Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ancora allo scontro con Bruxelles: ¡°Dobbiamo aiutare la Cina a vendere batterie?¡±. La politica italiana attende le elezioni europee del 2024
Sale vistosamente la tensione tra governo Italiano e Bruxelles, con le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che interviene a Porta a Porta e non usa mezzi termini sul blocco alla vendita di vetture con motore tradizionale dal 2025: "Chi ha proposto queste norme a Bruxelles o ¨¨ ignorante, o ¨¨ arrogante, oppure ha interessi. Dobbiamo aiutare la Cina a vendere batterie elettriche? Mi sembra demenziale". Non ¨¨ certo la prima volta che il ministro Salvini prende di mira Fit For 55, il grande piano verde congegnato per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 55% rispetto ai livelli del 1990 su scala europea, per poi a raggiungere la neutralit¨¤ carbonica entro il 2050. Tuttavia i toni non erano mai stati cos¨¬ caldi: "Solo auto elettriche dal 2035 ¨¨ un'ideologia folle da parte della burocrazia europea¡±. L¡¯obiettivo di Salvini ¨¨ naturalmente quello di puntare sul 2026, con l¡¯obbligo per la Commissione di valutare i progressi compiuti verso il raggiungimento della riduzione delle emissioni del 100%, ma soprattutto la necessit¨¤ di riesaminare tali obiettivi con una "Review Stage" che non potr¨¤ tenere conto dei ritardi nella realizzazione di una rete di ricarica elettrica, oltre che dell'impatto sociale della transizione energetica sull'industria automobilistica e su quella della componentistica. Le prossime elezioni europee sono previste per il 2024, con l¡¯eventuale ridefinizione totale delle priorit¨¤ politiche per Parlamento e Commissione.
effetto nucleare
¡ª ?Sotto la lente l¡¯intero sistema energetico, di cui l¡¯auto elettrica rappresenta un terminale di consumo, ma potenzialmente anche un fattore di rischio sul piano delle forniture. "I nostri ingegneri stanno portando la sapienza del nucleare italiano nel mondo ¨C ha aggiunto il ministro Salvini - noi siamo circondati da Paesi del G7 che producono energia elettrica con costi inferiori con nucleare, ma noi no". Secondo il Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico elaborato da Terna e relativo all¡¯aprile 2023, il pi¨´ recente disponibile, in Italia la richiesta di energia elettrica ¨¨ stata soddisfatta per il 42,8% della produzione da fonti energetiche non rinnovabili, per il 36,5% da fonti rinnovabili e la restante quota dal saldo estero, cio¨¨ ¨¨ stata importata.
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