Porsche Macan 2024, tutto sulla tecnica del nuovo Suv elettrico

Abbiamo toccato con mano e studiato da vicino il nuovo Suv di Zuffenhausen a poche settimane dal lancio: ora è 100% elettrico e vanta potenze fino a 612 cavalli. Tutte le informazioni sulla sua meccanica

Alta tensione, in tutti i sensi. Quella che ci si aspetterebbe da una casa che sta per lanciare l’erede della sua vettura di maggior successo, stravolgendone completamente la meccanica e trasformandola in una vettura 100% elettrica. Una mossa che, quando fu annunciata, aveva generato un grande clamore. E invece, nella casa della Macan si respira un’aria di serenità. Siamo a Lipsia, nell’impianto dove, dal 2013, il Suv di Porsche è prodotto, oltre ad essere messo a punto. Non a caso è il direttore della fabbrica ad accoglierci, rimarcando i successi dell’impianto sassone, che in vent’anni è arrivato a produrre oltre 1,8 milioni di esemplari e che dà lavoro a 4.400 persone. Dopo il successo della Taycan, per la casa di Zuffenhausen inizia una nuova fase di elettrificazione del marchio - che si affianca, va ricordato, a una costante ricerca nello sviluppo nel campo degli e-fuel per permettere ai celebri motori termici Porsche di coesistere.?

l'anteprima

Questa fase si aprirà fra pochi mesi, quando la nuova Macan elettrica sarà lanciata. Nel frattempo, siamo qui per osservare il dietro le quinte, produttivo e ingegneristico, della vettura su cui tutto il mondo dell’auto di lusso sta puntando gli occhi. Ma siamo soprattutto venuti per avere un primo (e agognato) assaggio da passeggeri delle sue doti dinamiche. Nella fabbrica è tutto pronto per la nuova sfida: le prime scocche nude della Macan sono comparse sulla linea di produzione ed è già chiaro che lo stile della vettura rappresenta un’evoluzione dell’attuale generazione. Il vero grande punto di rottura è, ovviamente, nascosto sotto la carrozzeria.

evoluzione della specie

Il punto focale della Macan elettrica è la nuova piattaforma Ppe, che sta per Premium Platform Electric. Nata dalla collaborazione fra Porsche e Audi, ospiterà i futuri modelli della fascia medio-alta dei due marchi. Dotata di un’architettura a 800 volt e di motori elettrici sincroni ad eccitazione magnetica permanente, presenta un insieme di tecnologie simili a quelle incontrate sulla sportiva Taycan. Rispetto a quest’ultima, tuttavia, sono state apportate numerose migliorie, a partire dal motore stesso. In particolare è stata cambiata la disposizione dei magneti all’interno dei rotori, secondo una tecnica nota come la laminazione “a doppia V”: i fili in rame dello statore del motore anteriore sono stati avvolti a forcina (o Hairpin), mentre per il motore posteriore è stato utilizzato un metodo “I-Pin”.

una questione di avvolgimento

Quest’ultima disposizione determina un processo di saldatura dei fili più complesso, ma allo stesso tempo ha permesso agli ingegneri Porsche di aumentare il livello di riempimento del rame nelle scanalature dello statore, dunque di immagazzinare maggiore energia. Oltre a questo intervento, sono state apportate modifiche alla giacca di raffreddamento dei motori per ottimizzare le performance nell’uso intenso.

potente e bilanciata

Modifiche utili, dato che già dal lancio la Macan sarà offerta in una variante con potenza di 450 kW (o 612 cavalli) e una coppia superiore ai 1.000 Nm. Ma ci saranno anche versioni meno potenti, anche a trazione posteriore.?Le differenze nelle motorizzazioni riguarderanno soprattutto il retrotreno, dato che per l’alto di gamma il motore posteriore è leggermente più grande. Per inciso, per ottimizzare il bilanciamento dei pesi questo’ultimo è stato posizionato nella posizione più arretrata possibile. Il risultato è rapporto di 48:52.

la trasmissione è nuova

La potenza sarà gestita, a differenza di quanto abbiamo visto sulla Taycan, da una trasmissione a singola marcia. Questa tuttavia presenta due distinti sistemi di ingranaggi: al posto di una grande ruota dentata, troviamo due ruote dentate di piccole dimensioni. Questa soluzione semplifica il design della trasmissione rispetto a quella della berlina sportiva, che ha un cambio a due velocità, ma la rende più compatta e ottimizza al contempo l’efficienza del motore, adattandolo ad esigenze diverse, come quelle di off-road.

inverter più efficiente

Facciamo un piccolo ripasso: l’invertitore di impulsi è un componente fondamentale nei sistemi di trazione elettrica. La sua funzione principale è quella di convertire l'energia continua fornita dalla batteria del veicolo in energia alternata necessaria per alimentare il motore elettrico. Sulla Macan sono stati operati dei miglioramenti anche sotto questo aspetto: nell’inverter sull’asse posteriore viene utilizzato il carburo di silicio come materiale semiconduttore.

carburo di silicio

Questo materiale presenta vantaggi significativi rispetto ad altri semiconduttori, come il silicio tradizionale. La sua elevata resistenza elettrica e termica consente infatti una riduzione notevole delle perdite di conduzione e commutazione nell'invertitore di impulsi. Di conseguenza, l’invertitore può trasmettere energia al motore elettrico con maggiore rapidità. Secondo gli ingegneri Porsche, ciò permette di aumentare l’efficienza della Macan poiché consente di sfruttare maggiormente il motore elettrico posteriore, che è l’unico a fornire trazione in condizioni di guida normali, mentre quando è richiesta performance o maggiore aderenza, entra in azione il motore anteriore.

pronta per le curve

Oltre a prestazioni adeguate, l’erede elettrica di un Suv di grande successo come la Macan deve soprattutto essere agile e divertente da guidare, nonostante la massa elevata tipica delle auto elettriche. Per questo motivo e per compensare l’aumento del passo, la Macan è stata dotata per la prima volta di un sistema di sterzo anche sull’asse posteriore, che secondo Porsche garantisce alla Macan un raggio di sterzata di soli 11,1 metri. Sul fronte delle sospensioni, sull’avantreno è stata adottata una sospensione a doppio braccio oscillante con ammortizzatori su livelli separati, mentre al posteriore si trova un multi-link.

ammortizzatori a doppia valvola

Sul modello di punta, il propulsore elettrico è fissato direttamente alla carrozzeria della vettura, al fine di garantire una maggiore rigidità torsionale e minori vibrazioni. Sempre per questa versione, è di serie un differenziale autobloccante elettronico sull’asse posteriore.?Sono inediti per la Macan anche gli ammortizzatori a controllo elettronico: simili a quelli già visti sull’ultima versione della Panamera, hanno una doppia valvola per la gestione separata di estensione e compressione delle molle. Sulla Macan saranno offerte tre misure di pneumatici, con dimensioni da 20, 21 o 22 pollici.

batterie più sostenibili

Tutte le Macan saranno equipaggiate con una batteria al litio-ion da circa 100 kWh. Questa batteria, situata nel sottoscocca e protetta da un paraurti inferiore in composito di fibra di vetro, è riparabile, con la possibilità di sostituire uno dei 12 moduli che la compongono. All’interno di essi si trovano le celle prismatiche ad alta densità energetica e una miscela di nichel, cobalto e manganese. Questa chimica ha permesso di ridurre del 60% il cobalto e di ottenere il 30% in più di densità energetica rispetto alla precedente generazione di batterie.

la sicurezza prima di tutto

Un sistema di gestione della batteria controlla la distribuzione dell'energia elettrica, monitorando tensioni delle celle e il flusso di corrente ad alta tensione. Sono previste ulteriori misure di sicurezza, come un'unità di isolamento pirotecnico, che disattiva automaticamente il sistema ad alta tensione al fine di garantire sicurezza in caso di sovratensione, corto circuito o incidente.

ricarica veloce

? giunto il momento di toccare un tasto solitamente dolente quando si parla di auto elettriche: la ricarica. Ma a dire il vero la Macan elettrica è una delle auto con la capacità di ricarica dichiarata più alta sul mercato. Dotata di un’architettura a 800 volt che le consente di ricaricare fino a 270 Kw, dunque di passare dal 10 all’80% di ricarica in 22 minuti. A patto, ovviamente, di trovare una stazione di ricarica adeguata. Se quest’ultima opera a 400 volt, la Macan usa un escamotage: il cosiddetto Bank charging. In breve, la Macan è in grado di suddividere la batteria in due parti e di ricaricare queste ultime in parallelo ricevendo fino a 150 kW l’una. E per velocizzare ulteriormente il processo di ricarica, sarà possibile associare alla vettura un contratto con un fornitore di energia elettrica, con una conseguente facilitazione del Plug & Charge.

se freni rigenera energia

Sulla Macan è previsto un sistema di rigenerazione dell’energia in frenata, che consente di recuperare fino a 240 kW, ma, come sulla sportiva Taycan, la Macan può anche veleggiare. La logica di funzionamento è diversa a seconda delle velocità: alle basse andature il propulsore viene spento, mentre a quelle alte viene tagliata la potenza. ? disponibile anche una modalità intermedia, che attiva la rigenerazione fornendo una decelerazione dalla forza simile a quella di un tradizionale freno motore.

un assaggio in pista

Dopo aver ricevuto le dovute spiegazioni tecniche dagli ingegneri, abbiamo avuto l’occasione di provare due vetture da passeggeri. La prima è la più potente, da 612 cavalli, sul circuito del centro prove di Porsche a Lipsia. Un tracciato veramente impressionante, dove sono state ricreate, seppur in versione ridotta, alcune delle curve più iconiche di tracciati in tutto il mondo.?

queste curve già le abbiamo viste

Fra le più riconoscibili, il Karoussel del Nürburgring, ideale per mettere a punto le sospensioni di un’auto, e il vertiginoso Cavatappi di Laguna Seca. Oltre ovviamente a un rettilineo, alla fine del quale la Macan elettrica raggiunge i 190 km/h. Nelle mani esperte dei collaudatori, la Macan ha impressionato per scatto da ferma, accelerazione e stabilità sul bagnato, perdendo aderenza solo quando “forzata” dai collaudatori al fine di dare spettacolo.

a prova di carro armato

Il circuito dedicato alla guida in fuoristrada è altrettanto suggestivo: si tratta infatti di un vecchio centro prove sovietico (siamo nell’ex Germania dell’Est) dove venivano testati veicoli militari e carri armati. Presenta numerosi punti dove testare la Macan su pendenze longitudinali e laterali, piccoli tratti veloci su sterrato e addirittura un guado. La vettura in prova era dotata dei cerchi da 20 pollici, i più piccoli disponibili, con una spalla da 55 millimetri all’anteriore e da 45 millimetri al posteriore.?

più capace del dovuto

La Macan ha dimostrato ampie capacità su questo percorso, che non riproduce neanche lontanamente l’uso che la maggior parte dei clienti farà di questa vettura. Ma è stato in ogni caso un test utile per convincerci che, se Porsche vent’anni fa, con la prima Cayenne, ha dimostrato di saper progettare un Suv in grado di coniugare sportività e off-road, oggi è riuscita a reinterpretare quella filosofia anche in chiave elettrica.