Le norme introdotte nel 2019 dal ministero dellĄŻInterno hanno ridefinito i confini della possibilit¨¤ di circolare in Italia con unĄŻauto dotata di targa estera. Ma ci sono alcune eccezioni
Circolare in Italia a bordo di unĄŻauto dotata di targa estera ¨¨ possibile a patto di rispettare quanto prevede la normativa, regolamentata e aggiornata di recente dalla Legge nĄă 132 del 1 dicembre 2018 ¨C che ha convertito in legge il decreto Sicurezza - e dalla successiva circolare del ministero dellĄŻinterno datata 4 giugno 2019. In sostanza, ¨¨ stato modificato lĄŻarticolo 93 del Codice della strada, stabilendo il divieto, per chi ha fissato la residenza in Italia da oltre sessanta giorni, di circolare con un veicolo immatricolato allĄŻestero. Una norma che ha sollevato alcune criticit¨¤ in particolare per quanto riguarda i lavoratori stagionali che per alcuni mesi risiedono in Italia per ragioni professionali e per i frontalieri.
COSA PREVEDE IL DECRETO SICUREZZA
ĄŞ ?Come detto il giro di vite ¨¨ stato imposto dal decreto Sicurezza ¨C convertito in legge nel dicembre 2019 - che ha modificato l'applicazione gli articoli 93 e 132 del Codice della strada. La legge nĄă132 stabilisce che il divieto di guida dei mezzi con targa straniera per chi ha la residenza in Italia da pi¨´ di 60 giorni, restringendo il termine che in precedenza era di un anno. Per chi trasgredisce ¨¨ prevista una multa amministrativa compresa tra 712 e 2.848 euro, oltre al sequestro del mezzo (comma 7 bis dellĄŻarticolo 93 del Codice della strada). I trasgressori devono tassativamente procedere alla re-immatricolazione del veicolo in Italia entro 180 giorni, durante i quali verr¨¤ tenuto in deposito. Alla scadenza del termine, lĄŻauto viene confiscata. La norma ha lo scopo di limitare fortemente i professionisti con auto intestata ad aziende con sede allĄŻestero, i neo-residenti in Italia che non hanno ancora immatricolato alla Motorizzazione civile la loro auto e i residenti che circolano su auto intestata a parenti non residenti in Italia.
LE ECCEZIONI ALLA LEGGE
ĄŞ ?Il comma ter della legge 132 indica tre eccezioni al divieto di circolare in Italia con targa estera: se il veicolo ¨¨ concesso in leasing o in locazione senza conducente da parte di unĄŻimpresa costituita in un altro Stato membro dellĄŻUnione europea o dello Spazio Economico Europeo, che non ha stabilito in Italia una sede secondaria o altra sede effettiva. Oppure, se il veicolo ¨¨ concesso in comodato a un soggetto residente in Italia e legato da un rapporto di lavoro o di collaborazione con unĄŻimpresa costituita in un altro stato membro dellĄŻUnione europea o aderente allo spazio economico europeo, che non ha stabilito in Italia una sede secondaria od altra sede effettiva.
I LAVORATORI UE E LA RESIDENZA NORMALE
ĄŞ ?La nuova norma ha creato non pochi problemi ai lavoratori stranieri stagionali - che soggiornano in Italia per oltre 60 giorni senza per¨° essere fissi sul nostro territorio ¨C costretti a immatricolare lĄŻauto in Italia pur essendo presenti solo tre o quattro mesi. Discorso analogo per i frontalieri dei Paesi confinanti. A correggere il tiro, ¨¨ arrivata la circolare del 4 giugno del Viminale, che di fatto blocca il divieto per chi abbia la residenza normale in Italia. Per residenza normale in Italia si intende il luogo, sul territorio nazionale, in cui una persona dimora abitualmente per almeno 185 giorni allĄŻanno per interessi personali, professionali oppure se sussistano stretti legami tra la persona e il luogo in cui essa abita. Per i lavoratori stagionali dei Paesi Ue che acquisiscono la residenza normale in Italia non vale il divieto di circolare con la targa estera, che non si applica neppure il veicolo ¨¨ in leasing, in noleggio senza conducente oppure in comodato.
IL CASO DELLA SVIZZERA
ĄŞ ?Una soluzione che ¨C per¨° ¨C non risolve il problema dei lavoratori frontalieri italiani alla guida di auto aziendali immatricolate in Svizzera, che rischiano la sanzione e il sequestro del veicolo. Un problema al quale non ha trovato soluzione neppure la circolare ministeriale, al momento per evitare sanzioni occorre osservare scrupolosamente le disposizioni vigenti che richiedono, per poter guidare un veicolo targato allĄŻestero, una documentazione ufficiale che attesti lĄŻeffettiva residenza estera del proprietario-conducente. Quindi, per i frontalieri lĄŻunica possibilit¨¤ di non incorrere in sanzioni potrebbe essere quella di circolare con una delega che dimostri lo spostamento oltre frontiera per motivi di lavoro.
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