato, probabilmente grazie alla collocazione della batteria, con i 295 kg a livello del pavimento. In ripartenza dalle curve lente la 500e scatta via e prende margine sulla 695, salvo poi – sempre a sensazioni – farsi recuperare una volta passati i 100 km/h, vale a dire quando l’effetto elettrico tende a svanire e l’endotermico è nel pieno della sua erogazione tra terza e quarta marcia. In fondo al rettilineo principale si tocca la medesima velocità, che corrisponde anche a quella di punta della 500e: 155 km/h, in effetti un po’ pochino per un’Abarth. Il peso in più non è trascurabile (circa 200 kg a sfavore dell’EV) ma una miglior ripartizione dei pesi fa sì che il baricentro dell’elettrica risulti essere più in basso. Da qui la percezione di ingressi in curva migliori e percorrenze più dirette. Per una guida sportiva non eccelle lo sterzo, leggero in alcune situazioni e non così diretto come ci si aspetterebbe.

Abarth 500e: come va su strada

Terminata l’attività in pista, si punta verso il biellese alla ricerca di qualche curva su strada. Qui emerge la doppia anima della 500e, un’auto sì tendente alla compatta sportiva ma nulla di estremo, certamente più confortevole della 695 su buche, pavé e asperità che si possono incontrare su un qualsiasi manto stradale italiano. ? un buon compromesso tra la ricerca della sportività e la vivibilità, che forse un po’ mancava alla 695. La neo arrivata ha un menu del digital cockpit un po’ intricato, tant’è che si fa un po’ fatica a capire dove e come attivare l’Abarth Sound Generator. Una volta attivato, il rombo degli scarichi Record Monza è riprodotto più o meno fedelmente dentro e fuori l’abitacolo. Nell’uso sportivo o in condizioni di continue ripartenze può risultare anche piacevole. Lodevole, sotto questo punto di vista, lo sforzo dei tecnici Abarth nel dare una voce a un’auto che una voce, in realtà, non ha, in quanto elettrica. E si torna al discorso di come la si inquadra: se vista come naturale prosecuzione della 695, si rimpiangono i terminali di scarico veri. Se la si percepisce come lavoro parallelo alla 695, come nuovo progetto distaccato da ciò che Abarth è stata dal 1949 ad oggi, allora il sound risulta piacevole.

Abarth 500e: come va, la dinamica di guida

Tra le curve del biellese la Abarth 500e si mette a nudo: complice il baricentro più basso, la carreggiata allargata e il passo maggiorato, la prima EV dello Scorpione ha una guidabilità ed una facilità di guida superiori alla 695. Più bilanciata, più sicura, più veloce. Dove la 500e perde è nel coinvolgimento alla guida: l’assenza del cambio, il sound riprodotto, la seduta più comoda e meno estrema la rendono un’auto più vicina a tutte le altre, con meno anima rispetto alle endotermiche dello Scorpione attualmente a listino. Se invece – e si torna, per la terza ed ultima volta, al discorso del come la si percepisce – la si interpreta come una nuova proposta elettrica, beh ha molto da dire e ha più carattere rispetto a tante altre EV.

Piace

• Interni: il volante è bello da vedere e da impugnare, con l’Alcantara ai lati e il punto zero a contrasto. Inoltre ha le sagome dello scorpione, un bel richiamo al brand. I sedili sono sportivi ma non estremi, garantiscono anche una buona dose di comfort rispetto a quelli della 695 endotermica. I materiali usati sono piacevoli alla vista e al tatto?
• Comfort: anche in modalità Scorpion Track l’assetto dell’auto non risulta essere eccessivamente rigido?
• Efficacia: nel misto Alfa a Balocco risulta di poco più efficace della 695 endotermica grazie alla prontezza del motore elettrico (che però allunga poco) e all’assenza del cambio marcia. Inoltre, si riesce a portare un pizzico di velocità in più in staccata e in percorrenza curva

Non piace

• Anima: il coinvolgimento alla guida è nettamente inferiore a quello che si ha sulla 695 endotermica
• Potenza: soli 155 Cv a disposizione, perché il motore e la batteria sono gli stessi della Fiat 500 elettrica. Inoltre è meno potente sia della 695 che della 595. Non è una questione di potenza in sé, ma di distinzione