Non ce l'ha fatta Maria Vittoria Prati, la ricercatrice del Cnr che era a bordo della Polo esplosa venerd¨¬ 23 sulla tangenziale. La famiglia del laureando ricoverato in gravi condizioni: "Non sia martire dell'innovazione"
Non ce l'ha fatta Maria Vittoria Prati, 66 anni, la ricercatrice del Cnr che era a bordo dell'auto sperimentale esplosa venerd¨¬ scorso, attorno alle 14, sulla tangenziale di Napoli. La donna aveva riportato ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo, e le sue condizioni erano apparse da subito gravissime ai medici dell'ospedale Cardarelli, dove ¨¨ avvenuto il decesso.?
"domande"
¡ª ?Maria Vittoria Prati, da trent'anni all'istituto motori del Cnr di Napoli, ingegnere, era considerata un nome di riferimento nel campo dello studio delle emissioni e dell'utilizzo di combustibili alternativi. Con lei, sull'auto sperimentale ad alimentazione ibrida (gasolio pi¨´ energia da un pannello solare) che ¨¨ esplosa, c'era il laureando tirocinante 25enne Fulvio Filace, anche lui ricoverato dopo l'incidente nel reparto grandi ustionati del Cardarelli. Il giovane ¨¨ stato sottoposto a un intervento chirurgico e oggi ¨¨ in programma per lui una nuova operazione. La sua prognosi resta riservata. La famiglia del giovane, in un comunicato ha detto che "¨¨ giusto che la tecnologia progredisca e vada avanti, non vogliamo per¨° che un ragazzo pieno di sogni possa diventare un martire dell'innovazione". La nota si conclude con: "Troppe domande oggi ci tormentano". Intanto si ¨¨ innescata un'ondata di solidariet¨¤ dove in poche ore, dopo l'appello a donare sangue dei familiari del ragazzo, oltre cento persone si sono presentate al centro trasfusionale dell'ospedale Cardarelli dove il giovane ¨¨ ricoverato.
le indagini
¡ª ?Saranno i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Napoli insieme con il Ris di Roma a individuare qualsiasi elemento utile sulle cause dell'esplosione dell'auto.?A delegare gli accertamenti ai militari ¨¨ stata la Procura di Napoli, in particolare il sostituto procuratore Manuela Persico, della VI sezione (coordinata procuratore aggiunto Simona Di Monte), che ipotizza ora, a carico di ignoti, i reati di incendio, omicidio e lesioni gravi colpose. Inoltre ¨¨ stato disposto anche il sequestro di una Fiat Punto simile a quella andata distrutta, una Volkswagen Polo Tdi, prototipo utilizzato nell'ambito di un progetto nato dall'universit¨¤ di Salerno e, secondo quanto riportato da Repubblica, portato avanti dall'azienda eProInn, denominato Life-Save finalizzato a testare la possibilit¨¤ di abbinare un motore elettrico con batterie alimentate da pannelli solari a vetture dotate di un propulsore termico con l'obiettivo di ridurre le emissioni nell'ambiente.?
i punti da chiarire
¡ª ?Secondo quanto ¨¨ emerso finora, a determinare la potente deflagrazione, che solo per un caso fortuito non ha coinvolto altre vetture, sarebbero state delle bombole il cui contenuto, al momento, rimane sconosciuto: sar¨¤ una relazione dei vigili del fuoco a fare luce sulla tipologia di gas che contenevano. Il funzionario ¨¨ stato interrogato dalla polizia stradale nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla procura di Napoli (sesta sezione, procuratore aggiunto Simona Di Monte). La vettura gemella di quella distrutta, che ¨¨ stata sequestrata dalla Stradale a Fisciano, servir¨¤ per i successivi accertamenti che l'ufficio inquirente partenopeo potrebbe a breve affidare a dei consulenti. L'universit¨¤ di Salerno, indicata da alcune fonti come intestataria della vettura distrutta, ha smentito tale circostanza.
Gazzetta dello Sport
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