Salirci ¨¨ il sogno di tanti bambini, e non si pu¨° negare che desti la curiosit¨¤ anche degli adulti: il camion dei pompieri ¨¨ uno dei mezzi tra i pi¨´ speciali della categoria. Dal motore che lo spinge agli infiniti strumenti che si trovano sotto le misteriose saracinesche, ecco tutto quello che c'¨¨ da sapere sul compagno pi¨´ affidabile dei Vigili del fuoco
Spesso lo si vede lungo le strade di citt¨¤ e fuori i centri urbani, con le luci blu accese e con una sirena che, se si ascolta bene, ¨¨ leggermente diversa da quella delle ambulanze. Rosso come il fuoco che andr¨¤ a spegnere, agile anche nelle vie pi¨´ strette del centro: ¨¨ il camion dei Vigili del fuoco. Un mezzo speciale che con le sue mille peculiarit¨¤, ha il solo obiettivo di fornire ai pompieri il necessario per salvare e salvaguardare quotidianamente cittadini, animali, ma anche l'ambiente e il benessere della citt¨¤. Dentro le saracinesche che percorrono tutto il profilo del veicolo si nascondono strumenti di ogni genere, ognuno con una funzione ben specifica, non solo per affrontare incendi ma anche per soccorrere persone in situazioni pericolose, come incidenti stradali. Il nome corretto ¨¨ autopompa serbatoio, da cui viene l'acronimo Aps: il comando dei Vigili del fuoco di Milano ne conta 10 in servizio. Ecco tutto quello che c'¨¨ da sapere su questo mezzo speciale.
i motori
¡ª ?L'autopompa serbatoio si basa su pi¨´ telai derivanti da vari marchi nel settore dei mezzi pesanti: nel caso del comando di Milano, a fornirli sono Mercedes, Iveco, Magirus,?Man e Volvo. Sar¨¤ poi la Bai - Brescia Antincendi International - a occuparsi di trasformare il telaio di un semplice camion in un veicolo antincendio e di soccorso. Cambia quindi la funzionalit¨¤ ma non il motore, che si tratta principalmente di un 6 cilindri in linea e la cui potenza pu¨° variare dai 200 ai 500 cavalli a seconda del motore originale di quel telaio. Per esempio, l'autopompa Iveco EuroCity 2020, attualmente in servizio a Milano, monta un 6 cilindri diesel da 250 Cv per una massa complessiva di 12 tonnellate, mentre il Mercedes Actros, con 18 tonnellate di massa, ¨¨ spinto da un motore da 12 litri per 407 Cv di potenza. I mezzi pi¨´ recenti concepiti per i Vigili del fuoco hanno il limitatore posto a 90 km/h anche nei tratti autostradali: prima di questa imposizione non superavano comunque i 110 orari.
gli interni
¡ª ?Anche l'abitacolo del camion dei pompieri viene appositamente modificato dalla Bai per permettere loro di essere agili nella preparazione all'intervento, anche durante la marcia. Una squadra in partenza ¨¨ composta da almeno 5 persone: l'autista e il capo squadra che si siedono nell'abitacolo frontale e tre vigili seduti dietro. Mentre l'abitacolo dell'autista non cambia molto rispetto a quello originale, in quanto permette gi¨¤ di avere tutti gli strumenti per controllare i dati del veicolo in tempo reale, il gruppo radio e il navigatore, ¨¨ la panca posteriore ad essere davvero fatta su misura. In vista di un incendio, i vigili devono prepararsi tempestivamente per affrontarlo il pi¨´ velocemente possibile: ecco perch¨¦ in ciascuna seduta della panca ¨¨ incorporato un autoprotettore, ossia un dispositivo di protezione che, con l'ausilio di una bombola di aria respirabile compressa, permette loro di respirare in situazioni dove prevalgono fumo e fiamme. Una volta seduto, il vigile pu¨° comodamente indossare l'attrezzatura per poi sganciarla dal sedile appena arrivati a destinazione.
strumenti per gli incendi
¡ª ?Aprendo il portellone posteriore del camion si trova il cuore pulsante del mezzo: la pompa che permette di mettere in pressione l'acqua. Questa ¨¨ direttamente connessa al motore, mentre l'acqua ¨¨ conservata in un serbatoio che per l'Iveco ha una capacit¨¤ di 2.200 litri, che diventano 4.050 per il Mercedes. Tramite il pannello di controllo, l'autista regola la pressione e la quantit¨¤ di acqua, oppure sceglie di passare al liquido schiumogeno: 120 litri di serbatoio per Iveco e 250 per Mercedes, questo liquido crea una miscela con acqua e aria per creare appunto la schiuma, solitamente utilizzata per incendi causati da liquidi infiammabili. Dal posteriore si passa alle prime due saracinesche a destra e a sinistra del mezzo: qui entrano in gioco le manichette che si possono combinare, permettendo ai pompieri di portare l'acqua sul luogo dell'incendio, e le lance che servono a regolare la portata e il getto dell'acqua. In caso di incendio in prossimit¨¤ del mezzo, invece, ¨¨ possibile utilizzare il naspo, un tubo semirigido pronto all'uso per erogare acqua ad alta pressione, che non necessita di lavori ulteriori per renderla funzionante al contrario delle manichette. Tra gli altri strumenti c'¨¨ anche un'elettropompa che serve a prosciugare acqua in una situazione di allagamento, e un ventilatore, a batteria o a motore, da usare in un'ambiente che deve essere liberato dal fumo.?
strumenti per i soccorsi
¡ª ?L'autopompa serbatoio ¨¨ molto di pi¨´ di un mezzo antincendi: all'interno delle altre saracinesche vi sono una miriade di strumenti adatti ad ogni tipo di emergenza. Si parte dagli attrezzi pi¨´ classici e manuali come l'accetta, il piccone e il piede di porco a strumenti come motosega e mototroncatrice a seconda della situazione in cui bisogna farsi largo. Ci sono poi degli strumenti utilizzati spesso negli incidenti stradali, ad esempio per soccorrere una persona incastrata all'interno dell'auto: estremamente potenti e funzionanti tramite tecnologia idraulica, dispositivi come la cesoia, il divaricatore e il pistone sono in grado di tagliare e allargare con facilit¨¤ materiali estremamente solidi come quelli che compongono un'auto. Al pacchetto si aggiungono i cuscini Vetter, piccoli dispositivi "gonfiabili" che sono in grado di sollevare tonnellate di peso, rendendo molte manovre di soccorso pi¨´ semplici. Tra gli scomparti si possono trovare tre diversi kit che i vigili devono utilizzare in casi specifici: l'attrezzatura Speleo Alpino Fluviale (Saf), composta da imbracature, corde e moschettoni per soccorsi in altezza e in profondit¨¤; il kit per le Tecniche di Primo Soccorso Sanitario (Tpss); il kit Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico (Nbcr), delle tute di isolamento anti acido e anti gas per intervenire in presenza di sostanze pericolose.?Passando alla tecnologia, sono tre gli strumenti che ogni autopompa deve avere a bordo: la termocamera, l'esplosimetro e il dosimetro, che servono a individuare temperature, sostanze infiammabili e radiazioni durante un intervento.
sul tetto
¡ª ?La parte che desta pi¨´ mistero dell'autopompa ¨¨ la zona superiore, chiamata "imperiale": impossibile da inquadrare da terra, ma che nasconde altre attrezzature curiose. Uno tra tutti ¨¨ la scala italiana: rigorosamente in legno, questo strumento ¨¨ una pietra miliare per il corpo nazionale. Si compone in 4 pezzi e raggiunge un'altezza di 10,33 metri, ma pu¨° essere utilizzata anche come passerella o come barella temporanea. Di fianco viene riposta un'altra scala che monta dei ganci sulla parte superiore, rendendola facile da utilizzare per chi deve scendere. Le autopompe possono essere diverse, pi¨´ grandi o pi¨´ piccole a seconda della zona in cui operano, ma ognuna di queste ¨¨ progettata in modo da essere il miglior alleato dei Vigili del fuoco durante un intervento, qualunque esso sia.
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