Conviviamo con il sistema di controllo della velocit¨¤ autostradale dal 2005, ma il suo funzionamento ha ancora aspetti misteriosi. Per questo motivo il web alimenta stratagemmi per eludere il sistema spesso fantasiosi e privi di fondamento
Si chiama Sicve, nella versione pi¨´ recente, introdotta cinque anni fa, si ¨¨ trasformato in Sicve-Pm, ma per tutti ¨¨ semplicemente il Tutor. Il pi¨´ efficace, ma anche il pi¨´ democratico, tra tutti i sistemi che hanno l¡¯obiettivo di scoraggiare la guida ad alta velocit¨¤. Abbiamo imparato a convivere con questo dispositivo nel 2005, che successivamente ¨¨ stato spento a causa di una controversia sui diritti di propriet¨¤ della tecnologia, ma poi ¨¨ tornato in una versione ulteriormente perfezionata a partire dal luglio 2018. La sua arma segreta, che lo rende un killer che non lascia molto spazio a contestazioni e ricorsi, ¨¨ la capacit¨¤ di scoraggiare le infrazioni anche quando non ¨¨ in funzione. Ma quando ¨¨ attivo il suo obiettivo primario non ¨¨ punire chi supera occasionalmente il limite di velocit¨¤, ma solo chi persevera su questa strada. Inoltre non ¨¨ uno strumento pensato per fare cassa in modo subdolo, con limiti posizionati in punti strategici per colpire il maggior numero di automobilisti; il Tutor ¨¨ operativo solo sui tratti autostradali, dove (salvo qualche eccezione sui tratti appenninici) il limite da rispettare ¨¨ quello massimo stabilito dal Codice.?
Tuttavia, nonostante sia stato introdotto quasi 20 anni fa, il suo funzionamento ¨¨ ancora avvolto dal mistero, e tra gli utenti circolano da tanto tempo leggende metropolitane, alimentate come di consueto dal web. Trucchi e suggerimenti sempre nuovi per beffare il Sicve-Pm, anche con sistemi fantasiosi, sono proposti da chi probabilmente l¡¯ha fatta franca semplicemente perch¨¦ i portali di rilevamento non erano in funzione. Ecco quindi una breve guida per scoprire che cosa c¡¯¨¨ di vero (poco) e di falso in tutte le soluzioni per sfrecciare a tutta velocit¨¤ sulle 166 tratte e sui circa 1.550 km di autostrade?"pattugliati" dai 333 portali del Tutor.
pu¨° colpire a ripetizione
¡ª ?Falso?- Tutti i portali sono progettati per lavorare come varchi di entrata e di uscita, ma le due funzioni non possono mai essere svolte contemporaneamente. Ci¨° significa che se su un tratto di autostrada ci sono i portali A, B e C, potranno essere attivi solo A-B oppure B-C, ma mai A-B e B-C insieme. A un tratto controllato deve sempre seguirne uno neutro, mentre ¨¨ possibile (ma non ¨¨ assolutamente certo) che sia attivo quello successivo.
? attivo solo quando indicato dai pannelli luminosi
¡ª ?Falso?- ? sufficiente che la segnaletica indichi che il tratto sia coperto dal Tutor, ma non ¨¨ assolutamente prescritta la presenza dei pannelli con messaggi variabili per indicare che sia in funzione. Allo stesso modo, non ¨¨ detto che eventuali avvisi? indichino realmente l¡¯ingresso in tratti controllati attivi.
Ci sono sistemi per scoprire i portali attivi
¡ª ?Falso?- Nessun dispositivo di rilevamento radar o in radiofrequenza consente di intercettare i portali operativi. Tantomeno sono affidabili le segnalazioni provenienti dal web. La programmazione ¨¨ effettuata quotidianamente da un ufficio di Roma che gestisce tutto il territorio nazionale. Solo due persone possono essere al corrente della pianificazione, quindi nessuno pu¨° dare informazioni affidabili, nemmeno le pattuglie della Polizia stradale dei vari compartimenti.
Non rileva solo la velocit¨¤ media
¡ª ?Vero?- ? programmato per consentire entrambe le misurazioni, questo ¨¨ vero, ma in nessun caso queste sono effettuate contemporaneamente. La funzione di velocit¨¤ istantanea, come un autovelox, ¨¨ stata peraltro usata raramente, solo nei primi periodi di attivit¨¤.
Non legge i transiti a cavallo delle corsie
¡ª ?Falso?- Nessuna di queste soluzioni elude la lettura, perch¨¦ il sistema sfrutta l¡¯induzione elettromagnetica tramite le spire annegate nell¡¯asfalto, quindi le telecamere si attivano comunque. Anche la corsia d¡¯emergenza ¨¨ sempre sorvegliata, anche se non sono presenti le spire, la copertura ¨¨ assicurata da sistemi radar. Nemmeno velocit¨¤ ben oltre i 130 km/h assicurano l¡¯impunit¨¤: pu¨° leggere velocit¨¤ istantanee ben oltre i 300 km/h.
Se la targa ¨¨ illeggibile non mi possono scoprire
¡ª ?Falso?- Poteva essere vero in passato, ma il Sicve-Pm ¨¨ in grado, in assenza di un riscontro tra la targa in entrata e una in uscita, di memorizzare oltre alla targa anche elementi distintivi del retro del veicolo, come adesivi, nome dell'azienda scritta sulla carrozzeria e in generale la forma delle luci posteriori per confrontare tutti gli elementi con la lettura della targa in ingresso e in uscita.
Se c¡¯¨¨ il Tutor non possono esserci altri sistemi di rilevamento
¡ª ?Vero?- Nelle tratte coperte dal Tutor non sono attivi altri dispositivi fissi o mobili per rilevare la velocit¨¤ istantanea, dato che ¨¨ lasciata all¡¯automobilista la possibilit¨¤ di superare i limiti per brevi tratti, se in seguito riesce a riportare la media entro i limiti.
Si pu¨° contestare la lunghezza del tratto usato per il calcolo delle velocit¨¤ media
¡ª ?Falso?- I tratti controllati non tengono conto dei riferimenti chilometrici autostradali, ma sono misurati seguendo le traiettorie pi¨´ lunghe in caso di percorsi tortuosi. I portali sono tutti sincronizzati sulla stessa ora, quindi gli errori sono praticamente impossibili perch¨¦ la Polizia stradale, secondo quanto previsto dal DM n. 282 del 13 giugno 2017 del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, provvede a effettuare la verifica iniziale del sistema, nonch¨¦ controlli periodici a cadenza annuale.
Si pu¨° contestare il cambio di limite prima del portale di ingresso
¡ª ?Falso?- La norma che i limiti devono essere segnalati almeno un chilometro prima del sistema di rilevamento della velocit¨¤ non vale per il Tutor. Il sistema, infatti, non tiene conto della velocit¨¤ di ingresso, quindi frenare bruscamente ¨¨ del tutto inutile, oltre che molto pericoloso.
Se manca il transito dal portale di uscita la targa ¨¨ cancellata dal sistema
¡ª ?Vero?- Il rilevamento ¨¨ attivo tra due portali. Il primo fotografa tutti i veicoli in transito, indipendentemente dalla velocit¨¤ e tiene i dati in memoria. All'uscita, le auto sono nuovamente fotografate e il computer confronta i tempi di passaggio di ogni targa in transito. Se il tempo impiegato ¨¨ superiore a quello calcolato per ottenere una media di 130 km/h, i dati sono cancellati. Se invece la differenza ¨¨ pi¨´ bassa, anche solo di un secondo (con una tolleranza del 5%), il sistema trasferisce i dati al server per l'emissione della sanzione. Che per¨° non ¨¨ inviata immediatamente, ma deve essere prima valutata da un agente. In sostanza l¡¯unica situazione nella quale si pu¨° verificare questa circostanza ¨¨ nei tratti in cui c'¨¨ un casello di uscita prima della porta successiva.
SE PIOVE NON AGGIORNA I LIMITi
¡ª ?Vero in parte?- Gli orari di inizio e fine dei fenomeni atmosferici potrebbero causare contestazioni: infatti il sistema non ¨¨ programmato per rilevare automaticamente limiti pi¨´ bassi in caso di pioggia. Tuttavia la Polizia stradale pu¨° modificare manualmente le apparecchiature, di conseguenza ¨¨ possibile che il tutor sia "allineato" alle condizioni meteo.
uno strato di lacca impedisce la lettura della targa
¡ª ?Falso?- Questo stratagemma ¨¨ del tutto inefficace, una sorta di rimedio della nonna a basso costo che non ha nessun effetto. Come non ce l'hanno i cd da appendere al lunotto per "accecare" i sistemi di lettura, e tutte le altre soluzioni fantasiose e a basso costo, che sono a tutti gli effetti leggende metropolitane senza fondamento.
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